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‘RADIO PENSIERI’, SCONCERTI: “Trattative per la ripresa del calcio da dilettanti allo sbaraglio”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Mario Sconcerti (Teleradiostereo - 92,7): "Tutte le parti hanno discusso per conto loro, magari era meglio ragionarne tutti insieme già un mese fa invece che cominciare ora. Credo che si tornerà a giocare perché è nell’interesse di tutti, ma non sono convinto che finiremo il campionato. Statisticamente troveremo dei positivi. Mi è sembrata da dilettanti allo sbaraglio questa trattativa, c'erano cose chiaramente inattuabili come il ritiro di clausura e la responsabilità dei medici. Si può giocare o non giocare, ma qui siamo all’abc, una mancanza di organizzazione e tutela davvero preoccupante. Se non ricominci adesso non ci sarà una ragione sanitaria per ripartire a ottobre o anche a gennaio, dove saremo nel pieno di un’ondata influenzale. Dobbiamo vedere al di là dei prossimi sei mesi e capire che tutto il calcio è in pericolo. Ad oggi, il divieto di assembramenti rende il calcio addirittura illegale".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101,5): "Vedo molte ombre sul futuro della Roma. In questa situazione è normale che un giocatore come Mertens accetti l’Inter e non la Roma. Se arriveranno le offerte giuste sia Zaniolo sia Pellegrini potrebbero essere a rischio. Con un'offerta sopra i 50 milioni Zaniolo potrebbe essere ceduto. Proprio per motivi di sopravvivenza economica la Roma si è esposta molto sulla ripresa del campionato".

Antonio Felici (Centro Suono Sport - 101,5): "Per adesso Friedkin è svanito e Pallotta è alla disperata ricerca di un soggetto che possa rimpolpare le finanze del club. Servirà come il pane fare plusvalenze, e ci sarà un impatto devastante. La prossima campagna acquisti sarà difficilissima. Pallotta non metterà i soldi, questa è la verità".

Alessandro Austini (Teleradiostereo - 92,7): "Ripresa? Si è presa una strada strettissima dalla quale difficilmente si riuscirà a uscire. La Bundesliga sarà uno spot internazionale, ci farà rendere conto di cosa sia il calcio oggi. Sarà un esempio per tutti, sono stati più bravi. Tra Zaniolo e Pellegrini sacrificherei il secondo. Zaniolo è fuori dal comune, è un predestinato".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino - 104,5): "La situazione non la vedo drammatica, si troverà l'accordo per ripartire. Le due settimane di ritiro mi sembrano fattibili".

Furio Focolari (Radio Radio Mattino - 104,5): "In tutto il Lazio ieri ci sono stati 22 casi. Perché i giocatori di Roma e Lazio si dovrebbero ammalare? Il protocollo va cambiato in un punto". 

Xavier Jacobelli (Radio Radio Mattino - 104,5): "Se questo campionato non ripartisse, ci sono almeno cinque società che non si potranno iscrivere al prossimo per motivi economici".

Stefano Carina (Radio Radio Mattino - 104,5): "A Trigoria c' una sorta di dicotomia. La Roma non è che vuole, ma deve ricominciare a giocare, per una serie di motivi che riguardano il bilancio. Ci sono alcuni giocatori, però, alla luce dei 60 giorni di quarantena che sono stati sottoposti, come gli altri, non vogliono ripartire con questo tipo di protocollo. Vogliono garanzie sulla data di ripresa e che il campionato non si fermi al primo contagiato. La Roma oggi è in una posizione di attesa, conoscendo però il pensiero dei suoi giocatori".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino - 104,5): "Quella che sta accadendo intorno alla Serie A è una farsa. Sembra di stare davanti al 'gioco dell'oca', due passi avanti e uno indietro. Sky non paga e alcune società stanno in mezzo alla strada. Le società sono con le spalle al muro".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "Al momento in cui è stato accettato il protocollo nessuno ha tenuto conto dei calciatori. Ma ti pare che possano accettare queste regole del ritiro? Non esiste. Ci sono giocatori che pensano anche al cuore e ai polmoni. Con questo protocollo non si riparte".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Se rimane questo protocollo il campionato non partirà mai fino a che non ci sarà il contagio zero per almeno sei mesi. Io sono pessimista sulla ripresa del campionato, accettare le regole del Governo è impossibile. Qualcuno deve fare un passo indietro, altrimenti si chiude. Se non riparte il calcio, resta fermo tutto lo sport e ci sono milioni di persone che ci lavorano".

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino - 104,5): "Vanno riviste le regole del Governo, altrimenti è impossibile ricominciare. Il protocollo va modificato. La situazione doveva essere gestita in maniera diversa, e invece Spadafora ha voluto fare tutto da solo".