rassegna stampa

Zaniolo corre, illumina e segna. Anche il c.t. Mancini coccola il predestinato

LaPresse

Davanti al tecnico azzurro, il 19enne dimostra di saper fare tutto. DiFra: "Lui è uno che rompe gli equilibri"

Redazione

Se il futuro di Nicolò Zaniolo sarà un film da Oscar, non ci sarà bisogno di attendere la notte delle stelle per sapere a chi andranno i primi riconoscimenti. Nel giorno in cui la Roma batte il Torino e dorme in zona Champions, le tre statuette virtuali paiono infatti già assegnate, "and the winners are..." il d.s. Monchi, Eusebio Di Francesco e Roberto Mancini. Vedere scorrazzare per il campo un 19enne col fuoco dentro, avrà aperto il cuore al c.t. azzurro, ieri in tribuna.

In piena trance da decollo – è il più giovane tra quelli che hanno segnato almeno due gol in questo campionato – Nicolò Zaniolo sembra vivere su una nuvola da cui non si dà importanza neppure al denaro. "È una grande vittoria – scrive sul suo profilo – non c’è niente di più magico". Parole che trasudano orgoglio, come quelle che sottolineano la bellezza di giocare in un centrocampo tutto italiano. "È una soddisfazione, perché siamo giovani e vogliamo crescere con questa maglia. Ora come ora, perciò, non penso al nuovo contratto". Che pure arriverà – nonostante in tribuna ci fosse un osservatore dell’Arsenal per lui – e con congruo aumento, probabilmente già il prossimo mese, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport".

Di Francesco sa bene di coltivare un talento persino con la vocazione del jolly, come ha dimostrato giocando la ripresa da esterno destro. "Ha caparbietà e forza fisica – spiega l’allenatore, che fotografa così anche l’azione del primo gol –. Ma Nicolò parte da una grande fase difensiva, è da lì che nasce la sua gran partita. Rompe gli equilibri e non so quanti palloni abbia recuperato nella metà campo avversaria. Per me può fare anche l’esterno, seppur con caratteristiche differenti". E chissà che non sia lui a curare (almeno in parte) la nostalgia di Totti.