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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Divento pazzo quando sento di aspettare il Porto. Sousa? Non è uno che si sottomette”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Andrea Pugliese (Teleradiostereo 92,7): “Perotti è un’ipotesi concreta, non si manda a parlare in conferenza qualcuno destinato a non giocare. La Roma dovrà fare un gol, perché almeno uno finirà col prenderlo e serve uno che crei pericoli".

Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92,7): “Perotti? Mi dispiace che siamo arrivati al punto che gioca chi sta meno peggio. Di Francesco credo abbia il destino segnato, è una situazione difficile da gestire psicologicamente anche per lui. Questa decisione bisognava prenderla prima: non ci sono le controprove, ma per come gioca la Roma… E non è la prima volta che si trascina una situazione: era già successo con Rudi Garcia”.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92,7): “Di Francesco aveva detto di giocare con la testa e col cuore, non c’è stato niente. Il primo tempo imbarazzante. E divento pazzo quando leggo di aspettare con il Porto. Se la Roma dovesse fare la solita partita d’orgoglio che succede? Cambia giudizio sulla Roma? Siamo come i criceti che sulla ruota continuano a girare. Bisogna arrivare ad un verdetto e la Fiorentina era più che sufficiente. Il simbolo dell’apocalisse Monchi è rappresentata dal fatto che Acerbi è costato meno di Bianda. Sousa mi piacerebbe, già a Firenze ha dimostrato che non si sottomette perché è uno di personalità”.

Piero Torri (Teleradiostereo 92,7): “Secondo me Di Francesco già non si sente più l’allenatore della Roma, io cambierei subito dopo la partita con il Porto”.

Max Leggeri (Centro Suono Sport – 101,5): “Quella che stiamo vivendo è una piccola tragedia sportiva tragicomica fatta da una serie di personaggi incompetenti. Oggi la Roma è una società incubatrice di plusvalenze, Monchi ne è stato l’architetto e Di Francesco il primo traditore al comando di una serie di manichini senz’anima, che non meritano la nostra passione. Quest’anno troppe volte è stato toccato il fondo, e nemmeno il passaggio del turno potrebbe perdonare quanto hanno fatto. A Trigoria, intanto, non prendono decisioni. Se stai a 28 punti dalla Juve, che ti iscrivi a fare al campionato? Di Francesco dopo il derby doveva solo chiedere scusa. Lui è stato silenziato con 3,2 milioni a stagione, questa è la verità. Questa dirigenza ci ha tolto anche il sogno di diventare Campioni d’Italia ad agosto. La politica del trading è fallita. Titoli zero e consenso ai minimi storici. Che resta a fare questa proprietà? Ci dicano la verità”.

Francesco Oddo Casano (Centro Suono Sport – 101,5): “L’unica cosa che deve fare oggi un grande presidente è ricoprire d’oro Antonio Conte per portarlo sulla panchina della Roma, non delega più nessuno e manda via tutti. Sarebbe un grande segnale all’ambiente e agli altri club, una risposta alal tifoseria. Di Francesco non si è dimesso nemmeno stavolta, senza dignità. Per gli obiettivi di questa proprietà è più importante Roma-Empoli che Porto-Roma. Fazio non può giocare più con questa maglia. A me di passare il turno di Champions non importa nulla, perché poi affrontare una squadra come Barcellona o Real Madrid con una non squadra e un non allenatore, andando incontro a un'altra disfatta, mi farebbe del male”.

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Totti è stato al chiodo per 25 anni, se ora va in settimana bianca non ci vedo nulla di strano. Nella Roma sono state distribuite nuove nomine eppure Totti non ne ha. Lasciatelo in pace: Totti ha reso la Roma mondiale, altro che i social. Questa squadra sta così perché il mercato estivo non è stato fatto adeguatamente. Kluivert che resa ha dato? Pastore? Coric? Dobbiamo capire perché la Roma non ha gioco. Credo che non ce l’abbia perché non sono stati comprati calciatori adatti al 4-3-3 di Di Francesco. Per me a Oporto tornerà il 4-2-3-1, con un ballottaggio a centrocampo tra Cristante e Nzonzi. La Roma deve scordare tutto quello che è successo e giocare questa partita col coltello tra i denti. I giocatori devono riuscire a passare il turno, altrimenti si smonta tutto”.

Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “In questi 3 giorni si decide il prossimo futuro di Di Francesco. Da quello che mi è stato detto, anche se dovesse superare l’ostacolo Porto e se dovesse arrivare quarto in campionato, la sua avventura con la Roma è finita perché ci sono dei rapporti logori. C’è la voglia di cambiare. In queste ultime ore la squadra ha richiesto all’allenatore di essere nuovamente schierata col 4-2-3-1. Mi sorprende questa decisione di non decidere, e navigando a vista fai molta fatica. Se la Roma viene eliminata dalla Champions, ci sarà il cambio immediato. Monchi è sparito, non c’è un dirigente della Roma che dopo le batoste vada davanti ai microfoni per parlare”.

Ivan Zazzaroni (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Sabato la Roma ha fatto una partita pessima. Non so cosa sia la Roma: a volte ti sorprende in positivo, il più delle volte in negativo. Io spero che i giallorossi passino in Champions, però mi rendo conto che, se dovessero uscire, Di Francesco non può restare. Sousa verrebbe con garanzie di restare o solo per i prossimi 3 mesi? Mi chiedo se Monchi abbia creato un piano B se dovesse andar via Di Francesco. Io dico di no. Credo ci abbia pensato qualcun altro”.

Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La Roma è una marmellata di cui nemmeno si capiscono gli ingredienti. È una squadra che non ha identità, commette sempre gli stessi errori. L’assenza di Manolas ha ribadito la pochezza dei suoi colleghi di reparto. Non si è salvato nessuno, compreso Zaniolo”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Questa Roma non può mai fare a meno di Manolas in difesa, gli altri hanno un passo flemmatico che non è corrispondente alla velocità del calcio moderno. A Oporto la Roma si gioca praticamente tutta la stagione. Se non danno un ruolo chiaro a Totti, come fa lui sbaglia. Io so che Totti è un separato in casa con qualche dirigente della Roma. O gli danno un ruolo vero ed esecutivo, altrimenti come fa sbaglia. Secondo me lo stanno svilendo, ma credo che lui abbia sempre anteposto l’amore per la Roma a tutto. Ora sono partiti i missili perché è andato in settimana bianca… ma cosa doveva fare? Non ha nemmeno un ruolo preciso. Far partire i missili contro di lui è una vergogna. Se manca Manolas, la Roma ha una delle difese più scarse della Serie A”.

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La difesa della Roma è imbarazzante, guardate Fazio. Credo che a Oporto giocheranno Manolas e Juan Jesus. Il risultato del derby è favorevole alle milanesi. Secondo me Monchi si è già tirato fuori per conto suo. Credo che lo spagnolo sia stato abbastanza depotenziato. La Roma ha un Papa nero, un Richelieu, uno che non vede nessuno. Una figura che non esiste ma che comanda tutto. Baldini nella Roma non c’è eppure comanda lui. Comunque vada, Di Francesco è stato già fatto fuori: se perde col Porto va via subito, altrimenti a fine stagione. Sta sulla corda da mesi, come pensiamo che possa fare bene il suo lavoro? Questa Roma non ha un gioco”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Far passare Di Francesco come una vittima è sbagliato. La principale responsabile è la società, ma anche l’allenatore ci sta mettendo molto del suo”.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Nel derby la Lazio ha sfruttato al massimo le debolezze della Roma, ha sempre dominato. Detto questo, capire dove cominciano i meriti della Lazio e dove i demeriti della Roma è difficile. La Roma ha giocato una partita imbarazzante. Fazio è impresentabile, non solo nel derby ma in generale in Serie A”.

Massimo Caputi (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Di Francesco è ormai in bilico da un bel pezzo. Credo che il tecnico ci metta tutto l’impegno di questo mondo, ma i giocatori sembrano non recepirlo. Anche con questi giocatori la Roma avrebbe potuto fare molto meglio. La vera domanda è questa: ma la Roma che gioco ha? Non saprei dire che squadra è. Il vero problema della Roma è che noi parliamo da un anno e mezzo del gioco di Di Francesco, ma quest’anno non c’è organizzazione. La semifinale di Champions League ha illuso. Credo che nei momenti di difficoltà Di Francesco abbia perso la lucidità e non sappia come venirne fuori. Non dico che debba essere allontanato, ma serve qualcos’altro o non se ne viene fuori”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Se la Roma a volte ha giocato su certi livelli come ha fatto con Porto e Milan, non diamo alibi di mercato a squadra e allenatore. È vero che Pastore è stato un bidone, ma è anche venuto fuori Zaniolo. Non è possibile giocare bene per 6-7 partite, e poi fai gare come quelle contro Lazio, Fiorentina, Bologna e Frosinone. Questa Roma non ha un gioco”.

"Alessandro Austini (Teleradiostero - 92,7): “Facciamo sempre gli stessi discorsi, parliamo sempre degli stessi errori. Da un paio di mesi Olsen è un problema. Quest’anno stanno dando tutti il peggio possibili. Il giochino di cambiare tutto quest’anno è funzionato meno. Gli acquisti di Monchi non stanno rendendo, la Roma non funziona sotto tutti i punti di vista. Panucci o Sousa non risolveranno i problemi. Non voglio più vedere Fazio, uno che commette tutti questi errori in una stagione non me lo ricordo. Sarri al momento non è una possibilità perché sta al Chelsea e non ha voglia di andare via”.

"Ubaldo Righetti (Teleradiostero - 92,7): “Problema fisico? No. Non si può passare da una settimana che corri a una che non ce la fai. La Lazio aveva giocato mercoledì ed era quindi più stanca”.

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Mattino - 104,5): “Si è sentita l’assenza di Manolas, unico difensore che da garanzie al momento. Zaniolo tornerà trequartista. Ieri a Trigoria i giocatori hanno detto a Di Francesco che con il 4-3-3 fanno fatica”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma nelle partite importanti riesce a tirar fuori le giuste motivazioni, ed invece stavolta nel derby ha continuato il trand espresso contro Bologna e Frosinone, due partite dove non meritava di vincere. Se la Roma è questa prepariamoci alla debacle portoghese. Cambiano sempre allenatori e direttori sportivi ma la storia resta sempre la stessa, fossi in Pallotta comincerei a pensare al futuro pure di chi li sceglie a partire da Baldini e Baldissoni. De Rossi a fine partita è stata una persona seria facendo i complimenti alla Lazio”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma vista nel derby non è una novità, troppe volte quest’anno ha giocato così male. L’assenza di Manolas e la precarietà fisica di De Rossi compromettono tutto. A Correa è stato lasciato fare tutto quello che voleva. E’ stato bravo Inzaghi ma ci si è messo anche Di Francesco con i suoi errori. La Roma ha giocato con la Lazio come col Bologna, manca la cattiveria agonistica. Sono crollate tutte le certezze che dava questo sistema di gioco. Nzonzi non da garanzie per questo tipo di partite, serve De Rossi così come sta. La squadra deve avere un altro atteggiamento.. A Porto mi metterei con un pullman davanti alla difesa chiedendo alle due mezz’ali di lavorare molto di più senza lasciare da solo De Rossi ”.

Franco Melli (Radio Radio Mattino - 104,5): “La Roma è ingannevole, mi aspettavo una partita opposta. La vittoria della Lazio toglie le romane dal quarto posto. Le sensazioni per la Champions sono brutte, l’unica cosa che mi fa sperare è la capacità di Eusebio di uscire dalle situazioni difficili. Bisogna tornare ad usare Zaniolo trequartista”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il derby ha portato alla luce tutti i difetti della Roma. Squadra senza difesa e senza cattiveria agonistica. Tutti dicono che però la Roma gioca bene in Champions ma senza ricordare che ha perso 3 partite. Contro il Porto farei un 4-2-3-1 con Karsdorp terzino, Florenzi alto e Zaniolo a centrocampo. Anche loro sono una squadra depressa dopo la sconfitta con il Benfica".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Lazio, tra le prime sei del campionato, è quella che gioca meglio di tutte. La Roma è fragile ed ha lasciato il terreno fertile alla squadra di Inzaghi. Quando l’avversario mette intensità la Roma va a picco. De Rossi non può fare tutto da solo, i compagni di reparto dovrebbero aiutarlo molto di più”.

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino – 104,5): “La mossa decisiva del derby è stata fatta da parte di Inzaghi, che ha azzeccato la formazione iniziale. La Roma? Si critica Di Francesco, ma lui poverino chi poteva mettere? C'è un'aspettativa esagerata su Zaniolo che ha condizionato l'ambiente. La Roma è arrivata spenta al derby".

Claudio Moroni (Centro Suono Sport - 101.5) "Smaltita l'amarezza, occorrono calma e gesso per salvare la stagione (eliminare il Porto  e arrivare quarti). Però, date per scontate le responsabilità  di Pallotta, bisogna dire che Di Francesco ha sbagliato le 2 partite più importanti della stagione: con la Fiorentina, facendo giocare titolari Schick e Pastore si è precluso la finale; con la Lazio, sbagliando l'approccio tattico ha sprecato l'aggancio con l'Inter (Tutti avanti sbilanciati, sapendo che non c'è Manolas e che Correa è  un problema conosciuto). Infine, 2 certezze: Tare e Inzaghi sono più bravi di Monchi e Di Francesco".