Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, TRANI: “Ora avresti bisogno proprio del sostegno della curva, ma non vedo una via d’uscita”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
UGO TRANI (Rete Sport): “Garcia non mi sembra affatto sereno. Intanto non si parla dello stadio che si sta svuotando. Nella prima in casa con la Juve c’erano 55milla persone, oggi fatichi ad arrivare a poco più della metà. In tutti questi anni non ho mai visto un Olimpico così vuoto. Non frega niente a nessuno di questa situazione della curva Sud. Spero che col Carpi la situazione migliori dal punto di vista di classifica, ma secondo me il vento ha girato male. Tu proprio ora avresti bisogno del sostegno della curva, col Sassuolo se ne avessi avuti almeno 50mila secondo me la vinci. Oggi vedo difficile una via d’uscita da questa situazione. Mi dispiace che Garcia sia finito sotto i colpi dell’opinione generale che crede che non si possa andare avanti con lui. Il tecnico si è creato una claque sbagliata, è stato accompagnato male in questi mesi romani”.
ADRIANO SERAFINI (TeleRadioStereo): “Salah è un punto fisso a prescindere, è l’unico vero esterno titolare di questa squadra. Per oggi vedo Gervinho favorito su Iturbe. Mi sembra difficile immaginare che dopo la sconfitta di Genova Dzeko possa andar fuori. Io ero convinto che contro il Carpi Castan potesse giocare, poi sentendo Garcia in conferenza stampa non ne sono più così sicuro, anche se una riserva ancora me la tengo. Se il ragazzo è pronto prima o poi dovrai mandarlo in campo, la forma fisica si recupera anche giocando. Per me De Rossi è il migliore giocatore di questo inizio di stagione, per rendimento e qualità”.
GIANLUCA PIACENTINI (TeleRadioStereo): “Bisogna ancora lavorare, non c’è stato quello ‘switch’ di cui parlava Garcia tempo fa. Già il fatto che l’allenatore pensi ad una formazione per il campionato ed una per la Champions… Elementi di speranza? Sì, anche se le stesse considerazioni le facevamo alla fine del campionato scorso. È vero che dagli errori si può imparare, ma forse la Roma ci sta mettendo un po’ di più del previsto. La speranza che si debba ripartire già da oggi c’è. Continuo a pensare che la Roma sia tra le squadre più attrezzate per vincere questo scudetto, non credo che l’Inter possa vincere tutte le prossime partite 1-0. Se non lo dovesse vincere la Juventus, lo deve vincere la Roma”.
LUCA VALDISERRI (Rete Sport): “Questo è un campionato più equilibrato rispetto a quello dello scorso anno, con 4/5 vittorie consecutive puoi risalire facilmente. Adesso devi alzare in maniera netta la percentuale di punti a partita. Hai perso ogni diritto all’errore al momento. La cosa che più fa male è che tu dovevi farti trovare pronto. La malattia della Roma è più grave di quella della Juve, che ha vinto 4 scudetti di fila e fatto una finale di Champions League. Questo deve essere l’anno della Roma, purtroppo c’è remissione su questo. Se fallisce la tua rivale storica…”.
PAOLA DI CARO (Rete Sport): “Personalmente a questa partita arrivo con un po’ di malinconia per il clima che si è venuto a creare. Mi sembra che manchi gioia, entusiasmo, questo è il dato un po’ più preoccupante al di là dei punti di distanza dalla vetta. È cambiato praticamente tutto dall’anno scorso. È cambiata l’atmosfera, le facce, è cambiata in maniera eccessiva la squadra, troppe facce nuove, troppo repulisti. L’unica cosa che è rimasta uguale è la dinamica società-allenatore, penso che stiamo pagando proprio questo, le ferite di giugno. Vorrei vedere i giocatori mangiarsi il campo, chiunque ci sia al di là dei singoli. Quanto credo da 1 a 10 allo scudetto? Ci credevo 20, adesso 5. Non riesco a crederci molto di più. Sette punti sono tanti, c’è poco da fare”.
MASSIMO CECCHINI (Rete Sport): “Cercare di indovinare la formazione è diventata più una predizione che una scienza esatta. Non siamo ancora arrivati ai tempi del TotoLuisito, ma anche adesso si fa un po’ di fatica. Secondo me il passaggio del turno in Champions League è un’asticella doverosamente valicabile. Nonostante ciò, superare il Carpi – la difesa più battuta della Serie A – non credo sia un’impresa, quindi anche un turn-over di un certo tipo credo possa esserci. Vedere Totti, Dzeko e Salah insieme sarebbe una bella curiosità, è l’attacco più tecnico che la Roma si può permettere. Dire che Pjanic stia sbocciando soltanto adesso probabilmente è riduttivo, il problema del bosniaco è stato solo uno: la continuità”.
MARCO MADEDDU (TeleRadioStereo): “La Roma oggi deve vincere e convincere. Serve una vittoria bella ‘cicciotta’, piena. Anche non bella. Poi se arriverà anche con il bel gioco, è ancora meglio. Vorrei che la platea fosse appagata dai tre punti. Ripartirei con fiducia dalla prestazione di Genova”.
VALENTINA CATONI (TeleRadioStereo): “Continuo a pensare che si possa fare molto bene se evitiamo di complicarci la vita da soli. Io da oggi spero di vedere presto una Roma più organizzata, più consapevole, più pronta ad ogni appuntamento”.
MAURIZIO CATALANI (Rete Sport): “La Roma è una squadra in piena difficoltà, che ogni tanto alza la testa e spesso e volentieri non riesce a dare un’occhiata neanche sopra al marciapiede. Oggi non farei giocare Totti perché gli voglio bene, è una persona di famiglia per uno che è della Roma. Perché? Siamo in queste 3 partite da dentro o fuori, ti giochi parecchio. Di fronte ad un monumento non voglio che qualcuno sfiguri la Gioconda”.
DAVID ROSSI (Roma Radio): “C’è la sensazione che qualcuno si sia reso conto che le critiche alla squadra siano state eccessive, soprattutto riguardando la prestazione con la Sampdoria. Se la partita fosse finita 1-1 si sarebbe parlato di occasione persa da parte della Roma, ma comunque di segnali positiva. Poi Manolas ha la sventura di svirgolare la palla verso la nostra porta, quello non può fare la differenza. La Roma con il Carpi ha solo un risultato: la vittoria. Se non si vince si parlerebbe ampiamente di crisi, non ci si può permettere una cosa del genere”.
STEFANO CARINA (Radio Radio): “Per giudicare Dzeko voglio aspettare una partita in cui lo vedo sbagliare 2/3 gol, ma dove viene messo in condizione di tirare 2/3 volte in porta. In questo avvio di stagione è stato più il bosniaco a mettersi a disposizione della squadra che il contrario. Io me la prenderei più con il modo di giocare con la Roma, un centravanti deve giocare con il viso verso la porta avversaria. Dzeko non è un forte colpitore di testa, lui vuole la palla tra i piedi. Invece da quando c’è lui la Roma alza sempre la palla”.
FURIO FOCOLARI (Radio Radio): “Io sono convinto che Dzeko sia un giocatore importante. Non credo che la posizione di Dzeko sia figlia di Garcia, penso che Dzeko sia questo, nel City più o meno giocava in questa maniera. Però non penso che Dzeko sia un centravanti da 20 gol. Non mi colpisce che abbia fatto soltanto un gol, ma che non ne abbia sfiorati molti. Questo è il dato preoccupante”.
FRANCO MELLI (Radio Radio): “Dzeko? Credo che un grande centravanti la posizione se la trovi da solo. Lo trovo macchinoso, come se fosse imbarazzato dalla mole. Garcia non ha mai giocato con un centravanti vero, potrebbe avere qualche difficoltà nel farlo”.
DARIO BERSANI (TeleRadioStereo): “Le chiacchiere ormai contano poco. Mi aspetto che la Roma torni alla vittoria oggi contro il Carpi. Dopo Roma-Barcellona eravamo in uscita di curva ed eravamo sicuri di una squadra che potesse accelerare ed invece non si è verificato. Fa bene Garcia ad isolarsi dalle critiche. Spero di vedere qualche elemento in più che possa darci sicurezza, perché la Roma ultimamente ne ha persa molta”.
ROBERTO RENGA (Radio Radio): “Garcia in pratica non ha più i suoi uomini accanto. Poi andiamo a vedere anche il mercato: i problemi della Roma nascono in difesa. Anche in attacco ci sono dei i problemi: Dzeko sì, bene, ma va servito. Quando sento che giocano o Gervinho o Salah sugli esterni io penso 'E chi crossa?'. Gli interrogativi sono molti, per fortuna le prossime partite non sono di quelle irresistibili”.
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio): “Le prossime di campionato più quelle di coppa mi sembrano le partite giuste per ritrovare una strada definitiva. Vincere un paio di partite con queste squadre mi sembra d’obbligo per la Roma”.
SANDRO SABATINI (Radio Radio): “La Roma è obbligata a vincere perché ha perso, anche immeritatamente, la partita con la Sampdoria. C’è il rischio che Garcia vada in confusione. Roma è una piazza difficile, è in una situazione in cui ha bisogno di ritrovare autostima dai risultati”.
NANDO ORSI (Radio Radio): “Questo è un campionato dove ce n’è per tutti quest’anno. Roma e Juventus si possono riprendere, però stando così lontano dalla vetta anche le altre squadre possono avere un palcoscenico importante. Credo che Juve e Napoli abbiano troppo ritardo per poter vincere lo scudetto. La palla deve entrare dentro, non ci si fa niente con i tanti tiri ed i tanti cross di cui si parla. Domani la Roma deve cominciare a vincere se vuole sperare ancora di raggiungere lo scudetto. La squadra deve dare un segnale forte, di cattiveria. La Roma di due anni fa non è questa, quella di adesso ci accontenta, non ci convince. Non me la sento di colpevolizzare De Sanctis per i due gol subiti contro il Sassuolo”.
CHIARA ZUCCHELLI (Rete Sport): “Pjanic è uno che mi emoziona quando tocca il pallone. C’è questa sensazione strana in giro, come se la Roma venisse da due settimi posti. Salah è un gran bel giocatore e un po’ viene sottovalutato, da quando è in Italia ha fatto tanti gol. In 32 partite in Italia ha messo a segno 11 reti e fatto 5 assist. Secondo me Gervinho i piedi dell’egiziano se li sogna mentre dorme”.
ALESSANDRO AUSTINI (Teleradiostereo): "Il Carpi è una squadra che ci prova sempre, tranne che contro la Samp ha sempre lottato. È l’unica ad aver segnato all’Inter e ha fermato il Napoli. Per la Roma non c’è nulla di semplice, l’atmosfera surreale all’Olimpico avrà una sua incidenza. Massima attenzione. Vainqueur in campo sarebbe una sorpresa fino ad un certo punto, già poteva essere in campo a Genova e poi Nainggolan non sta benissimo, ha accusato la partita col Barcellona e vediamo che sta andando un po’ col freno a mano tirato. Pjanic? A volte sbaglia le scelte, su questo deve migliorare ma è un giocatore con dei piedi indiscutibili"
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