rassegna stampa

Serie A, Zanetti e Totti non siano solo bandiere

I due ex campioni non hanno ancora esercitato il loro carisma sullo spogliatoio per tradurre il tutto in voglia di vincere e senso d'appartenenza. In un periodo in cui Inter e Roma ne hanno disperatamente bisogno

Redazione

Con le crisi di risultati delle big ha acquistato un'importanza capitale la presenza in squadra e società delle bandiere. Il Milan ne ha tratto grandi benefici con l'arrivo di Gennaro Gattuso, che ha fatto capire ai calciatori cosa significasse vestire i colori rossoneri e quanto dovessero sudare per questo. Come sottolinea Andrea Di Caro su gazzetta.it, è il senso d'appartenenza che davvero conta, l'attaccamento alla maglia. E' questo di cui Inter e Roma hanno disperatamente bisogno, per trasformare il tutto in voglia di vincere. Sia i giallorossi che i nerazzurri hanno la fortuna di poter contare su due figure come Javier Zanetti e Francesco Totti, che però fino ad ora non hanno sfruttato il loro carisma sulla squadra.

L'argentino si è visto davvero poco, l'ex numero 10 romanista invece alterna passerelle in tribuna e apparizioni in tv. Piuttosto servirebbe un loro apporto diretto al campo, una voce forte all'interno dello spogliatoio, ma senza chiaramente interferire con le decisioni tecniche dell'allenatore. Un esempio evidente è quello di Pavel Nedved, che è vero, si trova comunque in un ambiente come quello juventino in cui quasi funziona tutto da sé. Due come Zanetti e Totti però dovrebbero stare più vicini alla squadra per influenzarne gestione e comportamenti, non essere semplici bandiere da sventolare in tribuna.