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‘RADIO PENSIERI’, VOCALELLI: “Sugli esclusi volontà comune di Mou e Friedkin”

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Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "Riguardo gli otto esclusi, non c’è solo la volontà di Mourinho, ma anche quella della società. È una decisione comune, altrimenti non si spiega l’esclusione di Pedro o di Kluivert".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104.5): "Mourinho ha preso una decisione rapida sugli otto esclusi, ha le idee chiare. È la prima mossa da Mourinho".

Ugo Trani (Centro Suono Sport – 101,5): "I Friedkin? Mi comincia a venire l’idea che gli piaccia quest’atteggiamento di non mostrarsi. Ora stanno qui a Trigoria anche se avrebbero tante cose più importanti da seguire. Ma hanno visto che i disastri che sono stati fatti sono talmente tanto grandi che c’è tantissimo di lavoro da fare".

Alessandro Austini (Teleradiostereo - 92,7): “So che può sembrare banale, ma mi ha colpito sentir dire a Mourinho che non è in vacanza. Siamo stati mesi a raccontare dove prende casa, la quarantena, quando arriva… Si era deviata l’attenzione rispetto al fatto che deve fare l’allenatore. Si è trasformato un po’ in un influencer, ma è una cosa necessaria per questo tipo di personaggi. Il discorso introduttivo è quello che conta di più, la conferenza poteva anche finire lì: aveva detto tutto. Di “Mourinhate” ce ne sono state diverse, scelgo quando dice che ha già dovuto cambiare numero tre volte”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Ho trovato un Mourinho che ha studiato: quando dice che nessuno può essere paragonato a Liedholm e Capello, ricorda la storia della Roma, Ma gli dà anche l’assist per dire di non paragonare nessuno a lui ed Herrera per l’Inter. È sempre lo Special One quando fa le conferenze, ora vediamo in campo”.

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino – 104,5): “Dev’essere la Roma dei romanisti perché vuole restituire senso di appartenenza. È una fase studiata, ad effetto, ma è un bel messaggio. I Friedkin? Parlare sempre è sbagliato, ma anche non parlare mai… Sono qui da tempo, in certi momenti la voce del padrone si deve sentire”.

Tony Damascelli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Mourinho ha capito che il popolo romanista è caldissimo, penso gli abbiano già fatto ascoltare l’inno. Sa benissimo che Roma significa i romanisti. Sul passaggio perfido con l’Inter è stato come Spalletti, che è stato più volgare”.

Xavier Jacobelli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Mou ha sottolineato che il progetto dei Friedkin l’abbia conquistato proprio per le motivazioni, poi vedremo al 31 agosto se il mercato lo avrà soddisfatto. Dei Friedkin mi piace sempre di più la sobrietà, non si sono fatti vedere”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino - 104,5): "La Roma ha messo in budget 60 milioni di euro al netto di cessioni e acquisti".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Io ho trovato un Mourinho diverso da quello che arrivò nel 2018 in Italia. È più riflessivo, ed è giusto che sia così. Passano gli anni e uno matura. Belle le parole, ma poi servono i fatti in campo".