Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, PUGLIESE: “Contro il Torino incomprensibile lasciare Totti in panchina”, VOCALELLI: “La Roma non ha giocatori appetibili per il mercato europeo”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
ANDREA PUGLIESE (TeleRadioStereo): "Non sono tranquillo per quanto riguarda la situazione della Roma in classifica. Sono tra quelli che pensano che la Lazio non perderà contro la Juventus nel prossimo turno di Serie A. La vedo come la classica partita da pareggio. Il fatto che domenica la Roma giochi senza la Curva Sud paradossalmente è un piccolo vantaggio. E' vero che a Torino i giallorossi hanno giocato una buona partita ma è anche vero che la squadra di Ventura è stata nulla. Non ho capito le scelte di Garcia soprattutto il fatto di lasciare per novanta minuti Totti in panchina. Lo ha fatto scaldare per poi fare entrare quello che continua ad essere una proiezione di giocatore, un'ologramma (Doumbia). Io Totti lo avrei messo senza dubbio perché può risolverti la gara con una giocata e da quanto so non ha neanche problemi fisici. Il fatto di non essere entrato dopo che Garcia l'aveva mandato a scaldarsi a Totti ha dato molto fastidio, e dire anche giustamente perché il numero 10 oggi una gara te la può risolvere, l'ivoriano no. Inoltre l'sbarbo che abbiamo visto ieri non è un giocatore neanche da mezza classifica. Sicuramente non da Roma"
CHIARA ZUCCHELLI (Rete Sport): "La Roma deve pensare partita per partita senza fare calcoli, perché abbiamo visto che purtroppo a Roma ha fallito clamorosamente le gare all'Olimpico da quattro mesi a questa parte. Oggi mi sarebbe piaciuto vedere la squadra allenarsi anche solo per dare un segnale, ma capisco che forse in questa fase un giorno di stacco può servire"
GIANLUCA PIACENTINI (Tele Radio Stereo):"Non vorrei che per arrivare ad una campagna acquisti importante si debba passare per forza per una stagione deludente. Ieri mi ha stupito il fatto che Garcia non abbia fatto giocare Totti, anche in partita in corso"
ANGELO MANGIANTE (Rete Sport):"Ora la Roma deve vivere alla giornata. Già il prossimo week end la suqdra giallorossa ha la possibilità di tornare sopra alla Lazio grazie alla partita casalinga contro l'Atalanta e all'impegno dei biancocelesti contro la Juve a Torino. Garcia spera che la ruota della fortuna giri dalla sua parte. Io credo che da qui alla fine del campionato vedremo tanti sorpassi e contro sorpassi. io non capisco perchè non fa giocare Totti. Io in queste ultime partite darei a lui la prima maglia da titolare "
ALESSANDRO VOCALELLI (Radio Radio): "Paradossalmente la Roma anche se arriva seconda rappresenta un fallimento della stagione nella quale ha perso troppi obiettivi. Oggi nella Roma fatico a trovare un giocatore appetibile per il mercato europeo"
MIMMO FERRETTI (Teleradiostereo): “La perdita del secondo posto era abbastanza scritta. Forse era meglio prendere di petto il problema prima, magari con più partecipazione da parte della società. Si è andati avanti dicendo che era sfortuna, dando la colpa giornalisti, e ogni volta era colpa di qualcosa che non fosse la squadra. Non è mai stata fatta un'analisi seria e intanto la squadra continuava a non vincere e a perdere punti. Andando a vedere tutto quello che è successo forse più di una persona dovrebbe guardare indietro a ciò che è successo e mettersi una mano sulla coscienza. Ora bisogna solo lavorare, e con grande silenzio”.
MAURIZIO CATALANI (Retesport):“Il risultato non mi ha confortato, la prova del secondo tempo un po’ sì, perché i giocatori hanno spesso tirato in porta, anche se non sono riusciti a segnare. La Roma non ha il centravanti, questo è il grosso problema. Ibarbo non è riuscito a segnare con Zeman, figuriamoci qui. Il calendario della Lazio, fatta eccezione la prossima giornata, è più favorevole di quello giallorosso. Contro l’Atalanta non ci saranno né Manolas né De Rossi, due assenze pesanti, soprattutto quella del greco. Sulla carta è tutto contro di noi. Se la Roma arrivasse terza cambierebbe tutto, nessuno tirerebbe fuori una lira aspettando il preliminare di Champions. Ma sarebbe comunque tardi.”
ALESSANDRO ANGELONI (Retesport):“Se la paragoniamo a quella che ha perso in casa con la Samp è una Roma un po’ più brillante. In generale mi sembra una squadra senza forza, soprattutto in attacco. Un buon palleggio ma le conclusioni in porta ce ne sono state poche. Il sorpasso era annunciato, ieri ho visto qualcosa di discreto ma niente più.”
RICCARDO 'GALOPEIRA' ANGELINI (Teleradiostereo): “Sapevamo che un giorno come questo poteva capitare, ciò non toglie che sono sportivamente arrabbiato e triste. La Roma non scende al terzo posto per la partita contro il Torino, perché solo se il termine di paragone è quello che hai fatto prima allora quella di ieri è stata una buona partita. La Roma non ha vinto perché ci sono giocatori distanti da quello che dovrebbe essere l'obiettivo. Nel riscaldamento ieri mi sono messo ad osservarli: dopo aver fatto tutto una serie di esercizi si sono messi a fare i tiri in porta”.
GABRIELE ZIANTONI (Teleradiostereo): "Se avessi giocato tutte le partite del 2015 con tutta la voglia intensità che ci hai messo ieri all'Olimpico non saresti in questa situazione. Magari saresti stato a giocarti partite importanti in Coppa Italia e Coppa Uefa. Sono d'accordo con Florenzi: se la Roma giocherà sempre così vincerà le partite e arriverà seconda, per forza. La Lazio arriva da un periodo molto buono, ma il momento migliore finirà. Detto questo, in realtà qualche dubbio ce l'ho".
LUCA VALDISERRI (Retesport): “La partita di ieri è stata una delle meno peggio. Ho visto segnali di miglioramento, però questa è una squadra dove alcuni ruoli non sono proprio coperti. La Roma non ha un terzino valido, Florenzi è il meno peggio considerando che non è il suo ruolo. La Roma non ha nessun giocatore che gioca spalle alla porta, quindi si deve inventare un centravanti che giochi faccia alla porta. Il miglior centravanti per la partita contro l’Atalanta è Spolli o Astori: giocatore alto, che gioca spalle alla porta e con il quale puoi giocare di testa. Sicuramente avrebbe fatto meglio di Doumbia.”
UBALDO RIGHETTI (Teleradiostereo): "Il calendario è forse più favorevole a noi ma non so se può bastare questa Roma. E' questo che mi fa preoccupare: può bastare questo tipo di atteggiamento, di applicazione di qualità? Io non lo so, mi viene un po' difficile ma ci voglio credere. Garcia ora deve fare la differenza, perché con i giocatori che abbiamo dobbiamo trovare le risorse: non c'è altra soluzione".
MASSIMILIANO MAGNI (Retesport):“Ieri forse ci si è spinti un po’ troppo in là con i complimenti. La Roma ha giocato una discreta partita, niente di più. Un brutto primo in cui la squadra ha tenuto troppo palla, senza mai rendersi pericolosa. Il Torino non stava facendo nulla, quasi non voleva neanche affondare il colpo, certo poi che la Roma è sembrata più forte. Puoi anche produrre tanto, ma se poi non segni… I tiri in porta di cui parla Garcia non li menzionerei proprio, sono tutti usciti fuori dallo stadio. Secondo tempo migliore. Il gol del Torino è una mancanza di professionalità da parte dei giocatori che si fermano ed aspettano che l’arbitro segnali la palla uscita fuori da campo.”
UGO TRANI (Retesport):“Per quello che la Roma sta facendo, il terzo posto è già un risultato importante. Quello che mi preoccupa è l’indifferenza della gente, il distacco enorme tra i tifosi e la squadra. Leggo superbia e arroganza della Roma, questi sono discorsi che facevo dopo il 26 maggio. Ci vuole umiltà, questa si costruisce intorno a un gruppo e porta sempre risultati. E in questa squadra non l’abbiamo mai vista. Visto l’andamento della Roma non è detto che il Napoli non possa rifarsi sotto per la Champions.”
ROBERO PRUZZO (Radio Radio):“Sul piano fisico la Roma mi sembra recuperata: 25 tiri ma bisogna anche inquadrare la porta. La Lazio da qui alla fine può avere un momento di difficoltà, perciò io credo veramente che questo derby deciderà chi arriverà secondo o terzo. Certo che a settembre credevi che saresti stato in corsa per lo scudetto o in Europa e invece sei fuori da tutto. Da qui alla fine della stagione sarà importante valutare il parco giocatori della Roma da qui alla fine per capire che cosa fare dopo”.
NANO ORSI (Radio Radio): “La Roma si dovrà tirare su da sola. Ricordiamoci com'era partita:doveva vincere lo scudetto. È la squadra più deludente del campionato, tra quelle che si trovano tra il terzo e il sesto posto. Con il posto il Champions si dovrebbe accontentare di un traguardo importante, ma deludente rispetto ai presupposti”.
XAVIER JACOBELLI (Radio Radio):“Dal punto di vista della forma non c'è dubbio che la Lazio stia meglio. Ciò che colpisce è proprio la qualità atletica al di là del bel gioco. La speranza è che la Roma reagisca e capisca subito perché non è solo una questione di calendario: è una questione psicologica. La Lazio inanellando questa serie di vittorie, ha operato il sorpasso a suon di gol e prestazioni convincenti e in questo momento l'euforia pesa moltissimo sui rivali”.
ROBERTO RENGA (Radio Radio):“Il cambio finale, quando Garcia ha inserito Yanga Mbiwa invece di mettere Totti significa solo una cosa: lui voleva pareggiare! Non c'è dubbio, ha fatto il calcolo: il finale del campionato è duro per la Lazio. Bisogna aspettare il prossimo turno perché potrebbe essere decisivo: se la Lazio va a vincere a Torino e la Roma non vince contro l'Atalanta gli cade un muro addosso”.
DAVID ROSSI (Roma Radio):“Io posso solo sperare che i giocatori abbiano almeno il 10% della rabbia e della frustrazione che ho io addosso. Mancano 8 partite alla fine: se loro fanno 16 vittorie consecutive complimenti a loro, anche se non mi sembra possibile. Sotto scrivo in toto quello che ha detto Florenzi dopo la partita: ci metto la firma per avere la Roma che ho visto ieri a Torino da qui alla fine dell'anno. Se giochiamo sempre così sono sereno. Non creiamo un clima di terrore solo per il gusto di farlo, non preoccupandoci del fatto che ciò peggiorerà la situazione”.
DARIO BERSANI (TeleRadioStereo):“Asserire che la Roma non ha vinto ieri perché non c’era Totti in campo è sbagliato. La Roma ieri ha costruito come mai aveva fatto nel 2015; il capitano costruisce, non finalizza, cosa che manca alla squadra giallorossa. Ibarbo? Non era titolare al Cagliari. Ieri abbiamo confermato il fatto che il mercato di gennaio è stato da 4 in pagella. Doumbia non è ancora pronto, incespica sul pallone e non crea nulla.”
AUGUSTO CIARDI (TeleRadioStereo):“Sapevamo già che Ibarbo non è un giocatore che segna tanti gol, è stato così anche a Cagliari. Lui è un contropiedista, non un bomber. Iturbe ha giocato da sufficienza, deve sbloccarsi, deve segnare, ma i movimenti non mi sono dispiaciuti. Il peggiore tra i centravanti è stato Ljajic. Ma non è finito tutto. E’ una Roma che non è mai andata in affanno contro i granata.”
ALESSANDRO CRISTOFORI (Retesport):“La prestazione di ieri, confrontata con quella della seconda Roma di Garcia, quella della crisi, mi è sembrata meno peggio. Il problema è che c’è una grande difficoltà a fare gol, il cannoniere è Ljajic e questo la dice lunga. La Roma riesce nell’impresa di fare segnare un gol al Torino, che forse nemmeno ci pensava a farlo. Il sorpasso della Lazio? Dovevamo accorgerci della crisi e dei biancocelesti che incombevano già da gennaio, invece pensavamo ancora alla Juventus.”
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