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‘RADIO PENSIERI’, LENGUA: “I Friedkin vogliono essere rappresentati da Mourinho”

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Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Mario Sconcerti (Tele Radio Stereo 92.7): “La Roma dovrebbe prendere due centrocampisti coi contro attributi o un calciatore immediatamente fruibile che compensi la categoria inferiore. Con Zaniolo e Abraham uniti a Pellegrini l’attacco c’è".

Piero Torri (Teleradiostereo - 92,7): “Non credo che la Roma sia totalmente da rifondare. Ho paura per le gare di Conference, ci sono squadre interessanti come il Rennes, il Marsiglia e il Leicester. Il calcio francese sta salendo di livello e sta per superare quello italiano. Oggi non si è riusciti a trovare l’accordo per il nuovo presidente di Lega”.

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Si fa fatica trovare qualcosa di positivo. Io temo che ci sia molto altro in profondità che non sia ancora emerso. Non penso che la Roma abbia la forza per fare un mercato da 150 milioni. C’è stata troppa certezza nel costruire questa Roma. Forse si è peccato un po’ troppo di arroganza nel gestire questa società? C’è tanta incertezza, da tanti dipendenti e da alcuni manager. Scalera è andato via dopo 3 mesi e doveva occuparsi dello stadio. Costanzo che doveva occuparsi della comunicazione è andato via dopo pochi mesi. I Friedkin vogliono essere rappresentati solo da Mourinho. Non ha mai parlato l’amministratore delegato per spiegare quale sia il progetto della Roma. L’unico elemento di spicco che hanno preso è Mourinho, ma è un allenatore e non va a fare mercato o a parlare con i procuratori. Pallotta ha lasciato una situazione critica ma non bisogna costruire macerie sulle macerie”

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Ormai i Friedkin si sono imbarcati in questa avventura con Mourinho per tre anni ed è giusto che vadano avanti. Ha anche il consenso della gente”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Il problema non è solo Mourinho. All’inizio pensavamo che con lui arrivassero tanti giocatori. Ma adesso non sono arrivati molti calciatori, a questo punto era meglio puntare su Italiano con questa rosa, l’aspettativa che c’era alla Roma legittimamente era la stessa di quando Conte è andato all’Inter”.

Luigi Ferrajolo: (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Aspettiamo la fine della stagione ma dire che si va avanti a prescindere per 3 anni è una follia. Se le cose continuano così o peggio vediamo come andrà a finire. Le gente gli concede consenso adesso ma in cambio vuole una svolta. Non si può dire che si vada avanti per tre anni, ogni domenica ci sarà una verifica e si ragiona. Se invece Mourinho è così speciale che deve rimanere per forza buono a sapersi”.

Ugo Trani (Centro Suono Sport - 101.5/Te la do io Tokyo): “Gira la voce che a Trigoria le cose non vanno bene perché non ci sono determinati dirigenti. Dopo la finale del 2013 dovevano andare via tutti. Oggi ho letto: “carta bianca a Mourinho” e mi sono preoccupato. Se la carta bianca è Shomurodov e Niles il prossimo anno si rischia di fare peggio. Servono dei giocatori pronti. Alisson in porta, Pavard a destra una punta centrale vicino a Abraham e un regista. Questa sarebbe la carta bianca, servono i migliori. Ad oggi hanno paura ad annunciare il rinnovo di Mancini. Al momento quale squadra italiana o internazionale lo comprerebbe con quello stipendio. La Juventus ha preso Vlahovic quando guadagnava 1 milione, noi gonfiamo gli stipendi. Non siamo in grado di fare questo tipo di operazioni. Quest’anno abbiamo preso 6 gol da una squadra molto scarsa. Mourinho in questo modo non serve a niente, qualcuno dovrà fare capire ai Friedkin che per tenerlo serve fare altro. L’unico calciatore all’altezza di Mourinho preso nel mercato è stato Abraham. Qualcuno già pensa al dopo Mourinho e vorrebbe prendere il suo posto facendo girare il suo nome dai procuratori. La Roma sta sbagliando ad alzare gli stipendi se giochi per il settimo posto. Tra poco diranno che Pinto è stato scelto da Mourinho come con Calvarese”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101.5/Te la do io Tokyo): “Forse il problema è che a Trigoria ci sono ancora troppi dirigenti. Il contratto di Mancini è già pronto. Manca solo l’annuncio. Le cifre sono quelle che sono uscite in questi giorni, era il regalo di natale per lui e adesso hanno paura. Pinto ha detto che avrebbe fatto una squadra all’altezza di Mourinho entro la fine di agosto. Con questo progetto lui e Conte sono i peggiori da prendere. Neanche Abraham è un incedibile. Meglio dare i soldi di Mancini a Mkhitaryan”.

Antonio Felici (Centro Suono Sport - 101.5/Te la do io Tokyo): “Sono deluso, l’arrivo di Mourinho mi aveva fatto sperare che qualcosa potesse cambiare. I media internazionali hanno dato una visibilità clamorosa all’arrivo di Mourinho alla Roma, adesso lo stanno scorticando. Ovunque è andato ha lasciato dei nemici e c’è gente che si sta togliendo qualche sassolino dalla scarpa. O a giugno succede qualcosa di notevole oppure non capisco perché dovrebbe passare altri 2 anni di calvario qua”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): "La Roma è una grandissima delusione, deve farsi un bagno di umiltà se vuole arrivare almeno in Europa League. L’errore di Mourinho è stato convincere la squadra che il nemico non fosse l’avversario ma l’arbitro. Non ci sono progressi, si sta perdendo entusiasmo, i giocatori sono quasi tutti peggiorati. La Roma si è messa completamente nelle mani di un dipendente. Pinto prima di parlare con quella spocchia di chi lo ha preceduto, deve le cose per bene e parlare del suo. Prima o poi vorrei sentire almeno la voce dell’ad Berardi. Per capire in che direzione va l’azienda Roma, che progetti ha il club o cosa sta facendo. Mi arrivano voci su un posto in cui non si va a lavorare proprio felici, negli uffici dell’Eur. Siamo a livelli di far west, gente che si licenzia, si dà malata. C’è una grossa confusione nei riferimenti, non c’è una direzione precisa, non si sa chi comanda o decide in vari ambiti. Con la nuova proprietà sono arrivate più persone ma l’azienda è peggiorata. C’è gente che era in smart working, è tornata e non aveva più l’ufficio. Non c’è un bel clima. In queste condizioni non capisco come si possa crescere".

Tony Damascelli (Radio Radio Mattino 104.5): "La Roma è un punto interrogativo, parliamo di tifosi, squadra, società e Mourinho. La squadra non ha una sua identità, chi è il leader? Mourinho. Fino a due anni fa sapevamo chi era il leader della Roma, ovvero la storia. Oggi il leader sta a bordocampo, allora ci si domanda chi è più importante tra la squadra e Mourinho. Una società quotata in borsa interviene dicendo ‘Giù le mani dalla Roma, abbiamo un progetto con Mourinho e si continua’. Invece si dice che i giocatori sono scarsi, gli arbitri sono contro, la società è piccola, una cosa fuori dal mondo. Queste cose le potevano dire Sensi o Viola, non un dipendente".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino 104.5): "Vediamo le evoluzioni della situazione, il futuro e la scelta della società, la continuazione del rapporto con Mourinho credo che comunque ci sarà".

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino 104.5): "La Roma non è né carne né pesce. Con un allenatore diverso avrebbe gli stessi punti? Non lo so... Italiano, per esempio, alla Fiorentina ha dato una identità, cosa che Mourinho non ha fatto con la Roma".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino 104.5):