Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:
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RADIO PENSIERI, FELICI: “Kessié? In Arabia perdi contatto con il calcio vero”
Antonio Felici (Tele Radio Stereo 92,7/Te la do io Tokyo): "Il Kessié visto all'Atalanta mi aveva impressionato, nel Milan ha avuto un percorso di buon livello. Se fai due anni in questi campionati arabi, perdi il contatto con il calcio vero. Che si possa essere scocciato di stare lì è comprensibile, però bisogna vedere".
Roberto Pruzzo (Radio Radio -104,5):“Plusvalenze necessarie? Io sacrificherei chi mi porta più soldi ed è più facilmente sostituibile: penso a Konè, perchè a centrocampo ci sono più giocatori in Europa rispetto ai difensori o ai portieri. E quindi andrei in quella direzione”
Nando Orsi (Radio Radio - 104,5): “Kessie è bravo, ma possibile che guadagna 20 milioni in Arabia? Ma dai… Chi sacrificherei? Konè, perchè Ndicka è decisivo e in crescita. Konè un periodo bene e uno male, fra i due mi terrei il difensore”
Marco Valerio Rossomando (Radio Manà Manà Sport - 90,3): “La vera follia della Roma è stata scegliere un direttore sportivo basandosi sull’algoritmo. Non può essere questa la discriminante per scegliere il direttore sportivo, conta anche la componente umana. Cessione Ndicka? Si sostituisce, non è che non si può giocare a calcio senza di lui”.
Gabriele Conflitti (Radio Manà Manà Sport - 90,3): “Io riporterei di corsa in Serie A uno come Franck Kessié. Per quanto riguarda il FFP, si può contestare il fatto che non tutti i club sono trattati allo stesso modo però le regole ci sono e vanno rispettate. Da una prospettiva, forse è preferibile una società che rispetta le regole e poi magari va a contestare gli altri. Sempre meglio una società che rispetta, preferisco che la Roma rispetti i paletti. Non ci possiamo arrabbiare con la Roma perché rispetta le regole”.
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