(di Valerio Valeri) Non saranno affatto contenti i laziali, a partire dal presidente Claudio Lotito, per la designazione di Paolo Tagliavento al derby di domenica sera.
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Tagliavento, il parrucchiere che fa arrabbiare Lotito
(di Valerio Valeri) Non saranno affatto contenti i laziali, a partire dal presidente Claudio Lotito, per la designazione di Paolo Tagliavento al derby di domenica sera.
Il parrucchiere di Terni, infatti, è visto dai cugini biancocelesti come il fumo negli occhi, accusato di aver favorito la Roma in più occasioni ed in particolare nei derby. I precedenti nella stracittadina, per il fischietto 39enne, infatti, sono già due, entrambi felici per la squadra giallorossa: il primo è quello del 18 aprile 2010, durante il quale una doppietta di Mirko Vucinic, prima su rigore e poi su punizione, ribaltò l'iniziale vantaggio firmato Rocchi.
In quell'occasione, Tagliavento assegnò un penalty alla Lazio che Julio Sergio parò a Floccari concedendone poi uno alla Roma per fallo su Taddei ed espulse Ledesma al 90° per proteste.
La seconda occasione è quella del 13 marzo scorso, giorno del “King of Rome”, quel Totti che domenica sarà assente ma che sette mesi fa stese la Lazio su punizione e rigore. Anche in quel caso, l'arbitro umbro espulse Ledesma per proteste e Radu per una testata a Simplicio. Su 17 gare della Roma dirette da lui, la Magica ne ha vinte ben 13, pareggiandone 3 e perdendone una (Napoli-Roma 2-0 l'anno scorso). Un bottino positivo in generale, che fa ben sperare i romanisti.
Tagliavento, promosso internazionale nel gennaio 2007, viene considerato uno dei migliori in Italia, non si è mai distinto per clamorosi errori o atteggiamenti scontrosi, anzi. Certo, ha il cartellino giallo facile e non si fa pregare nell'assegnare i rigori, ma nel complesso è da valutare come affidabile. E poco condizionabile. Quindi a Formello si mettano il cuore in pace, anche stavolta sarà lui a “mettersi in mezzo”.
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