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RADIO PENSIERI, MELLI: “De Rossi era il simbolo di Roma. Juric è noioso”

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Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei...
Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “L’addio di De Rossi è la cancellazione di quello che è la Roma e quello che rappresenta per i tifosi. Juric a me non piace. La Roma con lui fa un triplo salto nel buio. De Rossi era il simbolo della Roma. Juric è noioso, il suo Torino non mi divertiva mai. È uno che si arrabbia facilmente con l’ambiente e i giornalisti. Il problema ai Friedkin si riproporrà tra non molto".

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Al tifoso della Roma ha fatto più male l’addio di Mourinho rispetto a quello di De Rossi. Con Mourinho il tifoso credeva di diventare una grandissima squadra, poi è andata male. De Rossi rappresenta un ottimo allenatore ma con lui c’era amore fraterno, con Mou c’era amore professionale. Per il professionista che è De Rossi era meglio interrompere il rapporto a giugno e lui avrebbe accettato perché aveva una carriera in ascesa. Tra Pioli e Juric ci sono due categorie di distanza. Il curriculum di Pioli che l’altro non ha. L’allenatore italiano fa parte dell’élite degli allenatori. Juric mi auguro che si adatti a questa nuova dimensione piuttosto che adattare i giocatori al suo modo di far calcio”.

Ugo Trani (Teleradiostereo – 92,7/Te la do io Tokyo): “Ma nella Roma chi corre? Se Zalewski non gioca neanche con Juric, non gioca più. Pisilli era stato ceduto al Lecce, prestito con diritto di riscatto e controriscatto: la Roma ha pero provato a rinnovargli il contratto ma gli è stato offerto più o meno quanto prende adesso e li la trattativa si è bloccata e il suo contratto scadrà nel 2026. I Friedkin devono aspettare 15 giorni per sapere se prenderanno l’Everton oppure no, perché in Inghilterra funziona che se un proprietario possiede già un’altra squadra in Premier League ha la precedenza rispetto agli altri; quindi, i Friedkin dovranno aspettare e capire se chi ha presentato già un’offerta concluda l’affare oppure no”.

Antonio Felici (Teleradiostereo – 92,7/Te la do io Tokyo):  “Quando c’è un cambio di allenatore è perché si vuole provare a fare qualcosa di diverso. Ai calciatori con questa cosa hai creato solo confusione. Non è l'esonero che cambia le sorti di una squadra. Dybala lo vedo a rischio, nelle precedenti squadre allenate da Juric, non vedo giocatori con le caratteristiche della Joya. Anche altri giocatori che fisicamente lasciano un po’ a desiderare non li vedo bene con Juric”.

Alessandro Austini (Radio Manà Manà Sport – 90.9): “Un giorno capiremo il senso che ha la Roma dei Friedkin. Per me il problema è generale, manca un progetto, non c’è un’idea strutturata e quindi le cose sono destinate a concludersi. La proprietà che ha speso di più nella storia della Roma e quella con meno idee. I soldi spesi in questo mercato sono stati spesi male. Le critiche sotto tutte le comunicazioni della Roma di ieri sono tantissime, siamo ai livelli minimi di popolarità. L’esonero di De Rossi ha unito tutti, pure i nostalgici di Mourinho. Juric non accende le fantasie della gente. I dati contano adesso e non contavano con Mourinho? Non possono essere quattro partite che ti permettono di dare una sentenza. La mia idea è che De Rossi è stato mandato via perché non andava d’accordo con i dirigenti. I giocatori sono dispiaciuti e disorientati per l’esonero. Questa Roma non è una squadra da Champions. De Rossi aveva bisogno di qualcuno che lo aiutasse, invece si è ritrovato da solo e sono emersi anche i suoi limiti caratteriali”.

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattina - 104,5): "I risultati di De Rossi erano deludenti, ma non è questo il modo di gestire un club. Vedo tanta impreparazione soprattutto da parte della Souloukou. Non è stata in grado di aiutare e far crescere De Rossi che magari andava anche rimproverato oltre che supportato. Bisogna essere presenti ed autorevoli in certi casi ma nemmeno si può rimproverare il tecnico per le parole su Zalewski. Detto questo Daniele poteva evitare di commentare cose di cui non doveva occuparsi.  Il contratto proposto a Daniele a maggio era folle, sia sulle cifre sia sulla durata. E ora lo stracciano così?"

Nando Orsi (Radio Radio Mattina - 104,5):  "I Friedkin sono stati maleducati con De Rossi, si sono comportati male. La scelta di Juric è chiaramente di emergenza visto che gli fanno un anno di contratto. Cambi modo di giocare. Ha sicuramente più esperienza da allenatore e basa tutto sull'intensità. Vedendo l'organico della Roma vedo pochi giocatori con quell'aggressività"