(Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) - Credeteci, i fuochi d'artificio che illuminano il cielo di Yerevan al momento dell'illusorio pareggio di Mkhitaryan, sono davvero nulla rispetto alle pirotecnie verbali che da giorni incendiano il firmamento romano. La storia è nota eppure viva come una ferita mai curata. Domenica uno Zeman in versione E.T. (Epuratore Talebano) manda De Rossi e Osvaldo in panchina contro l'Atalanta e a fine partita regala su di loro giudizi taglienti: «Non si sono impegnati negli allenamenti, pensano più a loro stessi che alla squadra». Risultato: l'universo giallorosso si spacca, ma la maggior parte sposa la tesi del boemo, col risultato di mettere virtualmente sul mercato sia il centrocampista (Psg, City e Real Madrid sulle sue tracce) che l'attaccante (braccato dalla Juve). I più stupiti? Tecnico e giocatori azzurri, con capitan Buffon che ghigna astuto: «È bello poter contare su due come loro».
rassegna stampa
Zeman è servito. Polemiche, rabbia e la Patria è salva
(Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) – Credeteci, i fuochi d’artificio che illuminano il cielo di Yerevan al momento dell’illusorio pareggio di Mkhitaryan, sono davvero nulla rispetto alle pirotecnie verbali che da giorni...
Silenzio & Dispiacere Logico, però, che la risposta vera tocca proprio ai due darla, e non soltanto a parole. Così nel giro di 18 minuti De Rossi e Osvaldo, i rottamati, spediscono all'inferno i sogni armeni, prendendo a testate le accuse di (presunta) scarsa professionalità.Tutto questo per Daniele in un giorno non qualsiasi, visto che segna il 12° gol azzurro e regala l'assist proprio all'italo-argentino nella partita che gli consente di agganciare come presenze (81) gente come Tardelli, Bergomi e Franco Baresi. Questo, però, non basta a sciogliere la lingua del centrocampista, il cui silenzio però è forse ancora più pesante dei banali concetti da dopo partita. «Preferisco non parlare», dice l'azzurro lasciando lo stadio. La ribalta, allora, è tutta per Osvaldo.
«Gol per chi mi dà fiducia» «Un gol dedicato a Zeman? No, a chi ha fiducia in me. Non voglio fare nessuna polemica, ma di me tutto si può dire tranne che non m'impegno. Io cerco sempre di dare il massimo, anche se non so se giocherò contro Danimarca e Genoa. Lavoro sempre bene, ma sono andato in panchina con la Roma come qualsiasi altro. Certo, quelle parole di Zeman mi hanno fatto un po' dispiacere, comunque lui non l'ho sentito e non ho nulla da chiarire. Ora penso alla Nazionale, siamo stati anche un po' sfortunati. Il mio è un gol importante, Daniele mi ha messo una grandissima palla ed è stato facile metterla dentro. Non penso di essere un punto fermo della Nazionale, ma credo che il lavoro paghi. Devo guadagnarmi spazio qui e nella Roma. Io mi trovo bene con tutti. Balotelli, Giovinco ed El Shaarawy sono grandi giocatori, ora speriamo di recuperare Mario per martedì», conclude l'argentino tornando a essere inghiottito dalle acque placide del gruppo azzurro. Per sfidare le burrasche romane, in fondo, c'è ancora tempo.
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