‘RADIO PENSIERI’, GIAMMARIOLI: “Ad oggi è una Roma da quarto posto”
Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei...
Redazione
CENTRO SUONO SPORT
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MICHELE GIAMMARIOLI:"Ad oggi è una Roma da qualificazione in Europa League. Poi vedremo a fine mercato, ma al momento credo che anche Spalletti sia preoccupato. Speriamo che il tecnico toscano rappresenti il valore aggiunto per questa squadra. Si stanno rinforzando bene anche le milanesi"
FEDERICA AFFLITTO:"Ad oggi il secondo posto è la speranza, perché le cessioni indeboliscono lo spogliatoio anche dal punto di vista psicologico. Ci sono situazioni che pesano sullo spirito di gruppo e si rischia di precipitare sotto al secondo posto".
FABIO PETRUZZI: "Ad oggi la Roma può correre solo per il secondo posto ma ti deve dire anche bene. C'è un Napoli che sta allestendo una squadra importante ed anche il ritorno probabile dell'Inter".
FRANCESCO BALZANI: “I paletti dell’Uefa nelle prossime due stagioni sono ancora più stretti, quindi inutile fare voli di fantasia: la Roma potrà comprare solo se riuscirà a vendere e non dovrà sbagliare una mossa. Questo i club lo sanno, e causa un ritardo grave sul mercato. A tre giorni dal ritiro Spalletti ha un solo difensore titolare mentre la Juve ha ufficializzato Dani Alves, Pjanic e a breve Benatia. Il gap diventerà incolmabile ma ora anche Napoli e Inter ti sono superiori. Zabaleta? Se Guardiola gli chiede di restare non puoi farci nulla. Su Dzeko ci sono grossi dubbi: se arriva l’offerta buona parte"
CLAUDIO MORONI:"La conferma di Szczesny mi rassicura. Il divario tra Roma è Juventus è sicuramente aumentato. Giochiamo per il secondo posto insieme a due squadre che sono il Napoli e l'Inter, aspettando di vedere la campagna acquisti".
SALVATORE D'ARMINIO:"Con De Rossi in campo probabilmente la partita contro la Germania sarebbe andata diversamente. Se le voci di Caceres e Zabaleta sono vere più la conferma di Szczesny per il momento possono andar bene. Dal punto di vista tattico in caso di addio di Dzeko alla Roma servirà una punta mobile. Uno simile a Milik, anche se il suo Europeo non mi è piaciuto molto. Vermaelen? Il giocatore è buono ma fisicamente è uno che si ferma spesso."
RADIO RADIO
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STEFANO AGRESTI: "L'aspetto più inquietante del mercato della Roma è che continuano a comprare con i soldi delle cessioni o con i parametri zero. Così il salto di qualità non lo fai mai e rischi di essere raggiunto da chi è dietro, a cominciare dall'Inter. Se non arriva Vermaelen la scelta migliore sarebbe Juan Jesus"
FURIO FOCOLARI: "Zabaleta e Caceres sono due scarti di City e Juve, buoni giocatori se stanno bene fisicamente ma ho dei dubbi. Ma perché li lasciano andar via? La Roma, così facendo, non si avvicina alla Juve la quale è ancora più forte dell'anno scorso"
ROBERTO PRUZZO:"Non mi aspetto botti di mercato, nulla più di quello che stiamo valutando in questo momento. Via un calciatore importante come Pjanic, i soldi sono entrati e adesso ti devi arrangiare abilmente. Caceres e Zabaleta sono giocatori di comprovata esperienza e sicuramente aggiungono qualcosa. Per fare un colpo di mercato ci vuole o una grande cessione grandi soldi e per il momento non vedo queste condizioni."
NANDO ORSI: "Se Franco Baldini torna comanda e quindi Sabatini andrà via. E' veramente un ritorno al passato perché 5 anni fa c'erano Baldini, Sabatini e Spalletti. Quindi è cambiato ben poco. In questi anni è stato fatto un percorso dove poi alla fine si è ritornati al punto di partenza. Con due caratteri forti come quelli di Baldini e Sabatini è difficile vedere una convivenza. Sabatini fa il mercato, perché è l'unico in grado di fare un certo tipo di mercato e poi andrà via e Baldini arriverà e prenderà in mano la situazione."
RETE SPORT
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UGO TRANI:"Dopo due secondi posti ed il terzo dell'ultimo anno bisogna capire quali sono gli obbiettivi. C'è qualcosa che non mi quadra in questo mercato, non ci sono tutti questi soldi da spendere. La battuta del gatto maculato è finita definitivamente. La Roma attualmente ha una squadra accettabile, però, ad esempio il centravanti è in discussione e non puoi venderlo. Inoltre Dzeko ha poca fiducia sia dell'allenatore sia della piazza. Spalletti si è imposto sull'argomento portieri e ci sarà un motivo se ha voluto fortemente Szczesny. Gerson? Hanno paura di cadere nell'esaltazione eccessiva, però noi fidiamoci."
ALESSANDRO ANGELONI: "I tre azzurri reduci dall'Europeo con la Nazionale di Conte dovrebbero portare convinzione, unione di gruppo e mentalità vincente. La Roma è una squadra che non è abituata a vincere e deve capire che non si vince solo con le parole. Vorrei vedere alla Roma gente che non si accontenta, qui si viaggia a cinque metri da terra e ci si sente re. C'è la necessità di scendere dal piedistallo."
MAURIZIO CATALANI:"La cosa che mi ha colpito in più dell'Europeo in chiave Roma è la preparazione. De Rossi si è presentato all'inizio della rassegna con una massa grassa 15 ed è uscito con massa grassa 4-5. Il merito è di Bertelli, lo stesso preparatore che è stato cacciato dai giallorossi. Questa cosa fa pensare visto che abbiamo cambiato molti preparatori nel corso di questi anni. Aver mandato via Bertelli può essere paragoanta alla stessa stupidaggine di non aver fatto operare subito Strootman da Mariani, anche se lì ha influito la volontà del calciatore. Il problema della Roma è che per il momento si sta muovendo su giocatori che fisicamente non sono al top fisicamente. E' difficile preparare una fase difensiva con questi calciatori. Sono cinque anni che la Roma ricomincia da capo, adesso ricomincia con Baldini e ricominciamo col 'progetto'".
MASSIMO CECCHINI:"C'è il rimpianto di non aver visto De Rossi calciare un rigore. Mi auguro che questi siano giorni giusti per portare volti nuovi. Più giocatori avrà Spalletti a disposizione per il ritiro più potrà trasmettere le sue idee. Il ritiro è il momento pieno della didattica, il momento dove puoi veramente plasmare una squadra o anche un singolo giocatore, interiorizzare certi meccanismi. Fai capire che idea di calcio vuoi. Poi è vero che ci sarà la tourneé americana ma potete immaginare come si lavora: viaggi lunghissimi, un giorno di allenamento, parti, giochi, il giorno dopo defaticante, allenamento. Si farà tutto a singhiozzo. Questi a Pinzolo sono i giorni per mettere benzina sulle gambe."
FRANCESCA FERRAZZA:"C'è da capire la questione portieri. La permanenza di Szczesny va ad intaccare anche la situazione dei preparatori. Nanni che essenzialmente è in rotta con la Roma e Sabatini aspetta perché risulta essere il preparatore preferito di Szczesny. Quindi se rimane Szczesny rimane Nanni altrimenti c'è proprio un nuovo preparatore sei portieri da prendere."
LUCA VALDISERRI: "La Roma non mi sembra in grado in questo momento di mettere soldi sul tavolo. Siamo ancora nella fase in cui si cercano sconti. Ljajic? Con Mihajlovic c'è un rapporto padre-figlio di quelli tosti. Per lui andare a Torino sarebbe un suicidio professionale, per questo credo stia aspettando almeno un'offerta dal Milan. E' difficile fare mercato, i campioni sono pochi e i giocatori normali non è detto che li debba prendere subito per forza."
TELE RADIO STEREO
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ALESSANDRO AUSTINI:“Baldini non sarà più che un consulente. Quando Sabatini andrà via Pallotta si troverà in difficoltà perché non conosce il mondo del calcio e Baldini gli darà una mano ma non tornerà a Trigoria. Mascara è stato individuato come successore di Sabatini anche se non è uno che ama la vetrina ed è molto legato al ds. La cessione di Pjanic potrebbe provocare la “fuga” anche degli altri 2. L’Inter in Italia mi sembra quella più accreditata soprattutto a livello economico. All’ estero può interessare in Germania. Spalletti sembra convinto del fatto che Dzeko non sia l’attaccante adatto per lui ma la Roma non può disfarsi di un patrimonio del genere e deve cercare qualcuno che la “salvi” da questa situazione”.
RICCARDO ‘GALOPEIRA’ ANGELINI:“Mi sono sbagliato nel lodare Pellè, con quel gesto mi ha fatto rimangiare tutto. Bisogna dare la giusta valutazione a questa nazionale, Conte ha fatto un grande lavoro ma andarli ad aspettare all’aeroporto mi sembra eccessivo. Per Digne sono tutti preoccupati del fatto che non resterà ma lui è un panchinaro della Francia, mentre di Florenzi che è titolare nell’Italia non frega niente a nessuno. Baldini non farà niente di più di un lavoro di consulenza, lo stesso che ha fatto negli ultimi 2 anni. Su Szczesny ci andrei cauto nel dare l’affare per fatto. Ci vuole pazienza e anche per Vermaelen e Caceres non bisogna farsi prendere dalla fretta perché la Roma deve valutare tutto e non può sbagliare."
DARIO BERSANI:“Sono d’accordo con chi dice che l’Italia è uscita quando ha perso l’umiltà. Forse al momento di battere i rigori questa è mancata. Leggo tanti nomi importanti per la Juve come Benatia che sembra fatto e Cavani: spero si fermi con gli acquisti altrimenti diventa come il PSG e si rischia di correre per il secondo posto. La tournée è un deterrente per le squadre e ogni allenatore se potesse rinuncerebbe a farla, ma a decidere sono i soldi. A mio parere il miglior colpo fin ora è Benega, che fa fare proprio il salto di qualità, anche pi di Pjanic e Dani Alves. In prospettiva il miglior colpo può essere Pjaca che insieme a Renato Saches sono i giovani che all’Europeo mi hanno impressionato di più."
AUGUSTO CIARDI: ”Tutta la polemica verso chi ha sbagliato come Pellè e Zaza mi sembra esagerata. Non è possibile che Pellè debba andare davanti ai microfoni per giustificarsi dopo che prima era stato osannato come fosse Van Basten. La Juventus a livello di programmazione, al 4 Luglio ha già fatto quello che altre società farebbero in un mercato intero. Anche se vendesse Pogba se lo potrebbe permettere perché non resterebbe con le mani in mano. Il riscatto a 18 milioni di Szczesny mi convince poco anche perché non credo li valga."