Forse era proprio scritto nella storia degli astri. Perché poi il destino a volte ti toglie e a volte ti restituisce, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Così succede che Zaniolo torni in campo per la prima volta dal via proprio contro la Juventus, la stessa avversaria contro cui oltre sei mesi fa si era interrotto il suo volo per quel maledetto crac al ginocchio destro. E succede anche che stavolta la stessa galoppata su cui si era fatta male finisca invece in modo diverso, con un dolce assist per Perotti per il gol del definitivo 3-1, quello che ha chiuso la contesa e permesso alla Roma di esorcizzare l’incubo dell’Allianz Stadium (dieci sconfitte in dieci gare, prima di ieri).
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Zaniolo, ora è davvero la fine di un incubo
Il gol del 3-1 è quasi la fotocopia dell’azione del crac dell’andata. Fonseca: "Bravo, ma ora non ha i 90’"
Nicolò ieri ha chiuso nel cassetto dei ricordi il suo di incubo: con una prestazione fatta anche di forza fisica ed esplosività muscolare. Con tanto di saluti a quella maledetta sfortuna e proprio davanti a quella Juve che lo desidera ardentemente...
"Zaniolo ha giocato bene - ha detto Fonseca - ma si è visto come ancora non abbia nelle gambe una partita intera. Nell’intervallo era molto stanco. Il Siviglia? Sarà decisiva". Già, e allora il 6 agosto, a Duisburg, tante delle speranze di superare gli spagnoli dipenderanno anche dall’estro e dalla forza di Nicolò. "Il diamante è on fire", ha scritto ieri sera Zaniolo su instagram, commentando la sua prestazione con la Juventus. Per far sì che diventi anche incandescente ci vorrebbe il bis con il Siviglia. E chissà che non arrivi.
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