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Juventus-Roma 'Radio Pensieri': “All'estero sarebbe finita 9-0”, “Che Luis Enrique abbia fallito la stagione è palese”

(redazione ForzaRoma.info) Non è la prima volta quest’anno che il tifoso giallorosso si risveglia da una notte insonne dopo una figuraccia della propria squadra.

Redazione

(redazione ForzaRoma.info) Non è la prima volta quest’anno che il tifoso giallorosso si risveglia da una notte insonne dopo una figuraccia della propria squadra.

Andiamo a fare il solito giro d’orizzonte sulle opinioni delle radio private. Si cominci dalle 8 del mattino, quando su Radio Erre2 inizia “Il mio canto libero”, la quale sigla, a nostra avviso, andrebbe fatte sentire negli spogliatoi della Roma prima di scendere in campo. Motiverebbe di più di qualsiasi tipo di rock. Sandro Nini, il conduttore, esordisce così “Ci auguravamo di vedere 90 minuti di calcio vero di tackle di agonismo e rabbia in campo ed invece tutto questo ci è stato negato. Noi abbiamo fatto il nostro nella settimana che precedeva Juve-Roma nel sottolineare che si trattava di una partita decisiva. La partita è terminata dopo 8 minuti come è successo a Bergamo o Lecce. Ho visto una squadra presa a sganassoni e dico solo che a questo punto tutta la nostra rosa dei giocatori è indifendibile, come è ormai imbarazzante il comportamento di Luis Enrique. Diventa difficile credere in un futuro di questa Roma. Non ci meritiamo nemmeno di andare in Champions e non voglio stare qui a pensare alla matematica” mentre in sottofondo si sente una “nota” canzone di Marco Masini spesso tirata fuori in questi momenti.

Su Rete Sport c’è il commento di Carmine Fotia, direttore de Il Romanista “Una squadra che non ha carattere e maturità, e questo dipende molto dall’età troppo giovane di alcuni giocatori. Questi difetti sembrano però diventare insormontabili nel momento in cui anche l’arbitro ci mette del suo…Io credo ancora fortemente a Luis Enrique e nel progetto di questa società, certo oggi è il giorno in cui i gufi sono pronti a stappare champagne e a brindare”

Alle 9 su Radio Radio TV si comincia ad analizzare Juventus-Roma "Il problema è uno. Che Luis Enrique abbia fallito la stagione è palese. – dice Angelo Mangiante -  Ieri aveva di fronte un allenatore ancora imbattuto. La Roma ha a disposizione dei giocatori forti, non stiamo parlando del Cesena. L'errore più grande sarebbe partire per una seconda stagione di fila con quest'allenatore presuntuoso che non capisce i propri errori. Il nervosismo dei giocatori riflette la perdita d'equilibrio. Bojan diffidato si becca un'ammonizione sul 4-0, Lamela sputa ad un avversario, Stekelenburg si fa espellere per la seconda volta. La Juve ieri era a fare la rifinitura allo stadio quando la Roma doveva ancora partire dalla Capitale. Io cose del genere non le ho mai viste. Totti era il giocatore più in forma, in certe partite va utilizzata la gente più carismatica. Il suo non era un finto sorriso, da capitano, ma la mossa di Luis è stata assurda".

"Juve-Roma è stata una non partita. – il pensiero di Roberto Renga - Quando ho visto il riscaldamento della Juve mi sono impressionato, cominciano subito in maniera furiosa. Dopo otto minuti l'allenamento serale era finito. Totti in panchina non sapeva nemmeno se essere arrabbiato o no. Osvaldo a fine partita se l'è presa con l'arbitro, una cosa fuori dal mondo. Conte merita un dieci per tutta la stagione, così come Luis merita tre. La Roma non era in campo, l'allenatore ci ha messo del suo. Totti fuori, De Rossi in difesa, sono errori evidenti. Ma la Roma è sempre la stessa, che ha preso quattro gol a Cagliari, Bergamo e Lecce. Ieri figuriamoci, aveva contro la Juventus che oggi è all'altezza delle migliori squadre europee. E' una Roma che ha meno punti dell'anno scorso, 18 in meno rispetto a due anni fa. Questo è il campionato lussemburghese, che ti tiene in vita. La Lazio, terza, ha sei punti in meno di un anno fa. La Roma è questa dall'inizio dell'anno, la differenza con la Juve è Andrea Agnelli in campo durante il riscaldamento. Della Roma non c'era nessuno.

"Avete visto come sputazza questo grande campione di Lamela sul nostro Lichtsteiner? Non c'è stata partita.- le parole di Franco Melli - La cosa che deve far riflettere è quel che è successo quest'anno sul piano del consenso ad un non allenatore e ad una non società. A cosa stanno credendo i tifosi della Roma? La partita di ieri non c'è stata. La Juve ha scherzato. Se la Roma dovesse battere la Fiorentina, si ricomincerà a dire che Luigino rinnova fino al 2020, che lo vuole il Barcellona. Dimenticando tante cose. Che la Roma è ancora a galla per colpa del più brutto campionato degli ultimi 30 anni, escluse le prime due. Il terzo posto non bisognerebbe assegnarlo. I dirigenti insistono a discolpare l'allenatore, ma Luis è da esonerare. Punto e basta. Non c'è niente di male a dire che si è sbagliato. Pioli, che Sabatini voleva, è un allenatore. La Roma non ha un allenatore. Ma vi rendete conto che per fare questo capolavoro ci si sono messi in sei? Quello che vede le partite dall'alto, il mental coach, eccetera eccetera...".

"Lo sputo di Lamela è disgustoso. Bruttissimo anche il gesto di Lichtsteiner, ma a Roma non si può calcare la mano su quel tipo di gesto. – dice Furio Focolari - Qualche anno fa fu fatto a parti invertite, per coerenza chi difese Totti oggi non può parlare. Sabatini dice che non ha visto la saliva, lasciamo perdere. La tifoseria romanista non merita Luis Enrique, molti hanno cercato di difenderlo quando è indifendibile. Non ci capisce nulla, ha sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare. Gente fuori ruolo, Totti in panchina, giocatori scarsi che vengono rimessi dentro. In settimana qualche giornale aveva fatto intendere che Osvaldo fosse dieci volte più forte di Vucinic. Ieri la partita dello juventino è stata incantevole, però continueremo a fare le tabelle e a dire che Osvaldo segna di più. La Juve è perfetta, Conte è un fenomeno, ma la partita di ieri non fa testo. La Roma in trasferta è da retrocessione. La città e i tifosi non meritano questo, Sabatini dev'essere onesto come Baldini e ammettere l'errore, a prescindere dal risultato. Questo dev'essere mandato a casa".

"La fortuna di Luis Enrique è che la sua Roma non giochi nel campionato olandese, inglese o tedesco, altrimenti la partita sarebbe finita 9-0.- il pensiero di Tony Damascelli -  La Juve non ha infierito e questo ci sta. La Roma non ha mai avuto una reazione vera, di rabbia. Aldilà dello sputo di Lamela, l'argentino è entrato in campo con sufficienza e presunzione, e così alcuni dei suoi colleghi. Osvaldo che a fine partita critica l'arbitro è la fotografia perfetta della partita. Ieri Luis commette un errore evidente nel post gara. Quando gli è stato chiesto dell'assenza di Totti, lui non ha cercato la diplomazia, ha detto che con Totti ha perso 3-0 in Coppa Italia. Quindi Totti è condannato? E' una sentenza gravissima nei confronti del giocatore. Da inizio anno la propaganda societaria si basa sui giovani. Ma se neanche i giovani corrono, son dolori".

"La verità su Luis Enrique sta nel mezzo. Lui ci mette molto del suo, ma anche i giocatori ci mettono tanto del loro.- dice Roberto Pruzzo - Nessuno chiedeva alla Roma di vincere a Torino, ma di uscire dal campo con dignità. E invece è arrivata l'ennesima batosta. La valutazione dei giocatori è stata sbagliata e sopravvalutata, sarebbe utile allontanare Luis Enrique per valutare l'effettiva qualità di questa rosa".

"In questa radio non c'è prevenzione verso la Roma. – dice Ilario DiGiovanbattista - Stimo moltissimo Sabatini e Baldini, ma qui si rischia la presunzione. Arroccarsi attorno a Luis Enrique non ha logica, perché chi tocca quest'allenatore muore? C'è la sua mano sulla debacle della Roma di quest'anno. Heinze ha sbagliato una sola partita, quella contro il Lecce. Sembra che ci sia un aspetto caratteriale del giocatore che gliel'è andata a cantare a Luis, e sta pagando. Metti De Rossi a centrocampo invece di ripescare Perrotta. Persino Greco aveva giocato delle partite buone a centrocampo ed è sparito. Totti da solo regge un reparto intero, io non riconosco più la Roma e i suoi valori".

Alle ore 10 su CentroSuonoSport comincia Te la do io Tokyo “E’ incredibile che oggi ci svegliamo e ci rendiamo conto che ci sono delle persone nei posti che contano che non valgono lo stipendio che prendono. – dice Mario Corsi - E la manipolazione che hanno fatto presso la stampa è straordinario, sono una marea, sono 9 dirigenti che prendono milioni di euro che escono dalle tasche della Roma, che è già indebitata per 70 milioni di euro. Abbiamo un tecnico che è un pazzo, è un cretino; in un centrocampo della Juve forte fisicamente, mi indebolisci il centrocampo mettendo Marquinho, Gago e Perrotta, che non gioca da mesi. Hai depotenziato il centrocampo e la difesa, il difensore centrale non è il lavoro di De Rossi, mi metti Borini che è stato male tutta la settimana. E’ un incapace quest’uomo ma mi sembra in buona fede. La Roma è stata fermata dall’allenatore e della frasi di Baldini, quando dice che abbiamo fatto anche di più di quello che ci aspettavamo. Non c’è un presidente che si incazza, c’è un dg che sembra Riccardo Fogli, tutto tranquillo e rilassato. Ci vuole qualcuno che urla, che sbraita, che ci metta i soldi. Queste ultime partite la società, se esistesse, dovrebbe fare qualcosa.

L’allenatore è un incompetente per l’Italia. La Roma ha perso due derby, due partite su tre con la Juve, due su due con il Milan, è stata una storia di grandi prese in giro e di torelli, di allenatori che fermano la propria squadra come Colantuono e Cosmi. Ieri la maglietta della Roma se la dovevano levare i giocatori della Roma: mentre la Juve era in ritiro dal sabato sera, la Roma è partita a mezzogiorno. Siete professionisti di cosa? Si può perdere, si può giocare in dieci ma senza essere umiliati. Luis Enrique ha messo una formazione in campo per perdere, ha mandato in campo una squadra inguardabile sia sotto il profilo della cattiveria che nell’aspetto tattico. E’ una squadra senza cuore, che non rispecchia i tifosi. I tifosi della Roma almeno vogliono un’identità. Speriamo che ci sia qualcuno che abbia il coraggio di mandare via l’allenatore. Con un altro allenatore avevamo dieci punti in più rispetto alle avversarie per il terzo posto”

“Ero convinto che la Roma vincesse fino a sabato, poi fai i conti con la dura realtà.- le parole di Jonathan Calò -  La Roma è in preda a una follia tecnica, sento parlare di un 4-2-3-1, sento dire da Luis Enrique di Borini trequartista ieri. Non ho ancora capito quale è la proposta della Roma, se dici che Totti lo volevi risparmiare sapevi che a Torino potevi perdere. All’ottavo minuto è finito tutto, dopo mezzora già facevano gli olè, i dati in trasferta sono qualcosa di vergognoso. La Roma l’anno scorso aveva 56 punti ed era stata una stagione bruttissima, Luis Enrique deve andare via, se arrivi al terzo posto è solo una botta di fortuna. Dico a Lamela fai un gesto da calciatore, fai una brutta entrata ma fai un gesto da calciatore. Questa squadra va completamente ricostruita dal punto di vista difensivo. Quando Totti non c’è questa squadra va in frantumi”

Su Rete SportFederico Nisii e Ugo Trani fanno i nomi di eventuali allenatori che potrebbero succedere a Luis Enrique “Io prenderei un italiano, uno tra Allegri e Prandelli – dice Federico Nisii – il resto non vedo nulla di proponibile”. “Ma ormai Sabatini si è bruciato tutto. – dice Ugo Trani -  Montella non lo puoi portare perché ieri Rosella Sensi ha osato dire che lo preferisce a Luis Enrique, Pioli non ti viene più. Chi prendi? La notizia più bella di ieri era quella dei biglietti per l’amichevole negli Usa contro il Liverpool. Pensa un po’…Parlare oggi dell’arbitro è ridicolo”

Alle ore 10 anche su Teleradiostereo si parla di Juve-Roma  "La Roma perde 4-0 a Torino, abbiamo visto tutti in che modo. – dice David Rossi - Squadra che per l'ennesima volta dimostra di non avere personalità, di essere femmina. Quest'aspetto da settembre ad oggi è peggiorato. In trasferta si perdono partite in modo devastante, e non accadeva neanche ad inizio anno. La Roma non ha il benché minimo crisma di carattere. Forse anche la migliore Roma, con Totti in campo, avrebbe faticato a Torino, contro questa Juventus. Tutto ciò non giustifica l'esser scesi in campo in maniera molle. Chi ha giocato ieri si deve vergognare intimamente. Non c'è niente da salvare. Potrei anche dire che l'arbitraggio di Bergonzi è stato al limite del delinquenziale, ma la consapevolezza è che questa squadra avrebbe perso comunque. Questa è una squadra senza orgoglio, ed è un problema denunciato già in passato da Spalletti e Ranieri. Luis Enrique non poteva avere la bacchetta magica. Bisognava dare più sostanza alla squadra, e questa è una responsabilità della società. In Serie A non ci si può presentare con questa mollezza".

"Ieri la Roma ha giocato contro la miglior squadra italiana. – il pensiero di Max Tonetto - Però è evidente che se dopo 50 minuti il risultato è 4-0 e la Juve inizia a rallentare e gestire la partita, qualcosa di suo la Roma ce l'ha messo. Nell'arco di 90 minuti non crei la minima occasione, e la Juve ogni qual volta affonda rischia di far gol. Nel gioco delle figurine non credo ci sia questa differenza abissale tra le due squadre. Il singolo giocatore deve avere carattere, personalità e tigna. Qualità che a molti elementi della Roma mancano. Se a questo ci aggiungiamo un atteggiamento difensivo in cui in ogni azione puoi prendere gol, viene fuori una figura pessima. Se un allenatore si rende conto di questi limiti deve fare qualcosa di diverso, altrimenti va incontro sempre brutte figure. Questa squadra non va bene per il gioco di Luis Enrique".

"Una Roma che ha perso con la squadra migliore di questo campionato, soprattutto per l'atteggiamento che ha messo in campo.- dice Marco Delvecchio -  Dopo dieci minuti la partita era già chiusa, la Roma non ha fatto nulla, difetta in personalità. Sabatini ha aggiunto che ci sono problemi strutturali, allora il mercato non è stato adeguato. Da salvare nessuno, ho visto una squadra spenta e senza mordente, che si è da subito consegnata alla Juventus. Loro non hanno infierito nel secondo tempo, preservando le energie per i prossimi impegni".