rassegna stampa

SUPERTOTTI Sempre in campo, è il migliore della A

(Leggo – F.Balzani) Tredici presenze su tredici, 1062 minuti giocati su 1211 disponibili e la media-voto più alta della serie A (6,62).

Redazione

(Leggo - F.Balzani)Tredici presenze su tredici, 1062 minuti giocati su 1211 disponibili e la media-voto più alta della serie A (6,62). Nella Roma dei giovani il superman è il più anziano: Francesco Totti. Il capitano giallorosso, a 36 anni suonati, finora non è mai mancato all’appello: dal pareggio col Catania alla vittoria di Pescara di domenica scorsa, Totti è sempre partito titolare come non accadeva da 6 anni. Era dal 2006-07 (stagione della Scarpa d’oro) che il numero dieci non giocava così tanto nelle prime 13 di campionato.

In quella stagione Totti disputò 21 gare consecutive prima di tirare il fiato (col Siena). Lo scorso anno giocò ne giocò solo 7 su 13, un record negativo considerato che con Spalletti e Ranieri la media era di 10,3. Nonostante l’arrivo (costoso) di Destro, l’esplosione di Lamela, i gol di Osvaldo e la gioventù di Lopez in questa stagione è sempre Totti a guidare l’attacco, e non solo. Anche a Pescara il capitano è corso in aiuto del centrocampo, aprendo i varchi per gli attaccanti. Una specie di regista avanzato in grado comunque di mettere a segno 4 gol che gli hanno permesso di raggiungere quota 219 in A e il podio tra i bomber di sempre. Tanta roba per uno che solo 15 mesi veniva definito «pigro» e «come il sole al tramonto sui tetti di Roma». Altro primato, quello dei passaggi filtranti: 26 su 43 provati con una media di 2 a partita, primo in Europa davanti a Cassano.

Ma il dato che più risalta è quello del minutaggio: con 1062 minuti Totti è il giocatore più impiegato da Zeman. Più dei portieri, più di Florenzi, unico altro ad essere sceso in campo 13 volte (due però non da titolare). Numeri da fuoriclasse che annientano i dubbi sulla sua tenuta fisica e su quel contratto (con scadenza a giugno 2014) da 5,5 milioni che a fine stagione potrebbe essere addirittura rinnovato. Francesco, infatti, non ha alcuna voglia di smettere.