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Amarcord Giallorosso: Roma-Juve 5 0, quando una partita diventa leggenda(VIDEO)

(di Tommaso Gregorio Cavallaro) La stagione 1930-31 fu caratterizzata dal duello senza quartiere tra la Juventus e la Roma. Fu la prima volta in cui una squadra del centrosud provò a sconvolgere le gerarchie consolidate del calcio italiano

Redazione

"(di Tommaso Gregorio Cavallaro) La stagione 1930-31 fu caratterizzata dal duello senza quartiere tra la Juventus e la Roma. Fu la prima volta in cui una squadra del centrosud provò a sconvolgere le gerarchie consolidate del calcio italiano

e minacciò il predominio sino ad allora indiscusso del calcio settentrionale.

 

"La squadra capitolina, guidata da giocatori straordinari come Fulvio Bernardini, Guido Masetti, Attilio Ferraris IV e Raffaele Costantino, arrivò ad un passo dal titolo, arrendendosi soltanto nel finale, dopo un derby burrascoso finito con la forza pubblica in campo a cercare di dividere i contendenti e denso di strascichi disciplinari. Non senza prima essersi tolta la soddisfazione di infliggere ai rivali un sonoro 5-0 che fornirà lo spunto per un famoso film dell'epoca che ne ribadisce la straordinaria forza.

"Il tutto avvenne il 15 marzo 1931, alla quinta giornata del girone di ritorno. La Juventus stava tenendo ben salde le redini del campionato fin dal suo inizio, e si presentò, in quel di campo Testaccio, con 36 punti. Cinque in più di una Roma, che stava sorprendendo gli addetti ai lavori e non solo, sia per il bel gioco fino ad allora espresso che per la continuità di rendimento e risultati. La squadra giallorossa, durante il mercato estivo, era stata rinforzata in maniera massiccia dall'arrivo di un portiere fortissimo come Guido Masetti e da quello di uno degli attaccanti più prestigiosi del suo tempo, il Reuccio di BariCostantino, considerato dall'inventore del Wunderteam, Ugo Meisl, la miglior ala destra d'Europa.

"La partita venne, giustamente, presentata dalla stampa come un match-scudetto, cosa che, anche se forse non ce ne sarebbe stato bisogno, fece accorrere in massa il pubblico nel fortino romanista di Campo Testaccio. La Juventus veniva data per favorita, anche perché proveniva dal convincente 5-1 ai danni della Pro Vercelli, mentre i giallorossi erano usciti con le ossa rotte dalla trasferta di Napoli, nella quale i partenopei gli avevano rifilato un secco 3-0.

"La partita ebbe, invece, un andamento e un risultato totalmente inaspettato. Pronti via e la Roma si portò in vantaggio, al 6 minuto, con Lombardo. Per tutto il primo tempo, la compagine giallorossa imperversò per il campo e mise alla corde la capolista, che non crollò solo grazie alla bravura del futuro Campione del Mondo, Combi. Il quale, però, in apertura di secondo tempo dovette inchinarsi dinanzi a Sciabolone Volk, che lo trafisse per il 2-0 di marca romanista al 5’ minuto. Meno di un quarto d’ora e Bernardini, al 17’ su rigore decretato dal Sig. Carraro, calò il tris, a cui fece seguire il poker al 34’. Ci pensò poi Fasanelli a chiudere la pratica e siglare, a due minuti dal termine, la cinquina romanista ai danni della Vecchia Signora.

"Juventus che alla fine vinse il campionato, sopravanzando la Roma di soli 4 punti. Un torneo, però, pieno di polemiche per i torti arbitrali subiti dai giallorossi, che anticiparono di mezzo secolo le questioni di centimetri tra Viola e Boniperti.

Roma 15 Marzo 1931 5° Giornata Girone di Ritorno Campionato di Serie A 1930/31

Roma-Juventus 5-0 Roma: Masetti; De Micheli, Bodini II; Ferraris IV, Bernardini, D'Aquino; Costantino, Fasanelli, Volk, Lombardo, Chini; All. H. Burgess Juventus: Combi; Rosetta, Caligaris; Barale, Varglien I, Vollono; Munerati, Cesarini, Vecchina, Ferrari, Orsi; All. Carlo carcano Arbitro: Sig. Carraro di Padova Reti: p.t. Lombardo 6' s.t. Volk 5' Bernardini (rig) 17' e 34' Fasanelli 43'