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‘RADIO PENSIERI’, LENGUA: “Di Francesco vittima, la responsabilità è di Monchi e di Pallotta”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): “Di Francesco è un allenatore che a questo punto suscita più pena e tenerezza che altro. Il povero Eusebio sembra sopraffatto. Non so dove possa trovare gli uomini ora, sembra più un’affermazione delirante. Ora il punto è questo: sostituirlo prima del derby o aspettare il derby? Questa non si può nemmeno chiamare solo palude, è un incubo. Bisogna tentare un elettroshock forte. Dubito che uno come Conte si faccia coinvolgere in questa cosa, e penso che neanche Paulo Sousa possa arrivare. Serve uno che ami un po’ la Roma e che possa contenere i danni. C’è Montella, ma non mi sembra uno che in queste situazioni dia il meglio di se stesso. Bisognerebbe dare a Daniele De Rossi l’incarico di gestire la squadra da qui alla fine, con un nome fittizio in panchina, dandogli la responsabilità morale e tecnica della squadra. Ci vorrebbe uno come lui. La cosa che mi spaventa è che si continui così, c’è elettroencefalogramma piatto”.

Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): “La Roma è giustamente in ritiro, per me bisognerà rimanerci anche se si dovessero conquistare i 3 punti col Frosinone. Così non si poteva continuare, la Roma sta perdendo non solo punti in classifica ma anche dignità. È il minimo sindacale che Monchi sia rimasto a Roma a rendersi conto di uno stato di cose che anche lui colpevolmente aveva trascurato. Mi sembra di capire che c’è vita a Trigoria e a Boston, non c’è una reazione catatonica ma c’è il tentativo di dare una sterzata. Nel post-partita Di Francesco è andato a ruota libera con le sue dichiarazioni. Se è arrivato a dire queste cose, vuol dire che è arrivato all’ultimo stadio, all’ultimo tentativo di scuotere il gruppo. Credo si sia sottovalutato un po’ il peso delle parole di De Rossi”.

Angelo Di Livio (Teleradiostereo 92.7): “Questa è una squadra costruita malissimo. Ora bisogna cercare di limitare i danni fino a gennaio. Alla prima difficoltà, questa è una squadra che perde la testa immediatamente. A questo gruppo è stata tolta l’anima. I vari Strootman, Nainggolan… gente che ha gli attributi giusti. Mancano le palle. Questa è una squadra leziosa, non cambia passo, va a due all’ora. Dzeko sembra tornato quello del primo anno. In tutto questo salvo Daniele De Rossi, ma mi piacerebbe vederlo un po’ più arrabbiato. Qui non si può più scherzare, perché la situazione è veramente molto delicata”.

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “L’idea che mi sono fatto è che la colpa di tutto sia di Monchi e di Pallotta, che hanno indirizzato la squadra verso una gestione completamente errata. Di Francesco è una vittima, perché è vero che ha fatto degli errori ed è in confusione, è vero che ha messo Marcano a sinistra, ma è altrettanto vero che gliel’ha comprato Monchi. Cosa deve fare il tecnico? Sono questi i giocatori, la responsabilità è di Monchi che ha fatto delle scelte sbagliate. Per me il ds ha il 100% della responsabilità e molte ne ha anche Pallotta. Io ricordo certe dichiarazioni dopo la semifinale di Champions e dopo che è entrato lo sponsor con tanti milioni nelle casse, dicevano che non c’era bisogno di vendere e che non c’erano offerte per Alisson, poi Alisson è partito comunque. Come fa Di Francesco a giocare con una squadra che deve ritrovare l’equilibrio? La Roma ha dovuto ricominciare da zero, perché questa è una campagna acquisti che non è stata assolutamente avallata dal tecnico”.

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Le dichiarazioni di Di Francesco dopo la partita mi hanno veramente preoccupato. Dopodomani in campo andranno gli uomini e tutti gli esclusi non sono uomini? Dzeko sta giocando veramente male, sembra quasi contro. Sul mercato Di Francesco si è preso delle colpe non sue. Ma per quale motivo Conte dovrebbe venire alla Roma? Andrà al Psg o al Manchester United”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Pallotta ha detto che la Roma lo ha disgustato, ormai Di Francesco mi sembra un morto che cammina. Delle voci mi parlano di Montella, ma se si vuole dare un cambio vero, si dovrebbe prendere un fuoriclasse della panchina, ovvero Antonio Conte. Ci sono troppo equivoci tecnici e tattici in questa squadra, anche se per battere Chievo e Bologna non serve chissà cosa. C’è scollatura tra tecnico e squadra, la confusione è terribile. Di Francesco non ha avallato niente dell’ultima campagna acquisiti. Lui aveva chiesto Berardi e un altro centrocampista importante, stop. Ovviamente con la conferma dei migliori. Invito Totti a guardarsi attorno, perché la società fa trapelare certe cose… gli parlano male dietro. La Roma è una squadra malinconica”.

Ivan Zazzaroni (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Da qui a gennaio, bisogna capire cosa fare di questa Roma. Il presidente che dice ‘mi sento disgustato’ è un problema. È un problema lui, Baldini, Baldissoni e Monchi. Lo spagnolo ha fatto un mercato allucinante, di indebolimento, che ha messo in difficoltà l’allenatore. Io adoro Di Francesco, ma dal secondo tempo di Milano a perdere 2-0 contro quel Bologna vuol dire che c’è qualcosa di molto profondo che non funziona. La squadra che ha presentato ieri deve vincere a Bologna. Hanno demolito le fondamenta delle squadra, e hanno messo in mano all’allenatore una macchina a gasolio, dicendogli che non ci sono i soldi della benzina. Ha perso la testa anche Di Francesco, perché le ultime formazioni sono fatte da uno che è andato in grandissima difficoltà. La Roma non gioca contro l’allenatore, ne sono convinto, ma non gioca neanche pro. È una squadra molle, ma questo dipende molto dalla società e dall’allenatore, che deve capire chi mettere in campo, chi gli può dare qualcosa”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Se la Roma pensa di risolvere i problemi anticipando il ritiro di 24 ore, mi sembra una scelta banale. Il filo conduttore di tutte le crisi della Roma è uno: la società. Il problema è un problema societario, è evidente. La società non ha un obiettivo sportivo come i tifosi, ma ha un obiettivo economico. Da 8 anni la Roma, con alti e bassi, fa queste figure e ha questi momenti qua. Pallotta può dire ‘Sono disgustato’? Il presidente è quello che detta la linea e prende provvedimenti. Non è che lui è disgustato, noi siamo disgustati. Lui è il primo responsabile. L’unico elemento di continuità degli ultimi anni è lui, per cui lui è disgustato da cosa? Dalla sua Roma, quindi da quello che ha fatto. Invece di dare la ricetta, si comporta come uno che non c’entra niente con il club”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): "La Roma non merita di essere vista per 90 minuti, a cominciare dal suo direttore sportivo che se ne è andato prima del termine del match. Pellegrini se resta alla Roma si rovina: non riesce a sopportare il peso di questa maglia. La Roma di oggi fa schifo, è diventata la peggiore squadra del campionato". 

Riccardo 'Galopeira' Angelini (Teleradiostereo 92.7): "Alla fine questi giocatori entreranno in Champions League: riusciranno a fare una serie positiva e rientreranno tra i primi quattro. Tra le tante cazz*** che dice Pallotta, finalmente qualcosa di corretto ha detto, che è disgustato. Attenzione, che quando Pallotta dice cose del genere, poi qualcosa succede... La squadra non sta giocando contro l'allenatore, perché per farlo bisogna avere due grossi cogli*** e soprattutto l'intelligenza per organizzare in anticipo una cosa del genere". 

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Siamo noi ad essere disgustati di Pallotta. Mi rifiuto di pensare che Antonio Conte accetti di venire in questo caos Roma. Ballano 14 milioni se sta fermo. Casomai aspetta di andare al Milan. Ma Monchi quando se ne va? Per cambiare allenatore io aspetterei ancora”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Conte qui non verrebbe mai. Di Francesco è l’ultimo colpevole. Pallotta disgustato? Sono i tifosi ad esserlo di lui. La società ha fatto di tutto per mettere Di Francesco in questa situazione. Conte e Zidane sono discorsi esotici. I nomi che sento parlare sono da brividi. Qualcuno parla di Zaccheroni, in confronto Di Francesco è un maestro”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “Di Francesco ha delle colpe, perché sta sbagliando diverse cose. Sbaglia anche il consigliere di Londra (Baldini, ndr) che consiglia male, con Monchi che continua a prendere spagnoli che in Italia non vanno bene. Conte non accetterebbe mai di lavorare in una società dove i calciatori migliori vengono venduti. Chi parla di Conte vuol dire che non lo conosce bene. Ora la Roma ha tre partite all’Olimpico in pochi giorni, e non so quello che può succedere. Anche con Guardiola in panchina, la Roma resta una squadra sbagliata. Io non difendo Eusebio, perché anche ieri ha sbagliato formazione. Ma qui non si salva nessuno, nemmeno Pallotta capace a vincere solo lo scudetto delle plusvalenze”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Roma dopo cinque partite già a dieci punti dalla Juve. Se non è fallimento questo… Pallotta è disgustato? Noi e i tifosi lo siamo rima di lui. Siamo disgustati anche da alcuni comportamenti dei dirigenti giallorossi che lui conosce benissimo. Si può fare meglio sia in campo che fuori, basta applicarsi di più. Per me il colpevole di questo in primis è Pallotta. Poi c’ Baldissoni, un algido messo lì, con il ruolo di plenipotenziario. Ne sa qualcosa anche Gandini che adesso andrà via. Si è costruito anche la sua cerchia di comunicatori, nella radio e in tv. Di Francesco, però, ha smarrito questa Roma, non ci sta capendo più niente. E’ in balia degli eventi. Difficile continuare a dargli fiducia dopo quello che ha detto alle tv ieri sera. E’ entrato in bambola. Mi dispiace da morire. Ora bisogna vedere se la società si comporta da grande club. Mi dicono che stanno contattando Montella, un grandissimo rischio per me, le minestre riscaldate non funzionano. Sarebbe un colpo da Rometta. Se la Roma è una grande società chiama Antonio Conte. Serve qualcuno che durante la settimana 'sfondi' questi giocatori”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Non mi parlate di Pastore… Se la Roma vince contro il Frosinone e nel derby tutti questi discorsi catastrofici spariscono. Oggi la Roma è una squadra che non esiste. I giocatori fanno il contrario di quello che dice il mister, la squadra è scossa. Ci vuole una scossa. I senatori sono quelli che mi stanno deludendo di più. Se la Roma non batte nemmeno il Frosinone, allora chiudiamo tutto e ci vediamo il prossimo anno”.

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino – 104,5): “La strada intrapresa dalla Roma era già prevedibile da tempo. Di Francesco è l’ultimo tra i colpevoli”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Di Francesco ci sta mettendo del suo, ma Monchi gli ha consegnato giocatori che non possono giocare in Serie A. Marcano? Forse è meglio un difensore dell’Udinese. Lo stesso Kasrdorp, vale il campionato italiano? Con il Bologna c’è stata la legge dei grandi numeri, non va mai sottovalutata. I numeri nel calcio non contano, serve buttare la palla nella rete. Secondo me a Trigoria tra allenatore e giocatori si devono parlare. La responsabilità è tecnica, quello che ha detto ieri Di Francesco non mi è piaciuto. I senatori devono entrare e parlare con gli altri senza allenatore e dirsi quello che uno pensa dell’altro”