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ON AIR – Te la do io Tokyo “Se Totti non è al centro del progetto, il progetto vale poco”

(di Luca Parmigiani) Continua il nostro viaggio nelle radio romane per conoscere il pensiero e le opinioni dei conduttori sulla stagione che è appena cominciata.

Redazione

(di Luca Parmigiani) Continua il nostro viaggionelle radio romane per conoscere il pensiero e le opinioni dei conduttori sulla stagione che è appena cominciata.

Oggisiamonella sede di CentroSuonoSport per intervistare colui che per molti ascoltatori è un punto di riferimento nel panorama radiofonico romano. Te la do io Tokyo, in onda tutte le mattine dalle 10 alle 14 sui 101.5 FM, rappresenta una sorta di totem per tutti quei tifosi che la mattina vogliono informarsi sulla squadra giallorossa.

Ideatore e conduttore della trasmissione è Mario Corsi, detto “Marione”, che ha risposte alle nostre domande sull’inizio imminente della stagione, la prima targata Made in Usa. Insieme a Mario, fanno parte del board Riccardo Angelini “Galopeira”, Jonathan Calò, Giuseppe Lo Monaco, Adriano Valentini e l’inviato Gianluca Lengua.

Mario, Te la do io Tokyo è da anni la trasmissione più seguita nel panorama radiofonico romano. Ci saranno novità per questa stagione per quanto riguarda tematiche e staff?No non ci sono novità perché come si dice squadra che vince non si cambia. Noi abbiamo sempre parlato di Roma e tutto quello che succede a Roma, della politica e della nostra squadra del cuore. Non cambiamo, ogni tematica è importante, abbiamo Giuseppe Lo Monaco e Adriano Valentini e tanti altri ragazzi che sono con noi. Parliamo di tutto ma la Roma è il nostro occhiello.

Dopo tanta attesa domenica è iniziato il campionato. Cosa ti aspetti da questa stagione?Secondo me sarà un’ottima stagione perché quello che ha detto la Roma, Sabatini soprattutto, che avrebbero comprato giocatori di grande prospettiva e giovani è stata mantenuta. Al di là di Vucinic e Menez ci sono ancora dei campioni importanti, c’è un ottimo mix per cui mi aspetto almeno l’entrata in Champions League.

Totti è stato al centro di polemiche dopo le frasi di Baldini(“Totti è pigro”) e le sostituzioni di Luis Enrique. Che idea ti sei fatto sul caso Totti? E’ancora al centro del progetto della Roma?Se Totti non è al centro del progetto il progetto vale poco. Secondo me c’è qualcuno che per eccesso di protagonismo e di fanatismo ha detto queste cose forse senza neanche tanta cattiveria, quando poi si vedranno questo caso si andrà smontare, il campo è importante.

Cosa aveva la gestione Sensi che gli americani non hanno?E cosa hanno invece rispetto a loro?È presto per dirlo. Intanto si può dire che l’Impero dei Sensi era destinato a finire perché ormai Franco Sensi aveva finito le risorse per amore della Roma. Come tutte le cose belle  finiscono. Il cuore di Sensi non lo possono avere gli americani, magari gli americani avranno un’organizzazione capillare e saranno molto più feroci sotto altri punti di vista; spero che siano parimenti vincenti.

Ritieni che questa sarà una stagione nella quale peserà il confronto tra vecchia e nuova dirigenza?Spero di no. C’è qualche malato mentale che ancora insiste contro i Sensi o a favore. Qui bisogna prendere atto di quello che c’è, c’è una bella situazione e sfruttiamola. Non facciamo quelli che stanno con Sensi e quelli contro dopo un anno.

Campagna abbonamenti. La Roma ha scelto una strada alternativa. Sei d’accordo con la presa di posizione della società?Si, è una strada che va al di fuori delle leggi inventate in Italia all’improvviso. Questo americano compra una squadra di calcio e non può vendere i biglietti. Come fai a spiegare a un imprenditore americano che non si possono vendere liberamente i biglietti in Italia? È una follia e allora hanno trovato questo escamotage che secondo me è giustissimo per vendere i biglietti. So come è andata, è stato difficile spiegare questa cosa a DiBenedetto. Comunque hanno fatto benissimo.

De Rossi resterà a Roma?Credo di si. Non credo si possa fare a meno di Daniele De Rossi. Ad oggi però c’è un’offerta della Roma che è minore di tanto a quello che lui vorrebbe essendo un campione. Ma sono ottimista, non si può perdere Daniele De Rossi.

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