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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Kolarov professionista impeccabile. Zaniolo trequartista vince da solo”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92,7): "Sono contento per Perotti, spero abbia chiuso i conti con la cattiva sorte. La Roma ha valori assoluti di molto superiori al Milan, in questo momento anche dell'Inter e del Porto. Se metti insieme tutti, più Zaniolo che ha una cifra tecnica davvero importante, non possiamo che pensare come traguardo ai quarti di Champions League. Pallotta, parlando di Zaniolo e Pellegrini in quel modo, di certo ora non può venderli tra un anno o due. Devo pensare che Kolarov abbia fatto qualcosa di tremendo, altrimenti non capisco questo livello di ostilità, soprattutto dopo la presa di posizione di uomo leale dai sentimenti cristallini come De Rossi. In questo momento l’ego di questo gruppo si autocelebra nel rancore verso un professionista impeccabile. Mi piacerebbe incrociare amichevolmente le teste pensanti che partoriscono questa linea contro Kolarov, in radio o in un bar. Mi piacerebbe capire i loro argomenti. Se devo scegliere il ruolo della vita di Zaniolo dico trequartista, in quella posizione vince le partite da solo".

Max Leggeri (Centro Suono Sport - 101,5): "Ieri ha parlato il presidente Pallotta e a Trigoria, così come a Boston, dovrebbero riflettere sul fatto che a distanza di 8 anni dall'inizio di questa avventura americana, dall'originaria apertura di credito quasi unanime nei loro confronti, oggi, quasi tutta la tifoseria non creda più alle parole del numero uno giallorosso. Oggi mi godo il nostro piccolo scudetto, Nicolò Zaniolo, un talento straordinario, destinato a diventare fenomeno. Purtroppo è impossibile avere certezze sulla futura permanenza del giovane trequartista, per quella che è stata finora la politica societaria. Questo ragazzo va blindato e reso un pilastro della Roma del prossimo decennio. Lo stadio è importante, lo sappiamo tutti, ma al contrario di quanto afferma Pallotta, non può essere la chiave al 100% per raggiungere le vette già oggi raggiunte da club come Real e Barcellona sul piano del fatturato. Sono le vittorie che creano le reali ricchezze di questi club"

Checco Oddo Casano (Centro Suono Sport - 101,5): "Al di là del contenuto di certe dichiarazioni, è abbastanza triste che le parole del presidente della Roma siano scarsamente considerate dalla tifoseria, se fossi Pallotta cercherei un modo per recuperare appeal in seno alla tifoseria, perchè tutto questo potrebbe avere un riflesso positivo anche sulla gestione del club e viceversa. Sperando ci sia poi un seguito reale ed effettivo sul modus operandi del club, finalmente Pallotta ha certificato pubblicamente che ci siano club che eludono o aggirano il Fair Play Finanziario e che la Roma è stufa di questa presa in giro, ora però alle parole seguano i fatti. Zaniolo? Sono convinto che la Roma blinderà il ragazzo". 

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Credo sia alle spalle la debacle di Firenze. Ieri ha anche parlato Pallotta che ha acceso una lampadina importante, ovvero quella degli infortuni. Su questo la Roma deve lavorare molto. Per un Perotti che rientra ci sono ancora out Schick e Karsdorp. In tal senso il presidente ha ragione quando dice che la squadra non riesce mai ad esprimersi con il gruppo al completo. Non penso possano essere i campi perché la società ha speso molto per rimettere a nuovo Trigoria. I problemi potrebbero essere altri: come di preparazione o alimentari, ma va trovata una soluzione. La sensazione è che Pallotta dia la colpa di questo a Di Francesco. Zaniolo? E' un trequartista e deve giocare vicino all'attaccante. Non è un De Rossi. Non so se diventerà un campione, ma sicuramente è un giocatore che può esprimersi ad alti livelli. La dirigenza per ora non ha assolutamente intenzione di venderlo anche perché sarebbe anti economico. Passando ai quarti di Champions credo più possano essere ceduti Manolas e Under per aggiustare i conti".

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Io non credo la Roma corra il rischio di andare a Oporto pensando di essere già qualificata e sono convinto che anche con il 2-0 le cose non sarebbero andate diversamente. Stiamo parlando di un ottavo di Champions, non si prendono sottogamba queste partite. Con il 2-1 non puoi stare tranquillo, a loro basta pochissimo".

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Il 2-1 costringe la Roma a rimanere sul pezzo perché non sei sicuro di passare. Questo risultato non crea cali che possono portare a prestazioni come quelle di Firenze". 

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Meglio il 2-1 che il 2-0 per la Roma contro il Porto. Così andranno li e resteranno in campana. Non avranno motivo di abbassare la guardia e faranno una partita furibonda con la speranza di vincere"

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): "Dichiarazioni condivisibili di Pallotta, ma avrei evitato il passaggio su Zaniolo e Pellegrini. Da questo punto di vista il presidente è un po' ingenuo, le regole del mercato non ti permettono di fare previsioni del genere. Lo stadio sta arrivando al traguardo, è l'unica via per essere al livello dei grandi club. Schick fatica a reggere fisicamente quando viene sollecitato per più partite consecutive".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il contratto di Zaniolo? A questo punto non so cosa passi nella testa dell'entourage del giocatore. Adesso non so se possano bastare 2 milioni. E' uno che dà una mano in tutti i reparti, il giocatore c'è eccome, anche fisicamente. Non ho spiegazione per i punti buttati in campionato, la forza della Roma mi sembra più in linea alla squadra vista col Porto".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Zaniolo è un crac come Donnarumma, i soldi del rinnovo li merita. Sono tanti soldi, ma la Roma deve accontentarlo per non rischiare brutte sorprese. Giocando vicino a Dzeko può essere devastante. Se Pallotta dice che è il futuro mi preoccupo, sui giocatori non ha mai mantenuto una promessa".