00:44 min

rubriche

RADIO PENSIERI, TRANI: ”Il colpo di mercato sarebbe mandare via Ghisolfi”

Redazione
Le parole di giornalisti ed ex calciatori sulla Roma

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Ugo Trani (Teleradiostereo - Teladoiotokyo - 92,7): "L'Eintracht sembra più forte della Roma, che è una squadra disperata senza certezze nel suo cammino in Europa League, aggrappata a Dybala e alle parate di Svilar. Dal mercato non mi aspetto nulla, meglio che non si muova niente. L'unico colpo di mercato sarebbe mettere sul mercato Ghisolfi e mandarlo via, perché senza di lui non ci sarebbero più alibi. La Roma è senza capo né coda, la colpa è di Ghisolfi che ha costruito una squadra sbagliata, mandando via già tre giocatori presi in estate. Dopo aver speso 120 milioni, i Friedkin dovrebbero rimettere soldi in mano a Ghisolfi per arrivare sesti? Io non lo farei mai."

Antonio Felici (Teladoiotokyo - Tele Radio Stereo - 92,7): "E chi se lo prende Ghisolfi? Il mercato è quello che è, al massimo arriverà un vice Dovbyk, ma poca roba, non mi aspetto il botto finale. Se entro febbraio non cacciano Ghisolfi e il prossimo mercato non viene affidato a un vero direttore sportivo, allora il problema è Friedkin, perché Ghisolfi non l'ho assunto io. Ranieri si è già pronunciato su di lui dal primo giorno, togliendogli la parola in conferenza stampa. La proprietà non ha visto tutto questo? Se Friedkin non sa cosa pensa Ranieri di Ghisolfi, cambiasse mestiere."

Lorenzo Pes (Tele Radio Stereo - 92,7):L’errore è stato aver alzato la voce dopo la sconfitta col Como, la gente si aspettava qualcosa in più da questo mercato di riparazione, e invece siamo al 30 gennaio a cercare di capire se la Roma rinnoverà il contratto di Zalewski per darlo all’Inter, che sarebbe secondo me la pietra tombale su questa gestione. Se la Roma rinnova il contratto a Zalewski è uno scempio: tre squadre rifiutate in 4 mesi, l’ultima è il Marsiglia di De Zerbi per andare all’Inter dove sarebbe il quinto o sesto esterno. Ma la Roma in un’operazione del genere cosa ci guadagna?”

Piero Torri (Radio Manà Manà Sport - 90,3): “Zalewski rifiuta tutto, ma cosa ha fatto per meritarsi l’interesse di tutte queste squadre? A me sembra strano che tutte ste squadre lo cerchino o non l’hanno visto giocare negli ultimi due anni e sono ancora rimaste all’anno della Conference perchè questo sono due anni che non struscia un pallone. Antonello? Ho conferme sulla difficoltà della trattativa, lo stesso amministratore dell'Inter ha confermato che c'è qualche problema. Ci sono due versioni: una secondo la quale dopo aver presentato una bozza di contratto, la Roma è sparita irritando non poco il dirigente. L'altra, che arriva da Milano, dice che Antonello deve risolvere questioni con l'Inter riguardo la liquidazione ”

Mario Mattioli (Radio Radio Mattina - 104,5): "Si parla di momento complicato per la Roma, ma mi sembra che i giocatori se ne sbattono. Se non dà garanzie la squadra titolare chi la dovrebbe dare? Parliamo di una squadra in balia con un organico buono. Non credo che la Roma sia una squadra da nono posto. In estate Ghisolfi sapeva cosa mancava alla Roma e ora ne ha persi altri. Evidentemente pensano che vada bene così".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattina - 104,5): "Spero la Roma non si incasini la partita. Bisogna non andare sotto perché l'Eintracht è forte e vuole il primo posto. Ranieri sceglierà i migliori da mettere in campo, sono fiducioso per questo. Mercato? Farei uno scambio alla pari tra Cristante e Pongracic con la Fiorentina. Di questa cosa si parlava a Firenze ma se va via Comuzzo non si può".

 

Tony Damascelli (Radio Radio Mattina - 104,5): "Stasera è una partita da vincere, se non ci riesce oggi merita di uscire. Ho letto che i tre capitani sono andati al concerto. Ma io mi chiedo: in un momento così delicato è proprio necessario andare a fare una serata pochi giorni prima di una partita così. Sono quei segnali che complicano la lettura di un ambiente già intossicato. E parliamo di giocatori maturi, non ragazzini. Vivono in un giardino dei sogni".