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‘RADIO PENSIERI’, AGRESTI: “Roma non condizionata dall’incertezza societaria”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "Non credo la Roma sia condizionata dall'incertezza a livello societario. C'è però bisogno che la trattativa con Friedkin si chiuda il prima possibile per preparare la prossima stagione. Il mercato estivo lo farà il futuro direttore sportivo, che sia Petrachi o meno lo vedremo". 

Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "Si va spediti e si dovrebbe arrivare alla firma dei contratti preliminari entro la seconda metà di febbraio. Poi ci sarà l'Opa, un nuovo consiglio d'amministrazione e servirà un po' di tempo per ratificare tutto. Ormai possiamo parlare della Roma di Friedkin. Ora dovremo capire chi sarà il "Baldini" del texano. Secondo me si appoggeranno a una figura più calcistica e la mia curiosità è capire chi sia". 

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "Spero che Friedkin si palesi per spiegarci le sue intenzioni e i suoi obiettivi, non partendo in pompa magna come fece Pallotta per poi avere ben poco di quello che aveva promesso. Spero si vada a migliorare in tal senso. Management? Credo che cambieranno con il tempo, ma piano piano. Non come fu dieci anni fa con una vera rivoluzione. Entrare e sostituire tutta l'attuale dirigenza potrebbe essere un'arma a doppio taglio. Secondo me Friedkin per riconquistare i tifosi dovrebbe riprendere Totti, rimettere lo stemma cambiato da Pallotta e acquistare il grande attaccante per sostituire Dzeko".

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio - 104,2): "Mi auguro entro marzo, al massimo aprile, si risolva la cessione della Roma e che il club arrivi in Champions per preparare al meglio la prossima stagione. Friedkin non avendo poi competenze calcistiche specifiche dovrà trovare un consulente che gli dia una mano".

Max Leggeri (Centro Suono Sport - 101,5): "Comincia a tirare una brutta aria su Paulo Fonseca e non mi piace. Mi tengo stretto il tecnico lusitano, al netto di errori e di conseguenti critiche che riceverà perchè nessuno è infallibile. Fonseca non ha compiuto nessun miracolo sportivo, la Roma si trova più o meno nella posizione dove deve stare perchè il livello della squadra è questo, ma è un tecnico coraggioso, ambizioso, onesto intellettualmente. Fonseca merita una riprova con un mercato che gli consenta di allenare una Roma decisamente più forte. Si punti l'indice contro chi ha ridimensionato negli ultimi due anni la qualità della rosa, si punti l'indice contro chi ha indebitato questo club". 

Checco Oddo Casano (Centro Suono Sport - 101,5): "Sarebbe pittoresco solo immaginare che al termine della stagione la Roma possa cambiare nuovamente tecnico. Fonseca merita fiducia e soprattutto il tempo di lavorare su una creatura appena nata, che ha dei difetti strutturali evidenti e che andrà sensibilmente migliorata nelle prossime finestre di mercato. Potrà aver commesso degli errori, ma ha dovuto affrontare delle difficoltà enormi, dovute agli infortuni e alle condizioni di una squadra raccolta dalle macerie dello scorso anno. Mi auguro vada avanti con le sue idee, alzando il livello della pressione dialettica ed emotiva su questi giocatori, che non vanno affrancati dalle loro responsabilità".

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): "Secondo me è un bene che all’inizio si tenga la dirigenza attuale, che potrà portare avanti il suo lavoro. Non so se questa società sarà più vincente, la serietà nel calcio non è indice di vittorie ma io mi fido sempre di più delle persone serie. Petrachi che interviene a Sassuolo? Qualcosa è successo, ma questi scossoni devono essere trasformati in lucidità e non in voglia di strafare. Anche perché il Bologna è una squadra in forma. Mi auguro che con il cambio di proprietà la Roma possa avere una sua esistenza e un suo percorso anche se non va in Champions. Perché non si può gestire una squadra di calcio in base a un risultato, anche perché diventa una pressione insopportabile. Non si può partecipare a un gioco che se non vinci (ovvero arrivi in Champions) non diventa un disastro. La paura del fallimento condiziona".

Franco Melli  (Radio Radio Mattino - 104,5): "Friedkin deve correggere tutti gli errori commessi da Pallotta. Penserei anche a un Totti come presidente onorario"

Furio Focolari  (Radio Radio Mattino - 104,5): "Se io fossi Friedkin chiamerei Totti e gli affiderei un incarico alla Nedved nella Juve. Io riporterei dentro anche De Rossi come dirigente. Il tifoso della Roma è stanco dell'attuale gestione societaria, vogliono più passione, cuore, dentro Trigoria".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino - 104,5): "Friedkin e il figlio devono arrivare, pesare un po' le cose che trovano e decidere. Dovranno avere un uomo di fiducia, e credo che possa essere Fienga che non ha fatto male. Non esistono manager pronti per il calcio, non è una materia facile. Gli ex giocatori? A loro chiederei solo consigli tecnici, per il resto...niente. Friedkin deve fare l'opposto di quello fatto da Pallotta".

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino - 104,5):"Non credo che la squadra stia facendo male a causa del cambio di proprietà, ma all'ambiente serve un po' di freschezza. Non so quanto investirà Friedkin, ma credo sia difficile fare peggio di Pallotta. A Trigoria diventa difficile sentorsi coinvolti con un proprietario che non si vede da oltre un anno, che non fa sentire la propria presenza nemmeno da lontano. Nel calcio o vinci opure devi far sentire la tua presenza. Un po' come fa Comisso a Firenze ".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Friedkin? La cosa più importante è che la firma arrivi presto, perché una stabilità societaria può far bene anche alla squadra, anche se oggi la Roma sta andando male per problemi tecnici".