La vicenda che ha come protagonista Nicolò Zaniolo è tracimata al di là dei confini del calcio per approdare negli spazi della cronaca se non nera, almeno becera, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. E se questo non bastasse, l’ufficializzazione da parte del club che Zaniolo è fuori dal progetto tecnico, con decisione condivisa da proprietà, dirigenza e allenatore. Al momento perciò, in attesa che l’ultimo giorno di mercato regali svolte, persino gli insulti e le minacce da parte di alcuni pseudotifosi giallorossi gli hanno rivolto prima sabato per strada e domenica sotto la sua abitazione – una villa del quartiere Infernetto della Capitale – diventano più sfocati. Prima di riavvolgere il nastro dei fatti del fine settimana, però, è ovvio che a cannibalizzare tutto sia l’attualità. La Roma ha come stella polare l’offerta del Bournemouth fin qui rifiutata dall’azzurro: 30 milioni più bonus per l’acquisto, visto che è l’unica che garantisca al club un introito sicuro e una serie di vantaggi. Quali? La possibilità di fare plusvalenza, di muoversi anche sul mercato in entrata (con Ziyech che resta nel mirino) e l’occasione di “liberare” il monte ingaggi per facilitare l’inserimento in lista Uefa di Wijnaldum e Solbakken. Da qui l’irritazione del club, che non lo ritiene più all’interno del progetto. E il pugno duro non finisce qui, visto che l’input giunto dalla famiglia Friedkin è che a giugno, quando Zaniolo tornerà sul mercato – a meno che oggi non arrivino colpi di scena – non si accetteranno offerte inferiori ai 30 milioni del Bournemouth.
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La Gazzetta dello Sport
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