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‘RADIO PENSIERI’, PRUZZO: “Con un portiere normale la Roma fa un passo avanti”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Mario Sconcerti (Teleradiostereo – 92,7): “I giocatori della Roma sono giocatori da Champions, non vengono a giocare la Conference League. Ma qualificando si stabilirebbe un primo traguardo, cioè vincerla, che sarebbe un dovere morale. E tra 30 anni sarebbe comunque qualcosa da ricordare. Mourinho vorrebbe essere il primo tecnico a vincerla, lui ragiona così”.

Piero Torri (Teleradiostereo – 92,7): "La conference League? È importante secondo me a prescindere da tutto proseguire un percorso europeo. E poi è una coppa che ti dà una possibilità di vincerla".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Non penso che questa società sbagli come la precedente, la scelta di Mourinho indica volontà di investire nonostante il Covid e il mercato in recessione. Il loro obiettivo è quello di rilanciare la squadra. Il portoghese credo abbia presentato una lista di giocatori da acquistare, non penso proprio che abbia voglia di venire qui a perdere la faccia. Non capisco perché ogni giocatore che arriva qui si perde per strada, Roma probabilmente regala troppe distrazioni. Friedkin ha i soldi, deve approfittare di questo momento: molte avversarie sono in una fase interlocutoria”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Se la Roma prende un portiere normale, che pari quello che può parare, sarebbe già un grande passo avanti. Non servono nomi altisonanti sul mercato, bastano i profili giusti richiesti da Mourinho”.

Ugo Trani (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101.5): “Mayoral se andiamo a vedere ha segnato solo con le piccole, non può essere ancora titolare in una squadra che punta allo scudetto. Di Villar abbiamo visto due dribbling e lo abbiamo esaltato in maniera esagerata. Reynolds per me non è un giocatore di calcio. Pellegrini va bene come esterno, così come Zaniolo e con Mourinho dovranno tornare in difesa, dovranno galoppare. Alla Roma mancano ancora portiere, difensore centrale e centravanti”.

Francesco Balzani (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101.5): “Quella di ieri è la seconda vittoria con il modulo che userà Mourinho. La Roma dovrà chiudere dignitosamente e vincere il derby per salvare almeno la faccia in una stagione disastrosa. Capitano con Mourinho? Darei la fascia a Dzeko, altrimenti la consegnerei a Mancini. Il prossimo attaccante della Roma dovrà fare almeno 20 gol, 10 non bastano più. Mi aspettavo meno da Mayoral, ma i suoi numeri non sono comunque esaltanti”.

Antonio Felici (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101.5): "Le dichiarazioni di Pellegrini? Gli faccio i complimenti per la doppietta, ma farebbe meglio a stare zitto: ogni volta che parla ci lascia a bocca aperta. A Mayoral riconosco sempre l’impegno, è uno che ci mette voglia, ma se pensiamo sia adatto a fare l’attaccante titolare della Roma per il prossimo anno vuol dire che non ci salva neanche Mourinho".

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Il primo tempo di ieri una noia mortale, il secondo molto bene. Roma-Crotone è stata la classica partita di fine stagione che serviva alla Roma solo per mantenere il settimo posto. La difesa della posizione la reputo importante perché avere la Conference League è comunque un obiettivo in più. Se sale di un posto si va in Europa League, dipende anche da cosa faranno Lazio e Juventus. Pensare a Mourinho come allenatore della Roma fa ancora venire i brividi. Ha portato un entusiasmo pari alla vittoria di un trofeo. La Roma che erediterà è molto simile al Porto che ha portato alla vittoria in Champions League”.