rassegna stampa

Zorro e bambole assassine. Lo Shakhtar alla brasiliana non lascia sonni tranquilli

Il tecnico Fonseca si è vestito come il celebre eroe, la punta Ferreyra è soprannominato "El Chucky". E gli 8 brasiliani assicurano tanta qualità

Redazione

Paulo Fonseca si è presentato in maschera nera e cappellone da Zorro per il post-match dopo aver battuto il City. In questo gesto c’è molto più che un fioretto, scrive Giulio Di Feo su "La Gazzetta dello Sport": hai voglia a sottovalutarlo, lo Shakhtar, e a dire che poteva andare peggio. Magari lo pensavano anche Manchester City, Feyenoord e Napoli, e tutte e tre ci hanno perso nel girone.

Questa squadra è una macchina da calcio che affonda le radici nel decennale lavoro di Mircea Lucescu. Dopo il tecnico romeno è arrivato Paulo Fonseca da Setubal, e ha trovato subito terreno fertile in una rosa che parla la sua lingua (portoghese, 8 brasiliani presenti) non solo con le labbra: tutti piedi buoni, tatticamente duttili e rodati in Europa. Così l’ex enfant prodige della panchina lusitana, che studia Guardiola per il fraseggio e Mourinho per la gestione del gruppo, non ha dovuto far altro che plasmare lo Shakhtar in base al suo credo: meno run-and-gun, più possesso palla ragionato. Un piccolo Manchester City, in pratica. Il segreto sta in una mediana impermeabile, dove Fred ha tempi da regista di razza e il veterano Stepanenko è degno scudiero, a sostegno di un trio di fantasisti che hanno imparato a limitare i fronzoli per aumentare l’efficacia. Unica punta Facundo Ferreyra, detto "El Chucky": si chiama così dal nome della bambola assassina del film, come lei se ne sta acquattato e poi ti ammazza.

Lo Shakhtar ha due talloni d’Achille. Il primo è una panchina non lunghissima, che dà il suo meglio nei centrocampisti offensivi (Alan Patrick e il ‘96 Kovalenko). Il secondo è la lunga pausa invernale causa freddo. Il campionato si è fermato domenica e riprende a fine febbraio, per la squadra un mese di ferie: riprendere il ritmo, fisico e mentale, è impresa durissima.