rassegna stampa

Zaniolo risponde a Piatek: solo un punto guadagnato, ma DiFra meritava di più

LaPresse

I rossoneri non infieriscono, i giallorossi non affondano il colpo del k.o.. Ma sono anche sfortunati: palo di Pellegrini

Redazione

Il Milan non sa infierire, la Roma non sa affondare il colpo del k.o. e l’1-1 alla fine è una mezza sconfitta per tutti. Piatek sempre più giustiziere alla Clint Eastwood, Zaniolo che continua a lasciare il suo segno di Zorro, ma qui non è Hollywood bensì la periferia della Champions, l’ultimo «scudetto» alla portata di giallorossi e rossoneri. E la Roma può imprecare contro il palo e contro Donnarumma. Un pari firmato dai due fenomeni del momento e arricchito dalle invenzioni di Paquetà e Schick, ma con tanti errori individuali e di squadra. Se la Roma avesse vinto nessuno avrebbe potuto eccepire qualcosa, ma i giallorossi non hanno Piatek, scrive La Gazzetta dello Sport.

Non è un caso che dall’azione di Paquetà nasca il bel gol, favorito dalla palla persa da Pellegrini e dalla reattività di un bradipo diFazio: però le sue trame sono annacquate dal resto della squadra che si abbassa pericolosamente, lascia Piatek lontano e, soprattutto, concede ancora una volta un elemento ai rivali.

La Roma opta per la soluzione tattica speculare al Milan, un 4-3-3 con un centrocampo per una sera più geometrico (De Rossi) e mobile (Pellegrini affonda più di Paquetà e Zaniolo ha movimenti e corsa spesso imprendibili per Kessie). Ma paga il doppio errore difensivo sul gol di Piatek, insiste con troppi cross dalle fasce invece di tentare manovre palla bassa alla Di Francesco. Ed è comunque sotto standard in parecchi interpreti, cominciando da Kolarov e Florenzi. Quello che nessuno può togliere ai giallorossi è Zaniolo che, dal timido debutto al Bernabeu, è diventato un assatanato a frequente rischio "giallo". Come spesso gli accade, i 19 anni lo spingono ad andare fuori giri dopo un tempo: ma strappi, accelerazioni, tocchi, visione di gioco e ancora il gol, il terzo (dopo una ventina di secondi a inizio ripresa), con tacco di Schick, sono un pozzo di meraviglie del quale non si vede ancora il fondo. Tra un settimana Milan-Cagliari e Chievo-Roma e non è detto che per i giallorossi sia più facile. Buon per loro che l’Inter, chiunque ci sia alla guida, se la veda con il Parma di questi tempi minaccioso. Solo che stasera Lazio e Atalanta possono accorciare ancora le distanze, complicando la corsa Champions. Piatek è uno da Europa vera, Zaniolo idem. Non così tutti i loro compagni.