Anche senza il lieto fine, la sua è notte indimenticabile. Proprio come De Rossi, le stimmate del predestinato le mostra subito. Dopo l’esordio in B a 17anni con l’Entella contro il Benevento - riporta l'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport" - l’ingresso nel calcio delle stelle avviene prima in Champions che in A, e se Daniele aveva rotto il ghiaccio contro l’Anderlecht, Nicolò Zaniolo mastica a 19 anni la sua «prima» addirittura contro i campioni d’Europa del Real e al Bernabeu. Occorre testa ghiacciata e cuore caldissimo per non tremare, e così tutti i compagni (e Totti) lo abbracciano, immaginando il tumulto di sentimenti che gli si agita nel petto.
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Zaniolo, notte indimenticabile anche senza il lieto fine
Il 19enne ha debuttato in Champions contro i mostri sacri prima ancora che in A
L’impressione è che Mancini ci abbia visto giusto nel convocarlo in Nazionale prima ancora che la maggioranza dei tifosi si accorgesse di lui. Quando è arrivato nell’ambito dell’affare Nainggolan (con una valutazione di 4,5 milioni più un 15% sulla eventuale rivendita), sembrava solo in ultima fila dietro i vari De Rossi, Pellegrini, Cristante e Strootman, salvo ieri metterli tutti in panchina e ripensare con un sorriso a quando, a metà agosto, sembrava stesse per andare in prestito al Chievo.
(M. Cecchini)
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