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‘RADIO PENSIERI’, D’UBALDO: “Il vento intorno a Totti sta cambiando”, SERAFINI: “Il comunicato della Juventus è intimidatorio”

Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali

Redazione

Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma,una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.

ADRIANO SERAFINI (TeleRadioStereo): "Il comunicato della Juventus i è sembrato quasi intimidatorio nei confronti della giustizia sportiva, come a dire "l'importante è che venga punito anche il Toino per quello che è successo domenica". Mal comune mezzo gaudio. La Juve dimostra ancora una volta grande arroganza e mi fa pena vedere come i giornalisti del nord non sappiano bene come affrontare una vicenda folle come quella di ieri. Hanno paura di affrontarla orecchie si è un po' servi di quel sistema. Sono convinto che Pallotta continuerà a comportarsi in un certo modo contro queste vicende di violenza anche se poi i tifosi della Roma hanno esposto degli striscioni e non hanno avuto comportamenti violenti. A volte la violenza verbale può far più male di quella fisica, ma quello che è successo ieri è folle" 

GUIDO D’UBALDO (Radio Radio): “Il vento intorno a Totti sta cambiando. A meno che non portino il capitano a non poterne più, io credo che i dirigenti troveranno un accordo con lui al termine del contratto. La Roma non va male per colpa del numero dieci. Lui è in difficoltà perché gli altri non fanno più i movimenti senza palla e quando ha la palla tra i piedi non sa più a chi darla. Totti con la sua classe ha fatto cambiare idea a tante persone dentro e fuori Trigoria, gente che adesso ricomincia a parlare”. 

ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio): “Pjanic ha fatto bene a lanciare quelle accuse, si è preso la responsabilità. Questo conferma quanto ho detto io nelle scorse settimane: ci sono alcuni giocatori che non si comportano da professionisti. I fedelissimi di Garcia si ribellano all’andazzo di Trigoria che non cambia”.

ANGELO MANGIANTE (Rete Sport): “Se la Roma deve ricostruire facendo partire il più forte tecnicamente della squadra dopo Totti commette un errore. Io difendo Pjanic, e il fatto che sabato abbia detto ciò che ha detto gli fa onore. Noi ci lamentiamo spesso della comunicazione da zero o nulla dei calciatori, dei silenzi stampa. Invece viene uno che ha giocato con le infiltrazioni alla caviglia e ti dice la verità: io sono dalla sua parte”.

FRANCESCA FERRAZZA (Rete Sport): “Doumbia è il manifesto degli errori fatti in questa stagione. Crea un forte imbarazzo dentro Trigoria: nessuno a Trigoria ne parla volentieri. Si tende allo scarica barile, ma qualcuno l'avrà pur preso di questo giocatore. Doumbia imbarazzo. Io non mi ricordo un giocatore così 'non' ”.

MIMMO FERRETTI (TeleRadioStereo): “La squadra continua ad andare a picco ma a Trigoria non succede mai niente. Non si ha il coraggio di prendere una decisione, di muovere le acque. Ma chi comanda veramente a Trigoria? Baldissoni? Sabatini? Garcia? O i giocatori? Che altro deve accadere affinché si prenda una decisione, uno scossone, una novità per evitare che si vada avanti con questo tran tran ridicolo che sta portando la squadra dal secondo posto sempre più indietro. Nessuno ha sbagliato, nessuno sbaglia mai ma la squadra fa schifo”.

MAURIZIO CATALANI (Retesport): “Non so Baldissoni cosa vede se parla solo di ritocchi a questa Roma e nient’altro. O è cieco, o si vuole nascondere la verità, o la vuole nascondere a noi. Questa squadra mi sembra una groviera. Sabatini dice quello che sappiamo tutti, se la squadra non va in Champions si inizierà la terza rivoluzione in quattro anni di proprietà. La Roma non è l’Udinese, non deve comprare i giocatori giovani per rivenderli. E’ appurato poi che questo allenatore non vuole i ragazzi, vuole calciatori esperti. Doumbia sta a Trigoria non so a cosa fare. Quello che ha dato Pjanic a questa squadra è veramente poca roba, dovrebbe stare zitto. La squadra non segue più l’allenatore, o l’allenatore non riesce più a farsi seguire, questo sembra scontato”.

ALESSANDRO ANGELONI (Retesport):“Squadra inconcludente, debole come personalità. Non mi è sembrata una buona partita, fatta di tanti errori. In serie A non è ammissibile l’errore di Manolas sul gol di Icardi. Errori grossolani di una squadra che si è persa da tempo. Se un giocatore che si fa male tirando, Keita, non dove giocare.”

LUCA VALDISERRI (Retesport):“Garcia non avrebbe dovuto assolutamente rimettere il 4-3-3 che ha visto non funzionare nelle precedenti partite, di conseguenza avrebbe dovuto mettere Uçan e non Iturbe. La partita l’ha persa anche per quel cambio. Non ho visto una Roma bruttissima, o meglio, non è stata una delle partite più inguardabili della stagione. Qualche segnale l’ha dato. Doumbia? Anche questo filmato convincerà la Roma a mandarlo via a fine stagione. Certo, tre milioni di stipendio sono una bella cifra… Ma se sono allo stadio non sto cinque minuti a filmare Doumbia, lo filmo 30 secondi e poi mi rimetto a guardare la partita. A Roma si è persa l'idea di quello che si deve dire e quello che non si deve dire. Un dirigente non può dire "Totti deciderà il proprio futuro", non è giusto per nessun giocatore.”

UGO TRANI (Retesport):“Magari ad avere Gnoukouri, il nostro centrocampista migliore è Keita che si tocca il ginocchio. C’è confusione totale a Trigoria, meno si parla e meglio è.  In quindici a cercare il posto del ritiro e ora si sono accorti che vicino ci sta il Napoli. Chiunque parla non è più credibile; non puoi dire niente di costruttivo perché ti chiedi “ma come fa a parlare?”. Meno male che Pjanic ha segnato contro il Napoli, in una partita che la Roma forse non meritava di vincere, altrimenti parleremmo di una disfatta ancora maggiore.”

MASSIMILIANO MAGNI (Retesport): "L'inerzia del campionato dice che la Roma è quarta in classifica. Sarebbero bastati tre punti contro l'Atalanta per cambiare tutta la classifica e potevi anche perdere a Milano. Contro i bergamaschi ti sei arrabbiato, contro l'Inter è stato ancora peggio. Ti rendi conto che più di quello che hanno fatto non possono fare. Totti centravanti puro nel 4-3-3 non va bene, lui gioca da trequartista. E' una squadra che non tira in porta. Tra le dichiarazioni di Pjanic e il riscaldamento di Doumbia ci sono tanti problemi nel mezzo"

DARIO BERSANI (TeleRadioStereo): “Io è da agosto che dico che questa Roma non era più forte di quella dell’anno precedente. Non voglio credere che Doumbia sia uno di quelli che voglia fare la fronda a Garcia. Non si stanno divertendo a fare la fronda all’allenatore, per quanto non ci sia più feeling tra i giocatori e l’allenatore. L’ivoriano non ha il diritto di riscatto, lui è stato già preso a titolo definitivo, dilaniarlo in questa maniera non è giusto.”

AUGUSTO CIARDI (TeleRadioStereo):“Dei segnali erano già evidenti a novembre. Doumbia non deve essere il capro espiatorio della squadra e del momento negativo. Certo è che il giocatore ha delle colpe. Facendo la colpa dei problemi della Roma se partiamo da Doumbia allora lasciamo perdere. Poi con chi ce la prendiamo, con Sanabria, Uçan e Paredes?”

DAVID ROSSI (Roma Radio):“Adesso gli scontri non sono avvenuti a Roma, vediamo cosa hanno da dire quelli che dichiaravano che il problema del calcio italiano fosse Roma. Ieri girava questo video di Doumbia che non si riscaldava. Chi vede le partite di calcio sa che nel secondo tempo i giocatori si alzano dalla partita almeno tre volte. Quella sarà stata la seconda-terza volta che l’ivoriano si era alzato dalla panchina ed evidentemente ha sentito che il muscolo era riscaldato. La Roma ha perso a Milano perché Doumbia non si è riscaldato?”

ALESSANDRO CRISTOFORI (Retesport):“Se la Roma dovesse arrivare seconda, a maggior ragione dovrebbe mettere tutto in discussione. Se la Roma avesse vinto quella coppa Italia, aggiungo un magari, avrebbe preso altri giocatori, più scarsi, avrebbe tenuto Andreazzoli. Qui è buio pesto, è notte fonda. Il riscaldamento di Doumbia è l’emblema di questo buio, e sull’ivoriano dobbiamo smetterla di scherzare perché la Roma ha speso 14 milioni per comprarlo. Ma chi l’ha preso questo qui? Ma come si fa a dire “la Roma non sapeva in che condizioni era”. Questa è una cosa gravissima”

ROBERTO RENGA (Radio Radio): “A Milano ho visto una Roma leggermente migliorata, ma adesso occhio al Napoli che è in ripresa. La sconfitta ci sta. L’Inter è stato coraggioso nel finale e la Roma doveva approfittare con il contropiede ed invece non lo ha fatto. Importanti le parole di Pajnic. La dirigenza ha lanciato un messaggio a Totti: se vuoi decidere di lasciare prima, noi siamo d’accordo”

NANDO ORSI (Radio Radio):“La Roma a Milano ha illuso i tifosi per 20 minuti poi ha perso meritatamente. Delle tre alle spalle della Juve la vedo come la più scarsa. Vincere tre partite su sei sarà difficile per la squadra di Garcia. In difesa sono imbarazzanti, sembrano l’Armata Brancaleone”

XAVIER JACOBELLI (Radio Radio):“Se vuole arrivare seconda la Roma è fuori strada. E’ una squadra che a fine stagione deve sciogliere l’equivoco di non avere un attaccante di ruolo. L’anno scorso nel gioco di Garcia questo difetto era coperto da Gervinho ma adesso bisogna correre ai ripari”