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Amarcord Giallorosso: Un Magico sinistro di Bruno Conti fulmina la Lazio

(di Tommaso Gregorio Cavallaro) La Roma sul finire degli anni’70 era quella che sarebbe passata alla storia come la Rometta. La compagine giallorossa era parca – eufemisticamente parlando – nel regalare gioie ed emozioni al proprio pubblico,...

Redazione

(di Tommaso Gregorio Cavallaro) La Roma sul finire degli anni’70 era quella che sarebbe passata alla storia come la Rometta. La compagine giallorossa era parca – eufemisticamente parlando – nel regalare gioie ed emozioni al proprio pubblico, che, come è suo uso e costume da sempre, anche allora non la lasciava mai sola.

Il torneo 1976/77 non si discostò molto da questo refrain dal monotono cadenzare. La compagine allenata dal Barone, in procinto di trasferirsi al Milan prima di ritornare a Roma per la grande epopea d’inizio anni’80, si barcamenava nei fangosi mari del centroclassifica, ovvero in quella zona grigia che, come dice l’adagio: “Non ti cura, ma neanche t’ammazza”.

Non che d’altra parte del Tevere, all’approssimarsi di quel Derby di fine marzo, le cose andassero meglio. La Lazio, infatti, era impantanata nella stessa melmosa fanghiglia della Roma, da cui era distanziata di un punto. Tutte e due, inoltre provenivano da pessimi risultati nella giornata precedente. I biancocelesti si erano fatti fermare su un noioso 0-0 in casa dal Napoli, mentre gli undici di Liedholm erano riusciti nell’impresa di farsi battere 1-0 dal Foggia in quel del Pino Zaccheria.

Tutto lasciava, indi, pensare a un’equa divisione della posta tra le due contendenti, anche se la Roma doveva farsi perdonare la sconfitta dell’andata (1-0 con gol di Giordano, ndr) , arrivata alla fine di una partita letteralmente dominata dai giallorossi.

Fortunatamente per il Barone ci fu la possibilità di schierare la formazione migliore, con i due prodigiosi prodotti della Primavera, Conti e Di Bartolomei, in campo dal primo minuto.

Fu proprio Bruno, l’originale proveniente da Nettuno secondo la vulgata romanista, Conti a decidere la partita con uno straordinario sinistro da fuori area che, al minuto 13 del primo tempo, fece secco Pulici.

Da lì in poi non ci fu partita, nel senso che la Lazio dominò, colpendo pali e assistendo alla straordinaria prova di Paolo Conti in versione salva tutto, ma non riuscì a pareggiare. La Roma, insomma, si riprese ciò che la sorte le aveva estorto all’andata.

Con quei due punti qualcuno in casa giallorossa cominciò a fare sogni europei, che però a fine campionato non si concretizzarono. Di quel Torneo la gente romanista conserva solo il ricordo della straordinaria magia di Bruno “MaraZico” Conti sotto la Curva Nord.

Campionato Italiano Serie A – 7 Giornata del Girone di ritorno – Stadio Olimpico, Roma 27/03/1977

Incontro: Roma - Lazio

ROMA: Conti P., Chinellato, Peccenini, Boni, Santarini, Menichini, Conti B., Di Bartolomei, Musiello, De Sisti, Prati (88' Pellegrini (II)). (12 Quintini, 14° Sandreani). All. Liedholm.

Lazio: Pulici F., Pighin (57' Ghedin), Martini L., Wilson, Manfredonia, Cordova, Garlaschelli, Agostinelli A., Giordano, Viola, Badiani. (12 Garella, 14° Rossi R.). All. Vinicio.

Arbitro: Sig. Panzino F. di Catanzaro.Marcatori: 13' Conti B.

 

Risultati e Classifica:

Bologna - Catanzaro     0-0   Fiorentina - Genoa      1-2     67' Pruzzo, 68' Casarsa (FI) rig., 80' Arcoleo Inter - Milan           0-0 Juventus - Cesena       3-2     14' Benetti, 48' aut. Morini (CE), 68' Bettega, 75' Benetti, 88' Palese (CE) Napoli - Torino         0-0     Perugia - Verona        1-1     32' Mascetti, 60' Cinquetti (PE) Roma - Lazio            1-0     13' Conti Sampdoria - Foggia      2-1     15' aut. Zecchini (FO), 28' aut. Pirazzini, 68' Saltutti

Classifica - Juventus 37; Torino 36; Inter 26; Fiorentina e Napoli 25; Roma 23; Genoa e Perugia 22; Verona 21; Lazio 20; Milan 19; Foggia 17; Bologna e Sampdoria 16; Catanzaro 14; Cesena 13.