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‘RADIO PENSIERI’, MELLI: “Roma fuori dal tunnel”. VOCALELLI: “Squadra troppo indecifrabile”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Max Leggeri (Centro Suono Sport 101.5): "Lo stadio della Roma si farà, una bellissima notizia per la città, perché si riqualificherà quel cesso a cielo aperto di Tor di Valle, per i cittadini che trarranno benefici in termini di nuove infrastrutture e in termini di lavoro. Da tifoso e cronista, è giusto sottolineare però che avere uno stadio non vuol dire automaticamente vincere: certamente renderà più forte la Roma sul lungo periodo, ma non sappiamo come e quando. Mi chiedo in quanto tempo la società riuscirà ad ammortizzare il miliardo d'investimento che servirà per la realizzazione dell'intera struttura? L'Arsenal ancora oggi sta finendo di ripagare l'investimento sull'Emirates, di circa 500 milioni, ergo quanti anni dopo la costruzione dello stadio, la Roma sarà realmente e stabilmente più competitiva e pronta a vincere ogni anno? De Rossi? Da capitano fa bene a difendere i suoi compagni, ma nel caso del post a favore di Kolarov, avrebbe dovuto riflettere 10 secondi, perché con quel gesto sta creando una nuova spaccatura e rischia".

Checco Oddo Casano (Centro Suono Sport 101.5): "Il parere del Politecnico non sposta nulla sul piano dell'iter amministrativo. E' un impulso politico a riattivare tutta la macchina giuridica per addivenire, si spera in tempi brevi, alla variante urbanistica e tutti i successivi permessi. Lo stadio della Roma avrà in primis un impatto sportivo importante per la squadra, per la possibilità che si offrirà al pubblico giallorosso di incidere sui risultati delle partite come accade altrove. Sul piano economico bisognerà capire come e quanto inciderà sul futuro della Roma, considerato l'investimento da un miliardo. Ragionando per logica, ho sempre pensato che una volta iniziati i lavori, la proprietà della Roma possa subire una mutazione con l'ingresso di nuovi soggetti. Il gesto d'affetto di De Rossi nei confronti di Kolarov è comprensibile, ma è una leggerezza in un momento così delicato a livello ambientale. Se qualcuno avesse spinto Kolarov a chiedere scusa ai tifosi pubblicamente per quella risposta cafona a Termini, tutto questo non sarebbe successo".

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Stadio? Credo che a Roma si sarebbero dovuti risolvere altri problemi molto più gravi. La Roma è più forte delle sue concorrenti dirette, ma non è affidabile. Oltre ad alcune individualità di spicco come Zaniolo, ce ne sono altre che sono scadenti, guardate Fazio. È difficile dare un giudizio definitivo. Questa sua volubità credo che non le consentirà di arrivare tra le prime 4. L’Inter è sopra alla Roma, si può far male solo da sola. Il Milan non è superiore alla Roma, ma è più affidabile e ha un allenatore pragmatico che sa farsi valere”.

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Non riesco a capire perché il Politecnico di Torino abbia cambiato idea. Credo che il tunnel sia stato superato nella Roma. Zaniolo è il nuovo fattore, è lui la vera variabile”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Stadio? Ci sono cambiamenti nel giro di due mesi… Ora lo riempissero con grandi giocatori, altrimenti cosa si fa a fare lo stadio? La Roma è una squadra che ha dei valori ma è ancora indecifrabile. Non abbiamo capito chi sono i titolari, qual è il modulo, quanto sono affidabili alcuni giocatori. Per me la Roma è una squadra con dei valori ma è indecifrabile. Può battere la Juve ma può anche perdere col Chievo. Credo che l’Inter sia sopra la Roma per qualità individuali, il Milan no, ma i rossoneri sono più affidabili dei giallorossi. Gattuso ha dato un’anima alla sua squadra che in questo momento la Roma non ha”.

Ivan Zazzaroni (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Vorrei vedere una Roma più continua. L’altra sera ha fatto una buona partita: se continua così riesce a ritagliarsi uno spazio, altrimenti no. Ha dei limiti rispetto ad altre squadre. Pensavo fosse una squadra diversa, invece è una squadra che vive di equilibri sottilissimi. Non so se sia sotto il Milan, credo sia sotto l’Inter. I nerazzurri hanno più certezze della Roma e sono più da terzo posto, i prossimi 3-4 turni saranno decisivi. Il futuro di Zaniolo non mi preoccupa, ricordiamoci che ha 4 anni di contratto. Credo che resterà alla Roma per almeno 1-2 anni, poi vedremo”.

Fabrizio Patania (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Nella costruzione della Roma mancano dei centrocampisti con determinate caratteristiche, cioè i mediani. Si è visto bene con De Rossi. Ci sono alcuni limiti difensivi. Credo che l’Inter sia leggermente superiore e in questo momento la Roma ha meno affidabilità, cosa che invece ha il Milan”.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La vicenda dello stadio della Roma mi inquieta, non vedo chiarezza nello sviluppo di questo progetto. Sono inquieto di fronte alle prospettive di una città che va avanti a tentoni. Nella lotta Champions vedo favorite Inter e Milan”.

"Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92,7): “Lo spirito che ha tirato fuori la Roma col Milan dev’essere la base, poi arriva il resto. E arrivano anche le vittorie”.

"Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): “Non aspettiamoci lo stadio perfetto, mi aspetto che qualche disservizio ci sia. Ma sono disposto ad aspettare una mezz’oretta nel traffico. Non sopporto l’ironia sull’infortunio di Bianda: ma si può arrivare ad esultare per un infortunio di un ragazzo di 18 anni?”.

"Furio Focolari (Radio Radio Mattino - 104,5): “Nella corsa Champions la sfavorita è la Lazio, che nella classifica avulsa è in svantaggio con tutti. Insieme all’Inter do il 25% di possibilità a tutte, ma continuo a dire ‘occhio all’Atalanta’ che insieme al Milan non ha le coppe. Dopo 22 partite la classifica dice che la Roma ha gli stessi punti di Lazio e Atalanta e uno meno del Milan. La rosa è migliore, però dopo tutte queste partite è ancora lì. Zaniolo un predestinato, fa vedere ad alto livello capacità che i suoi coetanei non fanno vedere. Paragonarlo a Totti è eccessivo, ma può essere il gioiello del futuro se la Roma lo terrà”.

"Franco Melli (Radio Radio Mattino - 104,5): “La Roma adesso può fare nove punti". 

"Roberto Renga (Radio Radio Mattino - 104,5): “Non nominiamo Zaniolo vicino a Totti. Non si può paragonare uno che sta sopra una nuvola ad un ragazzino che ha giocato tre partite in Serie A. Ma la Roma ha trovato un fuoriclasse, lo vedevo già dall’Inter”.

"Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino - 104,5): “Barella è il principale obiettivo del centrocampo della Roma e l’arrivo di Luca Pellegrini al Cagliari è emblematico da questo punto di vista”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Schick contro il Milan ha fatto meglio, ma non più del 6 in pagella. E’ stato sfortunato sul colpo di testa quando Donnarumma ha fato il miracolo. Karsdorp bene a livello fisico, deve essere più vincente quando affonda sulla fascia e crossa. Prima di dare giudizi sulla Roma vista domenica occorre aspettare la prossima, perché troppe volte i giallorossi ci hanno deluso. Io continuerei a giocare con De Rossi con Zaniolo e Pellegrini accanto. Il rapporto tra Kolarov e i tifosi si potrà ricucire, mentre mi dispiace per il momento di Florenzi ormai sballottato da un ruolo e l'altro e pizzicato dai tifosi. La Roma è la squadra che meno di tutte dà sicurezze. Guardando il calendario servirebbero nove punti adesso, e se li mette dentro… Mi sembra ancora la squadra che abbia più possibilità per il quarto posto. Zaniolo ha tutto per consacrarsi ai massimi livelli”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Schick e Karsdorp stanno migliorando, ma da qui a dire che sono recuperati ce ne vuole. Le giocate della Roma contro il Milan sono state saltate anche perché con la Fiorentina è stato il nulla. Quello contro i rossoneri è stato un piccolo brodino, perché comunque hai pareggiato. De Rossi fondamentale per la Roma, compatta la squadra come nessuno. A Firenze, con lui in campo, sette gol non li prendevi davvero. Nzonzi? Non è uno che sposta tanto. Florenzi è in una situazione confusa perché non ha capito ancora che ruolo deve fare. Deve recuperare fisicamente e tatticamente”.