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‘RADIO PENSIERI’, BALZANI: “La Roma ha costruito poco per assenza di Totti e partita apatica di Pjanic”

Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali.

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 FRANCESCO GRAZIANI (Roma Radio): “Non aver vinto quella finale di Champions league a Roma, è il mio più grande rammarico. Quella squadra era fortissima, solo che noi non ce ne rendevamo conto. Forse i tifosi non ci hanno aiutato in questo. Anche se perdevamo una partita loro ci davano delle scusanti, degli alibi per la sconfitta invece di arrabbiarsi con noi, e questo non ci ha responsabilizzato. Se avessimo giocato in un altro contesto, in un’altra piazza forse avremmo vinto di più.”

MATTEO VESPASIANI (Roma Radio): "Non voglio chiudere il girone di Champions league da terzo classificato, altrimenti dovremmo giocare in Europa League e affrontare partite di giovedì in giro per l’Europa, perdendo forze per il campionato che è il nostro obiettivo principale. Vorrei arrivare ai quarti di Champions e poi giocarmela tranquillamente, senza pressioni".

FRANCESCO BALZANI (Centro Suono Sport): "Tornare da una trasferta con tre punti e zero gol subiti e' sempre un successo, soprattutto alla vigilia dell'esordio in Champions e con 4 titolari fuori. Ricordo che questi discorsi venivano fatti anche dopo la trasferta di Livorno di un anno fa, vincere contro le neo promosse all'esordio non e' mai facile e se lo fai senza rischiare e recriminando due rigori va bene. Detto questo, se la Roma ha costruito poco e' per lo più colpa dell'assenza di Totti e della partita apatica di Pjanic. Il bosniaco stavolta e' rimasto nascosto delegando a Nainggolan e De Rossi il compito di costruire il gioco. Male anche Ljajic che raramente si prende responsabilità nelle partite difficile. Cole? Troppo brutto per essere vero. Dopo aver aspettato 4 mesi jose' Angel e due anni Dodo' penso sia giusto concedergli del tempo"

PAOLO DE PAOLA (Radio Radio): "Partita importantissima quella di mercoledì perchè cominciare bene la Champions è fondamentale. Garcia potrà schierare le due turbine Gervinho ed Iturbe e la classe e l'esperienza di Totti"

ALESSANDRO AUSTINI (Tele Radio Stereo): “Cole ad Empoli ha fatto peggio che contro la Fiorentina. Il rischio lo si conosceva quando è stato preso, in termini di problemi di ambientamento per la lingua ma anche quello di usura. Male anche Ljajic, ma non mi meraviglia. Pjanic, invece, credo che si sia risparmiato per la gara di mercoledì”

GIANLUCA PIACEBNTINI (Tele Radio Stereo): “Sabato servivano i tre punti e sono arrivati. L’Empoli non ha quasi mai tirato in porta e c’erano due rigori per la Roma con errori arbitrali che ce li segniamo e li teniamo da parte per ricordarceli quando di accenderanno le polemiche arbitrali. Ritrovarsi dopo due giornate di campionato a sei punti senza subire gol credo che sia davvero importante. Io vedo il bicchiere mezzo pieno

MIMMO FERRETTI (Teleradiostereo): “Mi interessano i tre punti. Se volete vincere il campionato del bel gioco rivolgetevi ad altre persone. Neanche bisogna starsi ad ammazzare per non aver vinto 7-1. Forse troppo turn over, soprattutto in attacco. Sarà una formazione inedita mercoledì perché non ci sarà De Rossi. Su Cole capisco le perplessità anche se Garcia gli dà fiducia, visto che ha giocato 180’ su 180’. Garcia vede in questo giocatore qualcosa che non vediamo o anche il contrario”.

RICCARDO GENTILE (Rete Sport): “Qualche dubbio ci poteva essere su Maicon che ha iniziato dopo gli altri e aveva saltato la prima. Ad Empoli Maicon che è stato uno dei migliori in campo e questa è un’ottima notizia. Spesso vado oltre il risultato: è stata una Roma poco brillante. Quando manca Pjanic è un’assenza che si sente, ti manca creatività. Si poteva fare di meglio.”

 

PAOLO ASSOGNA (Rete Sport): “Manolas autorevole  e bravo a difendere la porta. Se inizia a fare gol Nainggolan può diventare come Vidal e farà un’ottima figura anche in Champions League. A Cole ho visto fare errori di chi non è tranquillo emotivamente, quello è un caso vero. In due tre occasioni Garcia ha perso la pazienza. Vedo Cole che va terrorizzato sul pallone”

ALESSANDRO ANGELONI (Rete Sport): “La Roma quello che doveva fare ha fatto, ha mantenuto le aspettative, doveva partire lanciata e lo ha fatto. Non sono del partito del criticone. Se vogliamo analizzare la partita dico che non abbiamo giocato benissimo ma non è irrimediabile. L’Empoli ha giocato al 100%, la Roma al minimo ma comunque ha vinto. Vincere a Empoli con il minimo sforzo mi sembra che tutto torni. Quello che contava ad Empoli era vincere. Adesso c’è questa bella serata da vivere, che è soltanto la prima. Mercoledì scenderà in campo l’artiglieria pesante”.

 

GALOPEIRA (Teleradiostereo): “Sono tre rigori non dati in due partite. Stiamo attenti. Mi dite quando abbiamo sofferto contro l’Empoli? Se pensate di vincere tutte le gare 4-0 c’è il rischio concreto che ci rimanete male alla fine”.

UBALDO RIGHETTI (Teleradiostereo): “La Roma non ha giocato come al solito ma ci sono delle attenuanti come i tanti cambi. Un Empoli organizzato molto bene e che ha giocato con ritmi altissimi per 45’. Mancava fluidità anche per mancanza di conoscenza tra i giocatori giallorossi. Mi è piaciuto lo spirito, il gruppo, la voglia di soffrire”.

FRANCO MELLI(Radio Radio): “Destro riassume la giornata no della Roma. C’è stata una grossa differenza sabato tra la Roma e la Juventus. La Roma può avere un rigore ma anche l’Empoli. I giallorossi non hanno dato spettacolo”

ROBERTO RENGA (Radio Radio): “Garcia ha dato un brutto segnale alla squadra cambiando tutto l’attacco facendo capire che era una partita facile. Pensava solo alla Champions. L’Empoli ha giocato in maniera perfetta tatticamente, mettendo in netta difficoltà la Roma, che comunque ha vinto giustamente. La vittoria di Empoli mi ha ricordato quella di Livorno, una vittoria che fu fondamentale. Cole ha giocato male, non mi sono piaciuti De Rossi, Ljajic e Destro mentre Maicon è stato uno dei migliori con De Sanctis e Nainggolan. Ma non si vince mai a caso”

FURIO FOCOLARI (Radio Radio): “Roma a punteggio pieno che dimostra carattere e voglia di vincere. Non mi è piaciuta però. La Roma non ha rubato nulla, l’Empoli non ha mai tirato in porta. Non avevo mai visto però la Roma che buttava via la palla, ha sempre creato gioco e invece non riusciva mai a ripartire. Per me è un campanello d’allarme”

MASSIMO LIMITI (Centro Suono Sport): “Sono uno dei pochi a difendere Destro. Tutti dicevano che serviva il centravanti ma serve dare i giusti palloni a Destro. La squadra non mi è dispiaciuta perché era una trasferta molta insidiosa, l’Empoli è un avversario ostico soprattutto in casa”.

ROBERTO PRUZZO (Radio Radio): “La Roma non mi ha dato sensazione di brillantezza, anzi abulica e in difficoltà a centrocampo ma poi vai a vedere i numeri e poteva fare tre gol. Ci vuole tempo per mettere tutti sullo stesso piano fisico e per recuperare giocatori importanti e quando manca Totti si va in difficoltà per costruire gioco”.

ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio): “Scioccato dalla Roma, messa sotto dall’Empoli dal punto di vista del gioco. Una botta di culo con il portiere avversario che si fa gol da solo. Non capisco perché Garcia tenga fuori dal primo minuto Gervinho, Iturbe e Totti tutti e tre insieme. Per me di buono c’è solo il risultato”.

NANDO ORSI (Radio Radio): “Con la Fiorentina aveva fatto bene la Roma. E’ vero che ha giocato male ma la Roma contro l’Empoli può vincere anche così. L’importante era vincere. Destro e Ljajic non sono riserve, contro l’Empoli possono vincere da soli. Se Cole gioca così non può giocare neanche in Serie B. L’errore è far giocare Castan anche se non sta bene”.

DARIO BERSANI (Teleradiostereo): “Qualche apprensione di troppo si, squadra forse troppo sperimentale  ma con l’Empoli puoi fare anche turn over, in attacco ti puoi permettere al Castellani quel tridente. Se segnava Maicon era la partita di Livorno dell’anno scorso”

AUGUSTO CIARDI (Teleradiostereo): “Il ritmo non puoi tenerlo come l’anno scorso, sapevi che dovevi partire alla grande. Questa è una Roma che ragiona di più ma il risultato sta arrivando lo stesso. Non puoi partire a mille e ritrovarti con la lingua di fuori a novembre”