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Roma-Torino 2-0 LE PAGELLE DEI QUOTIDIANI Marquinhos da leader, Bradley attento, Marquinho manda fuori giri il Toro

(redazione ForzaRoma.info) Ecco i voti assegnati ai giallorossi dai quotidiani presi in esame oggi, in riferimento alla gara di ieri Roma-Torino 2-0.

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(redazione ForzaRoma.info) Ecco i voti assegnati ai giallorossi dai quotidiani presi in esame oggi, in riferimento alla gara di ieri Roma-Torino 2-0.IL ROMANISTA Pagelle a cura di Daniele Giannini

GOICOECHEA 6

Spettatore per 37 minuti, poi una buona parata su Bianchi dopo l’unico tiro del Toro nel primo tempo, tanto per togliersi di dosso i fantasmi della papera derby. Che magari ci metteranno un po’ ad andarsene del tutto. Ma intanto lui costruisce da lì una prestazione sicura, faticando poco, ma senza sbavature.

PIRIS 6

Non fa errori. Per lo meno non come quello nel derby.Torna quello che si era visto fino a 10 giorni fa: magari non travolgente, ma positivo. Sicuramente dimostra quello che aveva già dimostrato: di aver capito i movimenti di Zeman.

MARQUINHOS 7,5

Un predestinato. Un talento puro, fisico e testa da giocatore fatto, non di un 18enne. Non di un ragazzino sbarcato pochi mesi fa dall’altra parte del mondo. Un prospetto di fenomeno. Per ora "solo" una certezza, con qualche miracolo regalato qua e là come quel tackle di tacco a salvare su Bianchi. Sogna di diventare come Aldair, è sulla buona strada. In fin dei conti alla sua età Pluto ancora non aveva esordito nel Flamengo.

CASTAN 6,5

Torna titolare dopo due partite e ci si ricorda perché lo era stato da inizio stagione. Perché magari può pure sbagliare, ma ha tecnica, fisico e carattere. Perché solo se si hanno queste doti si può arrivare a vincerela Libertadores.

BALZARETTI 6 

Non è quello di inizio stagione né tanto meno quello di Palermo o dell’Europeo. Ma, per fortuna, non è nemmeno quello del derby. E’ già qualcosa in attesa di tempi e di forma migliori.

PJANIC 7,5

Parte che vorrebbe spaccare il mondo. Ma è come quando si tenta di versare una bottiglia di spumante dopo averla agitata. Esce la schiuma ma non si riesce a bere mai. Ecco, per un po’ il Pjanic di ieri non riesce a togliersi la sete di calcio e di gol. Solo che lui non è uno spumantino qualsiasi, Miralem è uno champagne di marca. Basta aspettare, le schiuma se ne va, resta il gusto morbido e delicato del suo piede.

BRADLEY  7

L’americani so forti! Forse non sarà il migliore centrale di centrocampo a disposizione di Zeman, però è quello che per il momento ha capito meglio come farlo. Quantità e qualità. Senza rischi, riducendo al minimo gli errori, alzando e abbassando i ritmi al momento giusto, a suo piacimento.

FLORENZI  6,5

Ogni volta che pensi che non ce ne abbia più ti sorprende: piazza lo scatto, l’affondo ela Romaè pericolosa. Succede nel primo tempo quando chiede il triangolo a Lamela e manda di poco alto. Succede nel secondo: numero e palla per Totti. Prima che la benzina finisca davvero, fa l’ultimo scatto per uscire dal campo.

LAMELA 7

Non ha raggiunto Volk, non è riuscito a segnare per sette partite di fila. Non è stato "Settebello", ma il suo primo tempo è stato bellissimo lo stesso. Una delizia per tutti: per chi ama i giocatori di tocco e per quelli che stravedono per i giocatori di fisico. Non sbaglia niente, cambia marcia e l’avversario che lo marca diventa un puntino all’orizzonte. Nella ripresa si vede molto meno per una caviglia malconcia, ma il senso dei romanisti per il pallone è già appagato.

OSVALDO 6,5

Sembra una giornata no. Una in cui la palla non vuole entrare, in cui persino la rovesciata, il suo cavallo di battaglia, non riesce. Sembra, ma non è così. Finisce con un suo rigore che sblocca una partita insbloccabile, finisce con la fascia da capitano al braccio, finisce conla Romache vince. Alla faccia della giornata no.

TOTTI 6,5

Un cioccolatino per Balzaretti che non controlla, una parabola di destro che è una delizia per gli occhi e per la geometria, una mazzata che se prendeva un po’ di angolo Gillet neanche la vedeva. Una serata normale per lui che è straordinario. Anche quando esce prima senza una smorfia, senza una lamentela e resta in panchina a tifare. E alla fine è festa anche lì, per lui, perla Roma. Chepoi sono la stessa cosa.

DESTRO 6,5

Bello, bellissimo il modo in cui abbraccia Osvaldo dopo il rigore e pure Pjanic alla fine. Segno he è pienamente parte del gruppo anche se gioca poco. Anche se ancora una volta è stata una serata a metà. Sia come minuti, sia sotto porta come quel tiro che sfila fuori di poco. Se ogni giocatore in un campionato ha un tot di sfortuna da consumare, allora lui è a posto fino alla fine.

MARQUINHO 7

Quello che dovrebbe fare ogni subentrante. Un grande impatto, un cambio di ritmo che  spariglia, che manda fuori giri il Torino. Uno, due tentativi, al terzo è rigore, è vittoria. E’ anche merito suo.

ZEMAN  6,5

Niente gol presi, pochissimi rischiati, solo due fatti. Un risultato e un andamento poco zemaniano per una squadra che invece zemaniana lo è stata abbastanza. E che soprattutto è stata concentrata per 90 minuti. Un bel punto di (ri)partenza.

IL MESSAGGERO pagelle a cura di Mimmo Ferretti

GOICOECHEA 6

Attento su una conclusione di Bianchi, nella prima frazione.Reattivo su Cerci e Verdi, nel secondo tempo.

PIRIS 6

Meglio quando attacca rispetto a quando è chiamato a difendere su Santana. Talvolta fuori posizione in fase di non possesso, ma non fa grossi danni.

MARQUINHOS 6,5

In campo in extremis, strappa applausi a scena aperta per un recupero in scivolata alla Juan su Bianchi e un altro a tutta velocità su Cerci.

CASTAN 6

Cerca di non perdere di vista il più avanzato degli attaccanti di Ventura che giocano di sponde in verticale. Tosto.

BALZARETTI 6

Dalle sue parti si agita minaccioso l’ex Cerci e la serata non è facile. Lui un po’ se la complica da solo, ma va avanti con continuità.

PJANIC 6,5

Zeman lo propone di nuovo titolare, stavolta come intermedio di destra: parte con il piede pigiato sull’acceleratore poi cala di tono e di precisione. Chiude una partita di pura rabbia segnando la seconda rete della Roma.

BRADLEY 6

Centrale per mancanza di avversari, lo statunitenseappare un po’ spaesato e detta la manovra con ritmi alla camomilla. Se non altro, fa buona copertura difensiva.

FLORENZI 6

Dà l’impressione di essere un po’ stanco, di non avere più il passo delle prime giornate di campionatoecco perché va a sprazzi, salendo di tono nella ripresa.

LAMELA 6

Quando ha la possibilità di prendere la palla e lanciarsi in avanti diventa praticamente imprendibile. Solo che il giochetto non gli riesce con continuità.

OSVALDO 6,5

Pronti, via e ha tre occasioni per far male a Gillet ma le sbaglia tutte. La storia non cambia con il passare dei minuti. Impeccabile, però, la trasformazione del calcio di rigore sotto la Sud e con la fascia di capitano al braccio.

TOTTI 6

Il Torino si difende con grande elasticità e per lui non è facile trovare lo spazio giusto per azionare gli attaccanti. Prova a far gol con un destro da lontano, la palla esce di un niente. Prima del cambio, prova ancora a bucare Gillet da ogni posizione.

DESTRO 6

Al posto di Totti, giocando largo a sinistra:si crea un sacco di opportunità, la mira non è esatta. Ma la determinazione è quella giusta.

MARQUINHO 6

Per Florenzi: entra bene in partita e rimedia il calcio di rigore. E non soltanto quello, si propone spesso in avanti a sostegno dei compagni.

GAZZETTA DELLO SPORT Pagelle a cura di Massimo Cecchini

GOICOECHEA 6,5

Comincia tra i fischi e se li scrolla di dosso deviando un tiro di Bianchi e dimostrandosi attento su Cerci, Gazzi e Verdi.

PIRIS 5,5

Anche lui beccato dal pubblico, se la vede con Santana e gli assolo dell'esterno spesso scompaginano il suo spartito.

MARQUINHOS 6

Recuperato in extremis, dimostra eleganza e senso del tempo in chiusura.

CASTAN 6

Con il Toro quasi sempre nella sua mangiatoia, avanza il suo raggio d'azione e duella di fisico con Bianchi.

BALZARETTI 5,5

La frequente abulia di Cerci lo invoglia a fare l'attaccante aggiunto, ma difetta nella rifinitura e in chiusura. 

PJANIC 6,5

L'Epurato torna titolare e, pur con qualche pausa, dà segnali interessanti. Il gol (in collaborazione) sembra liberatorio.

 

BRADLEY 6,5

Il terzo regista stagionale non regala un film d'autore, però fa incasso (i punti) grazie alla buona fase difensiva.

FLORENZI 6

Naviga da una metà campo all'altra cercando di cucire una squadra lunga: corre, lotta ed esce esausto.

MARQUINHO 6,5

Dà la scossa a una partita piantata procurandosi il (finto) rigore, dando assist e andando al tiro.

LAMELA 6

In avvio tocca pochi palloni senza mai scadere di qualità, nella ripresa perde estro e voglia.

OSVALDO 6

La ruggine si vede, ma lotta e segna il penalty.

TOTTI 6

Il suo è un calcio a basso consumo energetico e alto contenuto di fosforo. Non sprinta, ma dipinge finché ha fiato.

DESTRO 6

Entra per Totti e ci prova fino alla fine.

All. ZEMAN 6

Il canovaccio è il solito: attacco e rischio (più blando del solito), ma stavolta fortuna e arbitro sono dalla sua.

CORRIERE DELLO SPORT Pagelle a cura di Roberto Maida

GOICOECHEA  6

Per scacciare pericolosi ricordi, su Bianchi sceglie la parata a mano aperta. Nel complesso supera l'esame del panico da post-derby.

PIRIS  6,5

Propositivo in attacco, non concede quasi niente a Santana. Se troverà tranquillità e continuità, si rivelerà molto più forte di quello che sembrava all'inizio.

MARQUINHOS  7

Straripante per atletismo e personalità, nonostante un fastidio muscolare. Un fenomeno, compatibilmente con i 18 anni. Se non si illude di essere già Vierchowod, diventerà qualcosa di molto simile.

CASTAN 6

Al rientro, se la cava con l'istinto del difensore old style: braccia alte, interventi sbrigativi.

BALZARETTI  5

Insultato dagli ex tifosi, ascolta anche i mugugni dei romanisti. Prosciuga un assist di Totti davanti a Gillet, sbuccia tanti passaggi, lascia scoperta la fascia. Come è lontano l'Europeo...

PJANIC  7

Si riscopre titolare dopo tre settimane per mancanza di alternative e fatica a calarsi nella parte. Ma nel finale impugnala Romaed è premiato da una deviazione per il gol della felicità. Sono due reti consecutive, dopo quella inutile e polemica del derby.

BRADLEY 6,5

Dirige con semplicità il centrocampo, piazzandosi proprio davanti ai due difensori centrali.La Romafatica a cambiare marcia, ma l’americano in fase di non possesso si fa sentire. Soprattutto nel secondo tempo lavora con dedizione per recuperare palloni vacanti.

FLORENZI  6,5

Spigliato e vivace. In certi momenti è lui a trascinare i compagni. Zeman lo sostituisce non perché demeriti, ma perché è stanco.

MARQUINHO (20' st) 6,5

Entra con un atteggiamento arrembante. E si prende il rigore. Forse meriterebbe qualche minuto in più.

LAMELA 6

E' il fuoco della Roma. Tutto quello che promette di essere bello passa dalla sua prorompente forza fisica. Che però si spegne nella ripresa, anche per un fastidio alla caviglia.

OSVALDO  6

Si capisce subito che tira un'ariaccia: sbaglia di tutto, sia prima che dopo il gol. Ma quando gli cade sul braccio per la prima volta la fascia da capitano, sbatte dentro il rigore antistress. Era stato determinante anche nell'ultima vittoria della Roma di lunedì, a marzo. Forse è per questo che Zeman lo ha lasciato in campo fino alla fine nonostante le condizioni fisiche approssimative.

TOTTI 6

Rifinisce e conclude. Ha tante buone idee: gli mancano le amicizie giuste e un pizzico di fortuna. Cala nella ripresa ed esce stremato sullo 0-0 ma sarebbe ingeneroso rimarcare chela Romaha sbloccato il risultato senza di lui.

DESTRO (19' st) 6

Ravviva l'area con i muscoli, più che con la tecnica. In zona gol è ancora poco brillante.

ZEMAN (all.) 6,5

Comincia tra i fischi, finisce in gloria: anche aiutato da episodi favorevoli e da cambi azzeccati.La Romaimprovvisamente ha dimostrato concretezza e solidità. E' un segnale che ha bisogno di conferme già a Pescara, a casa sua.

 

IL TEMPO Pagelle a cura di Alessandro Austini

GOICOECHEA 6

Serata di semi-riposo dopo il naufragio del derby. Dopo mezzora abbondante in pantofole si allunga sul primo tentativo di Bianchi. Nel secondo tempo blocca due tiri innocui dei granata Cerci e Verdi e lascia la porta inviolata.

PIRIS 6

L'errore nel derby gli dà una svegliata: più presente del solito nella metà campo avversaria e senza fronzoli in difesa.

MARQUINHOS  7

Il migliore della difesa e non è una novità. Entra sempre con i tempi giusti, mette pezze ovunque e quando salva in scivolata su Bianchi è come se segnasse un gol perla Roma. Castan6 Soffre il duello sui palloni alti con l'ariete del Torino: ci mette un tempo a prendere le misure a Bianchi, l'unico a impensierirlo per davvero. Poi inizia a usare anche le cattive e le cose vanno meglio. Bradley6.5 Inversione regista, bada molto alla sostanza, non spreca un pallone e conferma di essere uno dei più adatti ai meccanismi zemaniani. Florenzi 6 Moto perpetuo, la corsa non manca mai, la precisione sì. Non ancora al top della condizione, nel secondo tempo tocca a lui uscire per lasciare spazio a Marquinho. Lamela 6 Si arresta la sua serie da goleador dopo sette di gare di seguito. Benino fino a quando si fa male alla caviglia. Resta comunque in campo fino in fondo, con qualche spunto di qualità sparso qua e là. Osvaldo 6 Fino al rigore che sbloccala Romanon ne azzecca una. Nel primo tempo fallisce tre chance. Zeman lo lascia dentro e lui lo ripaga con gli interessi. Sbaglia il 2-0 ma ci pensa Pjanic. Totti6 Inuna giornata per lui non brillantissima tira comunque fuori dal suo piede le due giocate più pericolose del primo tempo: un destro a giro fuori di un soffio e un assist non sfruttato da Balzaretti. Lo stadio resta di stucco quando Zeman lo chiama in panchina. Destro 6 Dentro per il capitano, si piazza a sinistra. Ci mette l'anima e per due volte va vicino a quel gol che gli servirebbe. Marquinho 6.5 Va al posto di Florenzi e fa meglio del compagno. Dinamico e deciso, dà la scossa e ci prova anche con un tiro respinto da Gillet. Zeman 6 Stavolta la formazione era quasi obbligata. Rischia tanto su se stesso sostituendo Totti che non era certo il peggiore fino a quel momento. I cambi danno la spinta alla Roma, quindi ha ragione lui. La vittoria gli dà una settimana di respiro.