Difficile succeda domani con il Borussia Mönchengladbach ma mai dire mai. Ancora più complicato che accada domenica prossima, quando all’Olimpico arriverà il Milan e la Roma avrà bisogno come il pane dei tre punti. Ma Paulo Fonseca ci sta lavorando su e la possibilità di vedere giocare presto Nicolò Zaniolo come centravanti non è poi così peregrina. Già, perché poi con l’infortunio di Kalinic e le condizioni attuali di Dzeko (ancora alle prese con la doppia frattura allo zigomo) quella di spostare Zaniolo in quella casella è l’unica soluzione che il tecnico portoghese ha oggi al suo arco. Ma non solo, perché in questa situazione di emergenza, dove Fonseca ha a disposizione solo 17 giocatori e il centrocampo di fatto azzerato (con il solo Veretout utilizzabile) il jolly giallorosso potrebbe essere utile anche come mezzala, nel caso in cui si decida di cambiare modulo e passare magari al 4-3-3.
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Zaniolo falso 9. Fonseca studia una Roma diversa: Nicolò vice-Dzeko
Il bosniaco rimasto unico centravanti, il tecnico prepara la mossa alternativa
Con il bosniaco ancora alle prese con la doppia frattura allo zigomo e Kalinic che tornerà solo nel 2020, Zaniolo - scrive Andrea Pugliese su 'La Gazzetta dello Sport' - è di fatto l’unico tra gli altri attaccanti che può giocare in quel ruolo. Forse lo potrebbe fare anche Mkhitaryan, ma l’armeno è ancora out e lo sarà probabilmente ancora per una decina di giorni almeno. E allora Fonseca non ha altre possibilità se non lui, che con quel fisico può anche giostrare da centravanti. Meglio, da falso nove, perché poi in quella posizione Zaniolo sarebbe ovviamente un riferimento diverso da quello che di fatto è Dzeko. Insomma, con lui in campo come centravanti si giocherebbe di fatto con tutte punte abbastanza mobili e tanti inserimenti da dietro..
Del resto, Totti centravanti nacque proprio così, da una situazione di totale emergenza (anche se in realtà da prima punta aveva già giocato con Capello). Era il 18 dicembre 2005 e per un Sampdoria-RomaSpalletti non aveva attaccanti da mettere nel suo 4-2-3-1. Quel giorno mancavano infatti insieme Cassano, Montella e Nonda. L’unico centravanti a disposizione era un giovanissimo Okaka (16 anni), così Spalletti si inventò lì Totti. Anche se poi il tecnico di Certaldo anni dopo ammise che fu soprattutto Totti a "indicargli" la soluzione, con le sue immense qualità. Ecco, paragonare Zaniolo a Totti in questa situazione sarebbe sbagliato, perché vorrebbe dire caricare di ulteriori responsabilità il giovane giallorosso.
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