Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.
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‘RADIO PENSIERI’, TORRI: “Se vendono Zaniolo a meno di 100 milioni, allora non hanno capito niente”
Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane
Federico Nisii (Teleradiostereo – 92.7): “Sento tanti tifosi romanisti preoccupati, rassegnati alla mediocrità, stanchi di sentire sempre discorsi economici e finanziari. La minaccia su alcuni talenti c’è sempre e a certi giocatori non possiamo arrivare. Appena si vede un giocatore esplodere (vedi Zaniolo) si ha paura che questo verrà ceduto. Non si può sottacere questa preoccupazione. Il futuro con Pallotta al comando è pieno di incognite, spero che abbia capito che non si può getire la Roma come un locale in dismissione. La situazione economica è delicata, ma non irrimediabile, ma se i piani sono quelli che leggo sui giornali allora mi preoccupo. Sarebbe un piano da curatore fallimentare mascherato”.
Piero Torri (Teleradiostereo – 92.7): “La contestazione di ieri è accettabile e per certi punti di vista condivisibile. Mi stupisce il fatto che non ci sia il nome di Fienga, e non credo che sia un problema di rima. Se dopo nove anni di gestione americana ci troviamo al punto di partenza e la stessa situazione economica, è legittima la preoccupazione. Mi voglio augurare che al di là dei crudi numeri, a via Tolstoj facciano delle considerazioni diverse. Una scelta di rinunciare a due giocatori che in questo momento rappresentano più di altri i tifosi della Roma, sarebbe un danno enorme dal punto di vista ambientale. Pallotta ha possibilità di recupero verso la tifoseria quasi pari a zero. Se vendono Zaniolo a meno di 100 milioni, allora non hanno capito niente. Penso che in settimana avrò qualche notizia da Houston”.
Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "C'è un momento di grande confusione e incertezza. Mi sembra quasi impossibile il quarto posto in classifica, poi c'è il discorso stadio che inciderà moltissimo. Parlare di cessioni dei giocatori mi sembra un esercizio fantasioso. E' chiaro però che ci sono tanti cambiamenti all'orizzonte e per questo la situazione non è molto stabile. Questa pausa può aver aiutato la Roma, soprattutto per tutti i recuperi da infortunio che ci sono e che ci saranno".
Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "La Roma deve sperare solo che avvenga il più presto questo cambio di proprietà. Tra l'altro è quello che si augura lo stesso presidente Pallotta, che mi sembra molto intenzionato a cedere. Anche il prezzo della cessione della Roma subirà un ridimensionamento. Se rimane Pallotta la Roma non mi sembra destinata a migliorare".
Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Osservo la Roma con attenzione e curiosità, ricordando che lo scorso anno la Roma non poteva permettersi il lusso di fallire per due volte consecutive la qualificazione in Champions. E quindi questo è il grande interrogativo: ce la farà la Roma a sorpassare l'Atalanta? E' vitale per i giallorossi prendere il quarto posto. In tutto ciò il consenso della tifoseria è ai minimi storici e la cessione del club sembra ormai un miraggio".
Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Zaniolo è un grandissimo giocatore, ma non credo proprio che sia una 'fissa' di Paratici. Fino a quando non ci sarà una proprietà solida tutto quanto sarà impraticabile. Non so se il salto da Pallotta a Friedkin possa portare sicuramente un rafforzamento. La Roma deve ritrovare quella stabilità che solo i proprietari italiani hanno saputo darle".
Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Per me Zaniolo è un giocatore che alla Juve piace tantissimo. La sua valutazione dipenderà anche dalle necessità che ha la Roma. Se il club avesse necessità importanti, il prezzo di Zaniolo si abbasserebbe. Pensate a quello che è successo lo scorso anno con Manolas. La Roma ha bisogno di vendere e ridurre il monte ingaggi, che è spaventoso e che non rispecchia la classifica. Il problema è che quelli che guadagnano meno sono quelli che hanno più mercato: le cifre astronomiche le prendono Dzeko, Pastore e tanti altri. Si proverà a vendere tutti i giocatori possibili risparmiando Pellegrini e Zaniolo. Senza Champions però uno dei due potrebbe rischiare, anche perché sarà una Roma senza la vetrina della grande Europa".
Antonio Felici (Centro Suono Sport - 101,5): "Sarebbe stato opportuno che le maggiori federazioni europee si fossero mosse insieme per la ripresa. Non considero così folle la scelta della Francia. Se le strategia di mercato vengono indirizzate dai procuratori allora vuol dire che la posizione di Petrachi ad esempio è marginale. Questo ci è stato raccontato. Di certo non può essere Fienga a stabilire il programma tecnico della stagione. Credo che se arrivasse l'offerta giusta e tutta cash, la Roma venderebbe subito Zaniolo. La società risolverebbe così gran parte dei problemi economici. Bernardeschi? Ma con che stato d'animo può arrivare un giocatore del genere praticamente bocciato dalla Juve. Aspettarsi che possa avere lo stesso rendimento di Zaniolo è una pia illusione. Se devo perdere Zaniolo voglio perderlo solo per moneta sonante, non voglio contropartite".
Alessandro Austini (Teleradiostereo - 92,7): "Nainggolan non lo vorrei, non avrebbe senso riprenderlo. E' un calciatore forte, più forte di tutti i centrocampisti che ha la Roma, ma per stare a Trigoria bisogna fare la vita da atleta. E' un ragazzo d'oro, ma ha costretto la società a fare una scelta. Sarebbe un contentino per i tifosi".
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattina - 104,5): "Io sono a conoscenza che almeno quattro o cinque società di Serie A che hanno occultato alla stampa nomi di giocatori positivi al Covid19. Giocatori molto importanti, alcuni anche nazionali. La Roma dovrà vivere i prossimi due mesi con l'incubo che la Lazio potrebbe vincere lo scudetto, quello che Pallotta non è riuscito a fare fino ad oggi ".
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattina - 104,5): "Si sta discutendo su orari e giorni del campionato, ma qui c'è gente che non ha ancora ricevuto la cassa integrazione e non sa se può continuare a lavorare o meno. Tutte hanno necessità di fare bene le prime dieci partite la Roma di più. Centrare il quarto posto è fondamentale. C'è da sperare che l'Atalanta inciampi altrimenti è dura. Io credo che il nuovo acquirente del club esca fuori in autunno per poi chiudere a fine anno.".
Nando Orsi (Radio Radio Mattina - 104,5): "Con gli orari hanno accontentato un po' tutti, giocatori, club e tv. Ci sono problemi abbastanza risolvibili. Ora c'è da fare attenzione agli infortuni, il rischio aumenta nel momento in cui fai più partite E' vero che sono passati tre mesi dall'ultima gara, ma chi è più forte vince sempre e comunque".
Mario Mattioli (Radio Radio Mattina - 104,5): "Va bene la ripresa del campionato ma non si deve gioire più di tanto occorre pensare a anche a chi ha sofferto e a chi ancora continua a farlo oggi per motivi economici. Io non riesco ad essere contento".
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