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‘RADIO PENSIERI’, AGRESTI: “Non sono sicuro che Dzeko rimanga alla Roma”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Federico Nisii (Teleradiostereo - 92,7): "La nuova generazione dei tifosi è stata abituata a prendere atto dei numeri, del bilancio, delle condizioni economiche... è difficile trovare un tifoso che non misuri le speranze con un minimo di realtà. Ma ora c'è la fase del 'sotto sotto', se dobbiamo pensare a un'eccezione sotto questo punto di vista è il nome che è sulla la bocca di tutti (Sergio Ramos), con le circostanze che si sono create, più un'altra relativa all'eventuale addio di Dzeko. Il mondo romanista è in attesa di capire se può sperare in una sorta di azzardo, in proporzioni simili a quello che Sensi fece con Batistuta. Parlando di Sergio Ramos, andremmo a stimolare la voglia di risentirsi protagonista del miglior difensore al mondo insieme a Chiellini. Se Dzeko andrà via è chiaro che al suo posto dovrà venire un giocatore che abbia un peso tecnico, tattico e anche mediatico per poter raccogliere la sua eredità ingombrante". 

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Si deve avere un po' di pazienza in questo momento, noto una frenesia un po' eccessiva. Teniamo conto che fino al 30 giugno le società sono impegnate a chiudere i bilanci mentre gli Europei propongono nomi nuovi. Sono convinto che la Roma prenderà Xhaka e credo che farà anche qualcosa davanti di importante. Non va fatto tutto in questa settimana, sennò da qui al 31 agosto di cosa parliamo? La vicenda di Dzeko va seguita con attenzione, non sono sicuro che rimanga. Quando il mercato entrerà nel vivo credo che potrebbe trovare delle collocazioni che gli permettono di avere un contratto biennale e non annuale in un grande club. Non escludo l'Italia". 

Sandro Sabatini (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "La Roma è partita con Mourinho, grande colpo. Piano piano però qualcosa deve anche cambiare in squadra, perché sennò Mourinho rispetto Fonseca fa massimo 7 punti in più ma non bastano. Qualcosa deve anche cambiare. Il gap lo devi riempire con gli acquisti, mi sembra intorpidita la situazione". 

Antonio Felici (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101.5): "Pinto al Benfica ha sempre fatto il manager, mentre fare il mercato significa avere un patrimonio di relazioni che tante volte permettono di realizzare delle operazioni altrimenti impossibili. Da questo punto di vista ho l'impressione che debba farsi ancora. Sistemare gli esuberi che hai è difficile persino se vuoi regalarli".

Francesco Balzani (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101.5): "I Friedkin stanno incontrando parecchie difficoltà soprattutto nella ricerca degli sponsor e di nuovi ricavi, nel dover far fronte ai tanti debiti rimasti e c'è la volontà di inserire denaro nuovo forse da nuovi soci. L'anno scorso non avevi il direttore sportivo e non hai piazzato gli esuberi ma li hai girati in prestito e ora te li ritrovi tutti. Nzonzi probabilmente lo regalerai perché sei obbligato, Kluivert non puoi". 

Ugo Trani (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101.5): “Ibanez ha una clausola di 80 milioni. A oggi non ha ricevuto nessuna offerta per quella cifra, se escono cifre più basse è perché lo propone la Roma. Su Ramos c’è da fare una scelta. La prima la deve fare Ramos, che deve decidere se abbassarsi l’ingaggio e non giocare la Champions quest’anno. Potrebbe venire perché gli possono dire: qui diventi il leader della Roma, un punto di riferimento".

Alessandro Austini (Teleradiostereo - 92.7): "Mourinho e Pinto si muovono in maniera parzialmente indipendente. Chi ha un contatto con Mourinho parla direttamente con lui. E questo può generare un po’ di confusione mediatica. A oggi però Sergio Ramos non è un obiettivo della Roma".

Augusto Ciardi (Teleradiostereo -  92.7): "Mourinho si è emancipato rispetto al potere di Mendes. Se Mendes litiga con la Fiorentina, per la società viola si chiudono importanti fili di mercato; alla Roma non potrebbe mai accadere per il prestigio che ha acquisito Mourinho indipendentemente dal suo agente".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino - 104,5): "Per la presentazione di Mourinho la Roma sta preparando una location particolare, ma non ci saranno i maxischermi in città come qualcuno aveva annunciato. Il tecnico portoghese sta arrivando in città e verrà presentato tra il 2 e il 4 di luglio. I Friedkin non cercano soci per il club, ma potrebbe essere per la costruzione dello stadio. Loro in due anni vogliono mettere a posto i conti. Per lo stadio la Roma ha individuato tre aree pubbliche e vuole scegliere un luogo nel cuore della città".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "La Roma ha sempre il problema degli esuberi. Fanno bene a farli allenare a parte, così gli esclusi si guardano un po' in giro e mettono fretta ai procuratori per trovare una sistemazione".

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino - 104,5):"Mourinho non basta da solo, ha bisogno di grandi giocatori. La Roma non può spendere tanto di ingaggio per un portiere fin quando ne ha già uno che paga molto. E poi c'è da decidere su Dzeko o se si riesce a trovare un valido sostituto".