(di Paolo Marcacci) Stavolta l'abbraccio arriva e, indipendentemente dal fatto che sia diplomatico o sentito, ci piace pensare che sia retroattivo, oltre che dovuto:
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L'ISTANTANEA di Palermo-Roma: Fabio-goal e le chiacchiere in fuorigioco
(di Paolo Marcacci) Stavolta l’abbraccio arriva e, indipendentemente dal fatto che sia diplomatico o sentito, ci piace pensare che sia retroattivo, oltre che dovuto:
vale, cioè, per tutte le altre occasioni in cui Fabio il bolognese s'è morso la mano in favore di telecamera e con la visuale sgombra davanti, correndo da solo a celebrare se stesso.
Non è un caso che sia il Capitano a comandare il plotone verso l'encomio collettivo.
Borini è tanta roba, negli ultimi venticinque metri, non solo per i numeri dei goal che già hanno giustificato i riflettori di Prandelli ma anche per come ha strappato coi denti quel ciuffo d'erba di vantaggio nello spunto decisivo; non solo al "Barbera" ma in ogni occasione in cui il morso della deteminazione ha lacerato un lembo di almanacco.
E' veloce, ma non basta: è straoridnariamente lucido, nel piazzare lo scatto e paradossalmente lo diventa ancora di più via via che fa salire i giri del motore. Spietato, sarebbe l'aggettivazione più banale; noi però preferiamo dire che è sereno, sempre: nell'esultare da solo, nel farsi abbracciare se capita, nello schivare l'ultimo tackle nemico, nel piazzarla come può e come sa. Su quest'ultimo aspetto, il dibatitto è ancora aperto: quali sono i suoi limiti tecnici, dovè che evidenzia limiti a livello di fondamentali? Quesiti anche interessanti e che si potranno arricchire ancora con varie argomentazioni, ma già scavalcati dai goal che nel frattempo, mentre noi parlavamo ancora di abbracci mancati e cene solitarie, non s'è fatto mai mancare: come uno squarcio sulla seta, il suo inserimento puntuale è spesso un fremito di rete, sempre e comunque un pericolo.
Uno così lo invidieremmo agli altri, se non fosse nostro: questo è certo; bisogna allora goderselo e celebrarlo a dovere, ben sapendo che Fabio Borini non avrà neppure il tempo per leggere i nostri complimenti: sarà già impegnato a sfuggire al prossimo difensore.
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