Cinque mesi esatti, quelli che separano due punti lontani della stessa vita. Il giorno dell’infortunio e quello sognato a lungo. Il 12 gennaio e il 12 giugno, il giorno del crac e quello della prima gara degli azzurri a Euro 2020: Turchia-Italia, proprio allo stadio Olimpico. Nicolò Zaniolo, scrive Andrea Pugliese de La Gazzetta dello Sport, farà di tutto per esserci anche se è lui il primo a sapere che non sarà facile.
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Zaniolo riparte: operazione ok, ora il countdown per l’Europeo
Due ore d’intervento per il talento della Roma. Nicolò: "Grazie a tutti per il grande affetto". Papà Igor: "Lui scalpita, va tenuto calmo..."
Ieri è stato probabilmente il giorno più lungo della vita di Zaniolo. Un giorno iniziato presto, molto presto, con l’arrivo a Villa Stuart verso le ore 9. Poi verso le 16,30 è entrato in sala operatoria, sotto le mani del professor Pier Paolo Mariani e della sua équipe (e alla presenza di Andrea Causarano, responsabile sanitario della Roma). Quasi due ore d’operazione, più del previsto, per cercare anche di suturare nel modo migliore il menisco esterno e lasciare nel ginocchio di Zaniolo tutti gli "ammortizzatori" possibili. Poi, appunto, la sveglia e i primi sorrisi. "Ricostruzione autologa del legamento crociato anteriore del ginocchio destro e sutura della lesione del menisco esterno", il resto del bollettino medico, con Zaniolo che già da oggi inizierà a fare fisioterapia.
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