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‘RADIO PENSIERI’, FERRAJOLO: “Con Smalling lo United ha fatto una porcheria”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "La Uefa non si è comportata bene, non solo su Smalling. Ha trascurato completamente questa situazione riguardante i prestiti. Per quale motivo la Roma non può utilizzare un calciatore che da accordi invece avrebbe disputato tranquillamente la competizione? Lo United è caduto molto in basso con questo comportamento e spero che la Roma si sia accordata in qualche modo con il giocatore. Magari Smalling rifiuterà tutte le offerte che arriveranno costringendo così lo United ad accettare l'offerta romanista".

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Lo United ha fatto una porcheria nella questione Smalling. Hanno cercato di sfruttare una situazione di difficoltà dell'altra società. Hanno impedito a un proprio giocatore di continuare l'esperienza che aveva iniziato con la Roma".

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Il Manchester United non ha chiesto una cifra folle per Smalling. Ha anche abbassato le pretese iniziali".

Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Smalling era convinto di rimanere a Roma. La società ha chiesto al giocatore e al suo agente di fare un braccio di ferro con lo United. Sul fronte societario la situazione è chiara. Friedkin ha fatto una offerta vincolante, si sanno quindi tutti i dettagli a riguardo. Ora si è fatto avanti Al Baker, un soggetto che dice di rappresentare un gruppo di più persone. In forma privata ha avuto la possibilità di visionare i conti, ma non ha fatto una due diligence. Per questo la sua proposta eventuale non può essere vincolante, proprio perché non ha la conoscenza totale della situazione. Ora siamo a un bivio: o Pallotta accetta Friedkin o ascolta l'offerta di questa altra realtà".

Antonio Felici (Centro Suono Sport - 101,5): "Sarebbe un rischio per la nuova proprietà puntare su Baldini. Quello visto nell'era americana non ha fatto bene. Il mio sogno sarebbe vedere uno sceicco che possa portare la Roma al livello del PSG o del City. Però per quello che ha fatto vedere, Friedkin merita di rilevare il club perché ha dimostrato di essere un imprenditore serio".

Alessandro Austini (Teleradiostereo - 92,7): “Dal Kuwait hanno presentato un’offerta non vincolante leggermente superiore a quella di Friedkin che potrebbe essere modificata verso l’alto. Pallotta ne vorrebbe una vincolante perché Friedkin già è avanti e potrebbe vendere a lui. Il gruppo di Al Baker se nel giro di poche settimane presenta un’offerta con le garanzie, questo dovrebbe essere sintomo di solidità. Dalle mie ricerche rappresenta un gruppo che è la decima azienda del Kuwait, si occupano di trading internazionale e hanno una diversificazione di attività: vendono e commercializzano il petrolio, si occupano di trading del grano e ci sarebbero anche altri due soci. Ma se Pallotta ha deciso di aspettarli, evidentemente avrà capito che qualcosa di serio può esserci. Queste sono le ore in cui si decide tutto”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Con Smalling avevi una certezza, ha giocato una grande stagione a Roma. Non solo fisicamente ma anche tecnicamente ha mostrato di essere valido ed è un ragazzo a cui non puoi dire nulla, non ha mai sbagliato un atteggiamento”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “L’Uefa non poteva fare niente su Smalling, i calciatori rischiano in questa fase: guardate Pedro, che si è fatto male alla spalla. Non credo che lo United abbia detto di no perché ha paura di affrontare la Roma con Smalling, è una questione economica”.

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino – 104,5): “Smalling? L’Uefa non poteva fare niente di differente, la Roma non è l’unica che paga questa situazione. L’Inter ha risolto prendendo Sanchez, la Roma no. Con una società più solida anche i giallorossi avrebbero fatto lo stesso. Non so quanto i giallorossi abbiano sbagliato a non spendere quella cifra per uno di 30 anni”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Con Smalling sarebbe stata una partita differente, la Roma poteva schierare uno dei migliori del campionato. Qualcosa ti cambia la sua assenza. Non capisco la paura dello United, quando finirà l’Europa League il prezzo si abbasserà. Purtroppo la Roma in questo momento ha problemi diversi, anche 5-6 milioni in più sono influenti perché la situazione societaria non è chiara”.

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “La soluzione tra Roma e United doveva essere amichevole anche per rispetto della pandemia. In punta di regolamento ci sono questioni anche assicurative… Dal punto di vista tecnico il prezzo era alto, vediamo chi si trova a 20 milioni in difesa con le qualità di Smalling. Pronostico? Col Siviglia non la vedo tanto bene, spagnoli favoriti”.