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Zaniolo: “La Juve è il mio sogno. Sarò sempre grato a Mou”

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L'ex giallorosso: "Mourinho vede sempre tutto prima, è incredibile. È un allenatore top, speciale. Uno che ti stimola sempre"
Redazione

Mare, spiaggia, discoteca, relax. Le vacanze a Ibiza sono finite. "Mi sono divertito tanto con gli amici, da Riccardo (Sottil, Fiorentina) ad Andrea (Pinamonti, Sassuolo), ho staccato e mi sono rilassato. Ma adesso ricomincio ad allenarmi bene", dice Nicolò Zaniolo intervistato da Filippo Cornacchia e Marco Guidi su La Gazzetta dello Sport.

Da oggi riaccende il motore: obiettivo Champions League. "Voglio arrivare in forma ai preliminari di fine luglio con il Galatasaray". Negli ultimi sei mesi Nicolò ha cambiato vita: si è trasferito dall’Italia alla Turchia, ha lasciato la Roma per il Galatasaray. Oggi come ieri, al centro del mercato. E sempre con la Juventus, la squadra per cui tifava da bambino, a seguirlo con un certo interesse. "A Istanbul mi trovo bene e gioco la Champions League. Poi se entro fine agosto dovesse arrivare una buona occasione per il Galatasaray e per me la prenderemo in considerazione".

Nelle ultime settimane si è parlato anche del Milan e di un sondaggio della Fiorentina. La Juventus resta il suo sogno anche senza Champions League? "Sono aperto a tutto. A partire dalla possibilità di non muovermi e restare al Galatasaray, dove mi trovo alla grande. Sì, la Juve è la Juve, anche senza Champions o coppe internazionali. Io da ragazzino ho sempre tifato per i bianconeri, il mio idolo era Pogba. Giocare nella Juve mi farebbe piacere. Parliamo di un grande club. Ripeto: se ci sarà l’opportunità che renda felici tutti e tre – il Galatasaray, io e la Juve – ben venga. Altrimenti sto benissimo in Turchia. Non mi creo aspettative, comunque vada andrà bene".

A distanza di sei mesi c’è qualcosa che le manca di Roma e della Roma? "Roma è stato un momento importante della mia vita, con pagine bellissime e altre un po’ meno, e sarò grato in eterno a tutti i tifosi. Il mio augurio è che la Roma possa vincere tanto nelle prossime stagioni. Sono stati anni belli. Mi mancano i pranzi al ristorante la Locanda, che era diventata un po’ la mia seconda famiglia".

Da quando a febbraio si è trasferito in Turchia ha più parlato con Mourinho? "No, non l’ho più sentito. Però so che Mourinho mi vuole bene, chiede sempre di me a Sergio Olivera, mio compagno al Galatasaray. Sarò sempre grato a Mou".

Ci svela un aneddoto su lei e Mourinho? "L’anno scorso, prima della partita contro l’Empoli, ero un po’ giù di morale perché non segnavo da cinque o sei partite. Mourinho mi ha preso da parte e mi ha detto: “Nicolò, stai sereno. Oggi segni”. E così è stato. Mourinho vede sempre tutto prima, è incredibile. È un allenatore top, speciale. Uno che ti stimola sempre".

Se chiude gli occhi per un istante e guarda al passato, c’è una cosa nel calcio che non rifarebbe più? "No, perché io credo molto nel destino. Mi piace guardare avanti, non indietro. Da oggi si pensa al Galatasaray e ai preliminari di Champions League".