rubriche

‘RADIO PENSIERI’, LEGGERI: “Fonseca troppo remissivo in conferenza, non mi piace questo catastrofismo”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Max Leggeri (Centro Suono Sport 101.5): "Al contrario di tanti tifosi e addetti ai lavori, già teletrasportati mentalmente alla gara di domenica col Milan, personalmente sono proiettato animo e cuore alla sfida di domani sera, che conta tanto per la qualificazione ai sedicesimi. Comprendo che Fonseca sia turbato e inquieto per la serie di infortuni patiti finora, oggi però per la prima volta ho scorto un tecnico remissivo, quasi votato all'ineluttabile destino, quasi fosse già scritto il risultato della gara di domani e così non può essere. Spero di non vedere una Roma arrendevole come mi è sembrato il tecnico in conferenza. Avrei caricato dialetticamente questa sfida con dichiarazioni diverse, non mi piace questo catastrofismo. Domani ci saranno 11 calciatori in campo e vincendo i giallorossi potrebbero quasi archiviare il discorso qualificazione. Io non mi associo al vittimismo che ascolto in giro, serve un altro atteggiamento se si vuole vincere le partite".

Checco Oddo Casano (Centro Suono Sport 101.5): "Roma-Borussia sarà la partita degli incerottati: 8 assenti sul fronte tedesco e 8 su quello giallorosso, con il forfait anche di Santon, che fa sorridere perché era stato individuato come sostituto dei centrocampisti rotti e si è fermato per la febbre. Con le risorse tecniche a disposizione di Fonseca, sfrutterei il fatto che il Borussia verrà all'Olimpico per cercare di vincere e quindi tenterei, con un pizzico di astuzia, di sfruttare gli spazi che i tedeschi concederanno. A Trigoria ci sono giocatori che spariscono: Under che fine ha fatto? È dal 5 settembre che è fermo per una semplice lesione muscolare, 50 giorni? Oggi Fonseca ha dipinto la realtà dei fatti: a Genova si doveva fare di più, ma in assoluto gli infortuni hanno condizionato e temo condizioneranno la crescita tecnico-tattica che sembrava esser iniziata tre-quattro partite fa. In questo momento delicato, per quella che è la classifica del girone, andrebbe bene anche un pareggio".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “A partire da domani sera, la Roma deve affrontare le prossime partite senza pensare a chi manca. Deve pensare che può far sue gran parte di queste gare. La situazione in Europa League è buona, si tratta di perfezionarla. In campionato deve tornare a vincere sia col Milan che con l’Udinese. Così si manterrebbe ad altezza speranze per il quarto posto, sempre considerando che dopo la sosta qualcuno degli infortunati comincerà a tornare”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Le assenze sono sicuramente importanti, ma non possono diventare un alibi. Penso che la Roma abbia comunque gli strumenti per affrontare questo periodo prima della prossima sosta. Il vero problema è che la Roma ha soltanto due centravanti. Riccardi? Mi stupisce che il miglior giocatore della Primavera non riesca ad entrare nel giro della Prima squadra”.

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Vi assicuro che Petrachi ha chiamato diversi procuratore per il mercato degli svincolati. Domani Dzeko partirà titolare con la mascherina protettiva. Possiamo dirlo con estremo realismo: Riccardi non ha proseguito con la crescita che si aspettavano a Trigoria, l’escalation si è un po’ fermata”.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Il Borussia M’Gladbach è primo in Bundesliga, ma è un campionato super equilibrato visto che la nona è a due punti. Più dei tedeschi, il problema della Roma sono le assenze. Credo che la Roma ritenga Riccardi impreparato dal punto di vista atletico”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): "Mancini si è preso la Roma in poco tempo, partendo da dietro. Due mesi dopo l’esordio sono cambiati due centrali su due. Mi piace il carattere di Mancini, è molto deciso, va sulle scatole agli avversari, serve un giocatore che dà fastidio e gioca ‘sporco’. La Roma ha tre ex nella lista dei 30 del Pallone d’Oro: per questo vanno fatti i complimenti a Sabatini. Ma lui ha avuto comunque pieni poteri alla Roma, anche più di quanto hanno normalmente i direttori sportivi. Era insofferente di condividere cose di calcio con chi non ne sapeva niente. Comunque ha lasciato un ricordo straordinario che gli è stato riconosciuto quando è andato via. Non era così popolare quando lavorava alla Roma, ma parliamo di un genio del calcio e in quanto tale ha follia e qualche difetto. Monchi veniva con un curriculum straordinario, non ha funzionato anche se lui passa alla storia come un disastro completo ma qualcosa di buono l’ha fatto. Si è entrati in una nuova fase, diversa e in contraddizione con quanto fatto fino ad ora, quasi a ridimensionare il ruolo del direttore sportivo. Petrachi è un personaggio meno totalizzante, meno di riferimento rispetto al passato, si è rimasti scottati anche da Monchi. Ora comunque continua a esserci la mano di Baldini. La sua è la vita perfetta, non compari, ti togli le rotture di scatole della quotidianità, lavori, guadagni e sei determinante nelle strategie. Complimenti, riuscire a fare questo merita applausi".

Roberto Infascelli (Nsl Radio Tv 90.0): "Questa Roma non potrà essere per come è stata concepita per diversi mesi, quindi Fonseca dovrà inventarsi qualcosa. Ma prima di tutto è necessario che questa squadra ritrovi la voglia di far male agli avversari, sovrapporsi, attaccare. Fonseca ha avuto troppa paura della sua fase difensiva incompiuta, vedo una Roma troppo attenta mentre con Smalling qualcosa in più si può rischiare. La Roma di Garcia che aveva subito un solo gol nelle prime partite, ha avuto poi l’ossessione di non prendere gol e ha cominciato così a produrre meno. La Roma ha a disposizione la rosa per battere Milan, Udinese e anche Gladbach, anche se un pareggio non sarebbe male. Con la Samp c’è stata un po’ di psicosi, avendo perso due titolari. Hallfredsson non è scarso, c’è di peggio, poteva giocare in squadre più importanti. Ma io dico di sì, perché non ti costa nulla, non chiede molto di ingaggio e ha esperienza e forza fisica. La stagione è lunga".

Fabio Petruzzi (Nsl Radio Tv 90.0): "Bisogna giocare purtroppo non per i top player. Fai fatica a pensare oggi a un top player che voglia venire a Roma. A me Hallfredsson è sempre piaciuto, è tosto, ha un bel mancino, è bravo fisicamente e numericamente ci serve. Pastore ha fatto bene in quel ruolo a Genova perché la Sampdoria si difende e sta rintanata. Il Borussia invece è squadra aggressiva ed è obbligata a vincere".

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Mattino – 104,5): "Fonseca si sta inventando di tutto, Zaniolo alternativa a Dzeko come punta e Santon come centrocampista. Le difficoltà che ha incontrato la Roma sono legate soprattutto ai tanti infortuni. Questa non è la vera Roma di Fonseca. Si era deciso di non farlo giocare Dzeko a Genova, ma visto l’infortunio di Kalinic ha dovuto giocare per forza. Anche lui deve ritrovare un po’ di condizione fisica".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): "Dopo aver visto la partita di Genova si può solo migliorare. Una partita così non credo che si possa ripetere. A prescindere dall’emergenza mi auguro che almeno a livello fisico ci sia una reazione".

Fernando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): "Vincendo la Roma metterebbe in cascina la qualificazione, con la possibilità di fare turnover nelle altre partite e non avere l’assillo della vittoria. Sarebbe una pratica archiviata. Però quella di domani sarebbe comunque una buona formazione, anche con Pastore lì in mezzo, sono giocatori di esperienza che la partita la possono gestire".