rassegna stampa

Più soldi e meno processi: ecco perché Conte se ne va

L'allenatore ha finalmente avuto ciò che aspettava da anni, fuggire dall'Italia e dal suo passato giudiziario.

Redazione

Nella giornata di ieri il presidente della FIGC Tavecchio ha annunciato l'addio di Conte alla Nazionale subito dopo l'impegno estivo agli Europei in Francia. Lo stesso Conte, sulla propria pagina Facebook ha parlato di come gli manchi "la quotidianità dell'allenamento", promettendo tuttavia il massimo impegno per la competizione.

Sembra quasi che Conte sia dispiaciuto all'idea di lasciare la Nazionale, dopo aver passato gli ultimi due anni a "piagnucolare e a vestire i panni del ct perseguitato dai malvagi colleghi di club che boicottavano i suoi stage e le sue convocazioni, esattamente come lui aveva fatto col predecessore Prandelli" come ha riportato Ziliani de "Il Fatto Quotidiano"; ma la verità è che recandosi in Inghilterra non solo troverà più oro, ma anche meno problemi.

Subito prima dell'Europeo, grazie al rito abbreviato, arriverà per Conte l'assoluzione o la condanna per frode sportiva. Forse il CT sperava di essere salvato da Tavecchio & Co, ma così non è stato. Se ci aggiungiamo poi che "un paio di suoi ex giocatori del Bari, Ganci e Santoruvo, duramente stangati dalla giustizia sportiva in quanto pesci piccoli, hanno deciso di rompere il velo di omertà raccontando in un libro, Lo strano caso del dr. Palazzi e di mr. Conte, scritto da Dario Nicolini" allora la via di fuga verso i Blues è sicuramente quella più sicura per Conte.

Quando l'Europeo comincerà, Conte conoscerà già il suo destino, ma in Inghilterra lo attendono 6 milioni per ben tre stagioni e avrà la possibilità di riparare il disastro Mourinho. Ancora non si conosce il nome del futuro CT della Nazionale italiana, nel dubbio, in bocca al lupo a tutti, specie agli azzurri per l'Europeo.