rassegna stampa

Luis Enrique, Zeman e Andreazzoli: sbagli reiterati in panchina

A colpirlo al cuore ? stato?uno degli striscioni?comparsi davanti all?impianto di Trigoria:?Fuori i laziali dalla Roma?.

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A colpirlo al cuore ? stato?uno degli striscioni?comparsi davanti all?impianto di Trigoria:?Fuori i laziali dalla Roma?. E? che Franco Baldini non riesce a digerirsi nel ruolo del traditore.Condivide con Walter Sabatini la tendenza a perdere anni di vita e un paio di chili a partita.

Aveva il compito di riorganizzare la societ? e si ? trovato lui stesso smarrito in una struttura labirintica. Avrebbe dovuto mettere mano alla comunicazione, impiantando il modello americano che prevede obblighi di relazioni pubbliche per i giocatori, contatti continui con i tifosi. Con lui invece Trigoria ? diventata un castello fortificato, sterilizzata anche della possibilit? di creare profitti. Poi Baldini ha sofferto come un?offesa la presenza di un uomo di fiducia della maggioranza statunitense, l?amministratore delegato Italo Zanzi.

Pu? darsi che queste osservazioni non lo trovino d?accordo. Legittimo. Dove lui stesso ammette di avere sbagliato ? nella scelta degli allenatori.Alla Roma sono passati due tecnici diversi in due anni e un terzo ? stato spedito al fronte dopo anni di lavoro in retrovia. La cronicizzazione dell?emergenza. Baldini ha sopravvalutato la determinazione di?Luis Enrique, la flessibilit? di?Zdenek Zeman, il tempo e lo spazio concesso ad?Aurelio Andreazzoli. Sull?identit? dei tecnici ha prima imposto la sua visione delle cose, poi accontentato i tifosi, infine inseguito la volont? dei giocatori. Nel labirinto che ha tentato di raddrizzare si ? perso, poi depresso, infine arreso.