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‘RADIO PENSIERI’, SCONCERTI: “Alla Roma manca il suo presidente. Pagare non basta”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Mario Sconcerti (Teleradiostereo - 92,7): "Quando i presidenti stranieri se ne vanno, restano i debiti. Quella della Roma non è una situazione brillante. Penso che Pallotta stia cercando un socio che gli permetta di guadagnare tempo e che porti una parte di soldi che al momento non ci sono. Uno dei grossi problemi della Roma è che paga troppo i giocatori. Sembra quasi essere lo specchio del Paese: una società ha bisogno della guida del suo presidente. E' vero che Pallotta ha sempre pagato tutto, ma la sua presenza nello spogliatoio manca. Non basta essere un dirigente".

Piero Torri (Teleradiostereo - 92,7): "Dalle sue dichiarazioni DaGrosa mi da proprio la sensazione dello speculatore finanziario e credo si sia materializzato per mandare qualche messaggio negli Stati Uniti. Pallotta vuole vendere la Roma, è chiaro, altrimenti non avrebbe fatto una operazione di questo tipo. Friedkin e i suoi soci sono consapevoli che entro la fine dell'anno Pallotta deve vendere, quindi ora sono in attesa. Pallotta ha avuto un rapporto conflittuale con la stampa romana già da prima che arrivasse nella capitale ".

Federico Nisii (Teleradiostereo - 92,7): "Mi sembra che Pallotta stia usando tutti i suoi artifici da finanziere per tirare avanti e fare in modo di vendere il prima possibile nel modo più redditizio. La Roma non è un asset con cui fare plusvalenza, ma è un qualcosa di sentimentale per i suoi tifosi. Ora serve un piano credibile non acrobazie economiche o brochure. Pallotta deve dare risposte nell'immediato".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Quando sono arrivati gli americani la Roma era considerata una grande squadra ed era probabilmente la seconda società italiana. Oggi la Roma non conta più niente nel panorama nazionale, la prima società della Capitale ora è la Lazio".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "C'è grande preoccupazione in casa Roma, soprattutto tra i dirigenti, visto il mancato passaggio di proprietà. Per questo vi stiamo raccontando di come Zaniolo potrebbe partire a fronte di un'offerta sostanziosa. La Roma ha bisogno di soldi, questo è il punto, perché c'è un debito importante da coprire. Vedremo che tipo di mercato farà Petrachi con Baldini e Raiola in supporto. Ci sono le cessioni di Under e Kluivert, le zavorre come Pastore o Perotti, e infine la questione Schick, con il Lipsia che non sembra più convinto di riscattarlo. E' una situazione grave. In questi cinque anni qualche risultato c'è stato, ma le prospettive sono disastrose e non rosee".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Mi sembra che la Roma si stia avvitando su sé stessa, diminuendo di valore di anno in anno. Da quello che so Zaniolo verrà venduto solo all'estero, niente cessione italiana".

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Pedro mi sembra proprio l'anti-giocatore da Roma. Se devi abbassare il monte ingaggi credo sia il giocatore da evitare. Il club deve pensare al futuro e comprare giovani, non affidarsi a dei senatori dell'alto ingaggio. E' un concetto sbagliato di gestione".

Guido D'Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Sento tolleranza e giustificazione sul fatto che Pallotta non possa uscire dalla Roma senza rimetterci qualcosa. Ricordo che i presidenti che lo hanno preceduto sono andati via dilapidando il loro patrimonio personale. Sono preoccupato delle sorti del club, perché il ridimensionamento è evidentemente in atto. Spero che si possa evitare la cessione di Zaniolo e Pellegrini".

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Pedro non mi fa impazzire, ma credo si tratterebbe di una occasione vista la situazione di scadenza di contratto. La Roma attuale ha molti giovani e i migliori non vanno venduti. Lì sì che fai una operazione sbagliata. Serve tenerli e mettere dei calciatori giusti di esperienza per migliorare".

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Mi stupisce la rassegnazione con cui si parla della Roma e delle sue vicende. Pallotta dice di non essere preoccupato, ma noi e i tifosi siamo preoccupati- Alla fine abbiamo capito che lo Stadio serve a Pallotta per vendere meglio la società. C'è troppa indulgenza nei sui confronti, che sta facendo diminuire sempre di più il valore del club".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101,5): "La dichiarazione di DaGrosa credo sia un grande gesto di amicizia nei confronti di Pallotta. Anzi, da quello che mi risulta DaGrosa ha come obbiettivo quello di entrare in Premier League. Al momento la trattativa però non c'è. Adesso il vero problema della Roma è relativo ai numeri che vedremo a fine giugno: questa immissione di fondi di Pallotta non protegge la squadra dalle cessioni eccellenti. Sono operazioni normali di continuità aziendale. Probabilmente i senatori della squadra hanno già capito che aria tira, un'aria di scetticismo per il futuro tecnico e societario. In questo contesto c'è Fonseca e non penso proprio che possa andare via a fine stagione, visto anche il mercato ristretto a cui andremo incontro. Se queste sono le prospettive non credo che lui riuscirà a raggiungere risultati importanti. Non avrà voce in capitolo per le uscite, mentre in entrata potrebbe consigliare qualche giovane interessante. Per tenere Zaniolo devi piazzare gli esuberi e vendere Schick, anche se ormai la sua cessione non sembra più così certa".

Antonio Felici (Centro Suono Sport - 101,5): "Se Pallotta non è disposto a cedere alle sue cifre e vuole andare in giro a trovare partner, può trovare solo personaggi di questo tipo. Non imprenditori fortissimi. Magari provare questa mossa sperando che in futuro la situazione migliori. Anche perché non è nell'interesse di Pallotta cercare un partner finanziario che sia potente a livello economico come lui. E' una situazione un po' deprimente e triste. Possiamo dire che soldi freschi per la Roma non entreranno neanche sotto tortura. C'è consapevolezza in città che la situazione economica societaria è molto grave e la lontananza di Friedkin è indicativa. Pallotta rischia tra qualche tempo di ritrovarsi con le macerie in mano e a ritrovarsi una Roma incedibile tra le mani. Sulla carta non è impossibile arrivare al quarto posto, ma non mi sembra che la squadra e l'ambiente di Trigoria ci creda. Della Roma ormai sta rimanendo soltanto il nome. Nonostante i gol, Schick non ha smesso di fare molti errori anche con il Lipsia, per questo stanno riflettendo se riscattarlo o meno".

Alessandro Austini (Teleradiostereo - 92,7): "Dire che la Roma è in queste condizioni perché Pallotta non ha venduto a Friedkin equivale a raccontare solo una parte della verità. Anche con Friedkin ci sarebbe stata questa perdita. La Roma sta per chiudere il bilancio con la perdita più ampia della sua storia, che è troppo grande per una squadra quinta in classifica. Chi l'ha portata in questa situazione si è assunto dei rischi. E' stata una strategia troppo rischiosa. Zaniolo è già più importante della Roma e rischia di diventare troppo per il club".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino - 104,5): "Pedro è un giocatore da Champions, per prenderlo devi offrirgli tanti soldi. Con la Juventus e l'Inter in corsa per la Roma è dura".

Furio Focolari (Radio Radio Mattino - 104,5): "Cedere Cristante non garantisce una plusvalenza, oggi chi te li dà 20 milioni per lui? Pedro lo vogliono in tanti, ma sarebbe un ottimo acquisto. Solo Baldini può fare il miracolo, non Petrachi".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino - 104,5): "Zaniolo non si tocca. Se la Juve ci ha messo gli occhi poi nell'affare ci guadagna lei, come sempre. Ma stavolta non si può accettare una cessione del genere".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "Zaniolo alla Juve? No, lascia stare ai bianconeri i loro e basta".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Bernardeschi e Rugani insieme per Zaniolo, io fossi la Roma ci penserei un po'". 

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino - 104,5): "La Juve su Zaniolo ha poca concorrenza, almeno in Italia. Zaniolo deve diventare il simbolo di come si gestisce un club, della tifoseria. Se lo vendi alla Juve fai un torto troppo grande a tutti".