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Milan-Roma ‘Radio Pensieri’: “Servono cinque giocatori di alto livello”, “Non si tira mai in porta”

(redazione ForzaRoma.info) A due giorni dalla sconfitta di Milano contro i campioni d’Italia nell’etere romano si analizza la partita di sabato sera.

Redazione

(redazione ForzaRoma.info) A due giorni dalla sconfitta di Milano contro i campioni d’Italia nell’etere romano si analizza la partita di sabato sera.

Cominciamo da Radio Radio "L'errore di Totti? Ci sta che un campione sbagli, il problema è la presunzione di Luis Enrique che lo fa giocare lontano dalla porta. – dice Tony Damascelli -  Segnalerei anche l'errore di Stekelenburg sul secondo gol di Ibrahimovic. Di Stekelenburg, non di Kjaer. La Roma appartiene ai tifosi, alla sua storia, non agli americani, a Baldini e alla sua comitiva. Il totale è 44 punti, l'Atalanta senza penalizzazione è ad un punto dalla Roma. Solo i giocatori sono sotto esame? In molti hanno trovato il colpevole in Francesco Totti. Non male, tipica situazione italiana. Non si va molto avanti con i Pjanic, coi Bojan, coi Lamela, con questi giocatorini. La squadra a Milano ha confermato una fragilità fisica che non è supportata da una rabbia agonistica. La squadra è troppo narcisa, continua a guardarsi allo specchio con la propaganda. Secondo me c'è bisogno di prender dei campioni. Il problema della Roma non sono i soldi a disposizione, ma come vengono spesi".

"La statistica tra primi e secondi tempi è preoccupante. – il commento di Roberto Pruzzo - La Roma gioca metà partita, non tiene. Su Totti durante la partita mi è stato chiesto se il cambio poteva starci, io penso di sì. La Roma aveva bisogno di qualcosa di più vivace davanti, io addirittura avrei spostato Totti nel ruolo di centravanti al posto di Osvaldo, ma Luis Enrique non lo farà mai. E' tutto l'anno che dibattiamo su questo allenatore, è una difficoltà sua e dei calciatori. Se hai Thiago Silva dietro non c'è problema. Qui abbiamo quattro o cinque difensori che non sono molto forti, e il tecnico non ha fatto molto per migliorarli".

"Bisogna capire che cosa si vuole. Se la Roma vuol continuare sul filone del progetto Luis Enrique, la rosa andrà quasi totalmente ribaltata. – dice Ilario DiGiovanbattista - Osvaldo se li sogna venti gol a stagione. Se si vuole competere per vincere bisogna comprare cinque giocatori di alto livello, altro che ricapitalizzazione...Abbiamo capito più o meno cos'è questa Roma, io l'avevo sopravvalutata. Un distacco di 19 punti dalla prima a nove giornate dal termine è avvilente. Qual è l'obiettivo della Roma? Lo scudetto? Con questa squadra è impossibile. Bisogna fare cose importanti per l'anno prossimo, a meno che uno non se ne fotta dei risultati. Potrebbe essere la prima grande piazza a fregarsene dei risultati".

Il cartello "mai schiavi del risultato" è la volpe che non arriva all'uva.- il pensiero di Furio Focolari - Nello sport non esiste il disinteresse verso il risultato. Ma quale rivoluzione culturale, questo è Don Chisciotte contro i mulini a vento. Quando noi siamo critici sulla Roma forse guardiamo troppo oltre. Partiamo dalla difesa: se si vuole concorrere per qualcosa d'importante, bisogna cambiare quattro titolari su quattro. Io ho una spiegazione tecnica sulla differenza tra primi e secondi tempi. Sta nella fallibilità della difesa. La Roma comincia a giocare con un certo tipo di gioco le partite, dopodiché va in vantaggio. Le squadre avversarie nel secondo tempo reagiscono e mettono a nudo le pochezze del sistema difensivo della Roma".

"Oltre ai giocatori nuovi, servirebbe anche un allenatore che sappia fare la difensiva. – dice Franco Melli - Non sa capire, non sa leggere le partite, a lui non gliene frega niente. Va avanti come pensa lui. Sei 1-1, lasci Kjaer uno contro uno con Ibrahimovic, sei incosciente. Non so quanti punti ha perso la Roma per Kjaer. O metti De Rossi dietro, oppure metti un altro giocatore. Invece di mettere il fighetta, metti un centrocampista a raddoppiare su Ibra. Si parla di squadra votata all'attacco, ma quanti tiri ha fatto a Milano? Non c'è stata una situazione pericolosa".

Alle ore 10 andiamo sulle frequenze di Centro Suono Sport perché comincia Te la do io Tokyo “ Si vede che non eravamo più abituati ad avere un portiere, dopo quella pippa di Doni. – esordisce Mario Corsi -Eppure abbiamo avuto grandi portieri nella nostra storia. Ad oggi posso dire che l’acquisto più importante della Roma è Stekelenburg, e pensare che Sabatini voleva Kameni. Stekelenburg è uno dei portieri più forti della Serie A. E’ una squadra che senza Totti e De Rossi è poco, il Milan ha fatto il minimo sforzo e ha vinto la partita, questo atteggiamento tattico della Roma non ci fai niente, perché non tiri in porta. Non hai mai tirato in porta, non si vede la forza agonistica, la tensione l’ha data Sabatini dicendo che d’ora in poi ci si gioca la permanenza alla Roma. Marquinho appena ha la palla tira, non passa la palla a nessuno. Come fai a vincere senza tirare in porta? Non puoi andare a Milano e farti fregare in contropiede dal Milan. Il primo tempo se la sono fatta i giocatori la partita, non l’allenatore. Siccome si sta 1-1 a Milano, levi Gago con De Rossi che sta male e metti un’altra punta? Sono 13 partite perse.  La potevi portare via la vittoria perché il Milan stava giocando al minimo.

“Portare un punto via da Milano non è una tragedia, avrei limitato questa trasferta, tu prendi lo stesso lancio, allo stesso minuto. – il pensiero di Jonathan Calò - Mi sarei tenuto il 4-5-1 e mi sarei portato a casa il punto. Quando vedi che hanno El Sharaarawy, non metterei in condizione di mettere Kjaer e Heinze con una difesa alta così, il primo tempo la Roma mi è piaciuta.

“L’arbitro ha influito pesantemente sul risultato. – dice Riccardo Angelini Galopeira -Sabato Marquinho ha capito dove sta, è stato sufficiente. Della partita di sabato vado controcorrente, ce la potevamo fare se non ci davano quel rigore, prima c’era un fallo che non si può non fischiare, ci sarebbe da discutere, se stavamo un po’ vicini alla Champions sarebbe stato l’ennesimo furto. Poi è chiaro che sul secondo gol, è una cosa da principianti quello che fa Kjaer, goffo e patetico quando cerca di dare fastidio a Ibra mentre colpisce di testa. Mi era piaciuta anche la mossa di Luis Enrique quando ha provato a vincere la partita. Ambrosini si è permesso di fare 10 falli senza essere ammonito. Il gol di Ibra è un errore personale di valutazione di un giocatore.

Su Teleradiostereo si comincia a parlare di Milan-Roma  "Chissà quando ci ricapiterà di incontrare il Milan a San Siro con Mexés, Bonera, Mesbah e Zambrotta in difesa. – dice David Rossi - Mi era piaciuta l'idea di mettere Lamela a dieci minuti dalla fine, era una Roma super offensiva. Ci ha pensato il solito Kjaer a fare la cretinata difensiva. Non sono particolarmente deluso, me l'aspettavo una sconfitta a Milano. Non sono arrabbiato perché la Roma ha perso, ci sono però un paio di cose che vorrei sottolineare. Primo aspetto, la personalità. Un difetto ampio. Se ci fosse stato Samuél in campo, avrebbe tirato una stecca ad Ibra dopo due minuti, invitandolo a chiedere il cambio per non saltare il Barcellona. Sono cose che nel calcio son sempre successe. E' un esempio, un paradosso, un'esagerazione. Tra questo, che è l'estremo, e a scrivere su Twitter che Ibra è un grande e che il Milan è una grande squadra ci sarà una differenza no? Che la mia squadra perda le partite ci sta, però un conto è perdere le partite, un altro è far vedere che siamo contenti di perdere, o che non ce ne frega niente. Ok non parlare degli arbitri, il fair play, va tutto benissimo. Ma scambiare le magliette con gli avversari, fare i complimenti ad Ibra, non mi piace. Io ho l'impressione sempre più sgradevole che questa squadra si dedichi più al "contorno" che a vincere le partite. Non può passare il concetto della proposta a prescindere, andava bene all'inizio, ora si deve pensare anche a vincere. Quest'anno è andata così, ma non deve diventare la tradizione della Roma. Non possiamo essere la squadra di belle pischelle pettinate che rende omaggio all'avversario. Se abbiamo fatto una capoccia così a Rosi che chiese la maglia a Cristiano Ronaldo dopo il 7-1 di Manchester, la cosa vale per tutti. Vorrei che la società iniziasse a trasmettere un messaggio più determinato alla squadra. L'arbitro Mazzoleni non mi è piaciuto, nessuno ne parla. Che questo debba diventare un modo per offrire sempre e comunque il fianco all'avversario non mi sta bene. Lo sport è competizione. Ultime due cose. Totti ha giocato la peggior partita della sua carriera a Milano, i due leader hanno deluso, ma non ci sono alternative. Totti non stava bene. Spero che si guardi il quadro generale, tutti hanno diritto di sbagliare una partita.  Credo inoltre che la classifica potrà migliorare nelle prossime quattro partite, i conti li faremo nella settimana precedente a Juventus-Roma".

Giriamo su Su Rete Sport dove Federico Nisii comincia “Secondo tempo inizia con il Milan in difficoltà. La roma costruisce 3 occasioni importanti, dopo di che emerge la situazione Totti. Dovremmo dire tante cose, sul tramonto, sulla fase declinante di un campione che non è solo un buon giocatore ma il simbolo di una città da due decenni si chiama Totti. Totti a 35-36 anni, che fatica a tenersi al passo degli altri, è diventato un giocatore come gli altri. Per gli interessi della Roma Totti deve essere usato nel modo corretto, come deve essere usato un giocatore con tutti i problemi fisici che ha avuto sulle sue spalle. Totti dice: “ho fatto il cucchiaio perché avevo paura di infortunarmi”. Se un giocatore teme una cosa del genere, non può giocare. Condizionato in questo modo, con un allenamento in una settimana, 35-36 anni, non può giocare. Al di là dell’esecuzione, la scelta del cucchiaio è stata sbagliata. Abbiati era tra i pali, se anche avesse fatto bene il cucchiaio, Abbiati l’avrebbe presa e messa in calcio d’angolo. Totti deve essere gestito meglio, ed in modo diverso. Totti è da 17 anni che prende calci e si infortunia per la Roma. Andrebbe sostituito. Poi si deve sperare che torni il Lamela dei primi tempi, che non deve fare il Garrincha dei poveri. Serve un nuovo acquisto, un attaccante da 20 gol a stagione. Dio ci conservi Osvaldo e Borini, attaccanti da 10 gol a stagione senza rigori, ma con Totti in questo stato che non può piu essere un attaccante, un nuovo acquisto in quel reparto è piu che necessario.

La Roma aveva la partita in mano. Poi però c’è stato il rigore nato dopo il fallo clamoroso su Heinze, più il fuorigioco sul cross. E dopo una fase centrale del secondo tempo in equilibrio, viene fischiato un fuorigioco inesistente a Lamela, e dopo la ripartenza c’è il gol del Milan. Di questo non ne ha parlato nessuno.Totti non stava bene. Spero che si guardi il quadro generale, tutti hanno diritto di sbagliare una partita.  Credo inoltre che la classifica potrà migliorare nelle prossime quattro partite, i conti li faremo nella settimana precedente a Juventus-Roma".

“La Roma sta provando a costruire una squadra nuova. – il pensiero di Luca Valdiserri - Non so quanto riuscirà questa idea di principio verso cui si è indirizzata. Si offre un calcio attrattivo, un calcio offensivo che invoglia la gente a ritornare allo stadio. E purtroppo se si deve pagare uno scotto, è la conseguenza.

L’altro modo per fare una squadra di calcio forte è fare una squadra tecnica con le palle. Pensi all’Inter di Mourinho, nel suo piccolo anche alla Lazio, che ieri nonostante una partita scadente fa lo stesso il gol. La Roma è ancora un ibrido. Da un lato c’è la voglia dell’allenatore di portarla alla prima versione, quella vista a cavallo tra dicembre e gennaio. Dall’altro potrebbe esserci a questo punto della stagione anche una crisi di rigetto verso alcune parole d’ordine dell’allenatore. Questa squadra per filosofia dovrebbe essere una squadra che subisce, ma che deve segnare tanto. Invece, quanto a gol fatti, è in linea col Catania, segna meno della Lazio. Crea troppo poco.

Da un lato è colpa della rosa, non adatta all’allenatore. Da un lato è colpa dell’allenatore, che sta pagando cara la sua mancanza di esperienza.

Quanto agli arbitri, dal campo c’è stata la sensazione di una discreta gestione arbitrale della partita. Da casa invece, mi hanno segnalato errori gravi nei confronti della Roma. Ho provato a sentire Casarin, un uomo onesto ed esperto, che per anni ha fatto il designatore. Mi ha detto che la valutazione dell’arbitraggio era per lui “non sufficiente”.

La Roma poi ha mille problemi. Questi usciti oggi su Totti (e non credo sia stato lui in persona a parlare) sono interessanti: per me era meglio che avesse risposto: “ho sbagliato a calciare”. Se la risposta vera è quella che ha dato, ma come è andato in campo Totti? O Luis non è in grado di valutare le condizioni dei suoi giocatori, o Francesco ha mentito sulle sue condizioni.

Bisogna mettersi a lavorare per la prossima stagione. Vanno fatte scelte drastiche, non si può più girarci intorno. Cosa fare di Totti? Il contratto di Totti scade nel 2014, cosa farne di Francesco per i prossimi 2 anni? La gestione di Totti non è semplice. Se un giornalista avesse scritto quello che ha detto Totti, tutti si sarebbero aspettati una smentita forte di Francesco. Quest’anno se vogliamo fare i cattivi con Totti, se avesse segnato il gol sbagliato con il Milan e il rigore sbagliato con la Juve ti avrebbe fatto vincere con le due squadre in testa al campionato.

Ieri il Milan non giocava, mi aspettavo solo da un momento all’altro il gol della Roma. Ibra può farti vincere un campionato, ma non so il Milan come farà a uscire vivo dalla partita di mercoledì con il Barcellona.

Il problema è capire bene che tipo di gioca vorrà fare la Roma. Mi sembra che quest’anno sia partita con il 4-3-3 e ora abbia riscoperto il trequartista. Quanto al futuro, non si possono cambiare troppi giocatori".

“Gli argomenti sono tanti. - dice Ugo Trani - Innanzitutto, come hanno riferito sia giocatori che dirigenti negli spogliatoi, Il Milan stava evidentemente più a pezzi della Roma. Questa è una cosa che pesa molto. Il Milan era fischiato ad ogni errore. 60.000 persone a fischiare, (lo specifico perché noi siamo abituati ormai a medie più basse). Tra l’altro Allegri ha perso anche Thiago Silva. Il centrocampo del Milan era imbarazzante. Il Milan non ha giocato. La Roma è stata troppo timida ma è passata comunque in vantaggio. Certo, andando avanti così poco, quelle due/tre occasioni che poteva avere, sono state occasioni totalmente casuali.

De Rossi, nonostante qualcuno dica sia stato il peggiore, va ringraziato perché nonostante i problemi che ha (affaticamento muscolare, principio di pubalgia e tallonite), sta lo stesso in campo. Come si può lasciare fuori De Rossi. Anche Luis Enrique, nonostante sa che Daniele non sta bene e non si riesce ad allenare bene visti i problemi, non può dire che Daniele non si allena, andrebbe contro i suoi principi.

E comunque, al di là dell’inesperienza di Luis Enrique, oggi la Roma non ha solo problemi di carattere mentale, ma soprattutto di carattere atletico, evidenti nel passaggio dal primo al secondo tempo. Un problema che nella prima parte della stagione era meno evidente. Sembra che il miglior momento della Roma sia il momento in cui entrano i cambi, ma i giocatori che escono sono con la lingua per terra. Dobbiamo valutare il problema a 360°. Mi è piaciuto Sabatini quando ha detto che le cose parziali non contano niente nel calcio. La Roma, tra l’altro, rispetto a tutte le altre non ha avuto le coppe. Vuol dire che i giocatori sono stati utilizzati in meno partite.

Riguardo la partita contro il Milan, mai vista una Roma cosi bassa come nel secondo tempo. Con l’ingresso di Lamela, la Roma si è allungata completamente. Infatti al secondo gol la squadra ti dimostra l’inadeguatezza dal punto di vista atletico. Basta parlare degli arbitri. Forse la difficoltà atletica è coincisa con le chiamate delle Nazionali. Resta il fatto che il secondo gol preso col Milan è frutto di un errore  di tutta la difesa. Se si alza Heinze, Kjaer doveva alzarsi ed è anche colpa di Stekelemburg, che resta sulla linea di porta. Tutti rimangono indietro.

L’importante però è non fare fazioni all’interno. Bisogna cercare di stemperare i toni. Non si può dire nè che Luis è stato bravo a mettere più attaccanti, né che Totti ha giocato la partita peggiore di sempre. E quanto al futuro, mi terrei Kjaer anche dopo una partita del genere, soprattutto alla luce di quello che vedo in giro.”