Quando è andato giù, impattando in modo così brusco sul terreno con la spalla sinistra, i brividi sulla schiena sono venuti un po’ a tutti. Come scritto da Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, la sfortuna è sempre dietro l’angolo, basti pensare a Wijnaldum per rendersene conto. Ed infatti ieri la Roma ha perso per strada anche Nicolò Zaniolo, costretto a lasciare il campo a fine primo tempo per una lussazione alla spalla sinistra. Fatti gli accertamenti clinici del caso, è arrivata poi la diagnosi: lussazione della spalla, con il giocatore che sarà costretto a restare fuori per 3-4 settimane. Più facile che siano tre e non quattro, come sottolineato dallo stesso Zaniolo ieri sera, con una storia su Instagram. "Per tutti i gufi che speravano in qualcosa di grosso, ci vediamo tra tre settimane". Se c’è un aspetto positivo in tutto ciò è che non si dovrà operare.
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Zaniolo, stop di 3 settimane. Salterà 7 partite, non si deve operare
Ad essere preoccupato per Zaniolo, ovviamente, lo era anche Mourinho, subito dopo la fine della partita: "Gli infortuni fanno parte della vita di un calciatore, piangere non aiuta. Abbiamo perso un giocatore fondamentale, che stava creando tante difficoltà alla Cremonese, aprendo spazi. Perderlo così è dura. Avevamo in mente delle strategie, ora ci ritroviamo con due giocatori fuori e siamo in pochi". Zaniolo a causa di questo infortunio sarà, quindi, costretto a saltare le prossime partite di campionato contro Juventus, Monza, Udinese, Empoli e Atalanta più le prime due partite del girone di Europa League. In tutto sette partite complessive, dove Nico avrebbe potuto lasciare il segno. Ad iniziare proprio da quella di sabato prossimo, a Torino, contro la Juventus. Una sfida a cui teneva tanto e dove sognava anche di fare gol. E poi le due con la Nazionale, quella a Milano con l’Inghilterra e quella in casa dell’Ungheria. La storia azzurra di Nico è costellata da infortuni e sfortuna. Sperando che prima o poi anche il destino gli restituisca qualcosa indietro.
Andrea Pugliese
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