Ancora tre partite per chiudere la sua quarta stagione con la Roma, la prima dopo il doppio infortunio che ne ha segnato il percorso e con esso – inevitabilmente – anche il processo di crescita, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Tre partite in cui Nicolò Zaniolo ha voglia di togliersi qualche piccola grande soddisfazione, ad iniziare dalla finalissima di Tirana, quella in cui il prossimo 25 maggio la Roma affronterà il Feyenoord nell’ultimo atto della Conference League. Ma anche tre partite che separano Zaniolo dal suo presente e futuro. Già, perché a fine stagione la Roma e il giocatore si metteranno a tavolino per decidere cosa fare. Andare avanti ancora insieme o meno? La volontà oggi tende sostanzialmente verso la prima opzione, almeno per un altro anno, almeno per la prossima stagione. Di mezzo, però, c’è anche il rinnovo del famoso contratto, quello che Nicolò si aspetta da alcuni mesi e che a Trigoria hanno "congelato". Fino, appunto, al termine della stagione. Il valore del giocatore non è in discussione, è ovvio. Per la Roma resta un asset, anche se non intoccabile, come ammesso dallo stesso Tiago Pinto subito dopo la fine del mercato di gennaio. «Nessuno può sapere se resterà con noi anche il prossimo anno», disse all’epoca il general manager giallorosso.
La Gazzetta dello Sport
Zaniolo-Roma, dopo la finale le manovre per il rinnovo
A Trigoria pronti alla trattativa. Ma un’offerta da 65/70 milioni cambierebbe tutti gli scenari
Ed allora, passate queste tre partite, cosa succederà davvero? Semplice, ci si metterà a tavolino per capire insieme come strutturare il futuro. A Trigoria sanno che Zaniolo fa gola a molte squadre, ma finora nessuna si è ancora presentata con un’offerta ufficiale. Che, è bene intendersi, per i Friedkin non può essere inferiore ai 65/70 milioni di euro. Quello è il valore che la proprietà dà al giocatore in caso di eventuale cessione (ricordando anche che il 15% della vendita dovrà essere poi girato all’Inter, in base agli accordi stabiliti nel 2018). Ma siccome – appunto – offerte non ne arrivano, allora è probabile che la Roma e Zaniolo a fine mese si siedano allo stesso tavolo per parlare del rinnovo del contratto (quello attuale ha scadenza 2024). Se invece non si arriverà a una fumata bianco sul contratto, allora è possibile davvero che le strade si possano dividere. Nel caso dovesse succedere, Zaniolo preferirebbe restare in Italia, con la Juventus che gli ha messo gli occhi addosso da tempo e il Milan che è lì alla finestra, per capire cosa succederà. Ma dovesse arrivare una super offerta dall’estero, sarebbe anche difficile dire di no. Al Liverpool di Klopp, per esempio. O al Tottenham di Conte, tanto per citare due squadre che continuano a monitorarlo da tempo. Prima, però, ci sono quelle tre partite. E la voglia di lasciare il segno, da qui al prossimo 25 maggio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA