Niente lieto fine. Tranne sconquassi al momento imprevedibili, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport, Nicolò Zaniolo non parteciperà al prossimo Europeo. A far cambiare le cose è stato il nemico invisibile con cui tutto il mondo si sta confrontando, il Covid, che ha “rubato” al Predestinato quelle settimane di lavoro indispensabili per metterlo in corsa verso la convocazione.
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Zaniolo alza bandiera bianca: “È dura, mi rifarò al Mondiale”
Niente Europeo: Nicolò ha il tono muscolare della gamba sinistra ridotto del 10% rispetto alla destra. Papà Igor: "È distrutto, ma si rialzerà"
Intendiamoci, l’appuntamento di due giorni fa a Innsbruck dal professor Fink, che lo ha operato a settembre al crociato anteriore del ginocchio sinistro, è andato bene. La visita di controllo dimostra che la tecnica adoperata ha dato stabilità, ma pur avendo "una muscolatura alle gambe come quella di uno sciatore" - parole di Fink - la sinistra ha circa il 10% in meno di tono muscolare rispetto all’altra, per giunta operata (sempre crociato anteriore) nel gennaio dello scorso anno. Morale: meglio non rischiare. Le (almeno) tre settimane sottrattegli dal Covid sono valse un ritardo quantificato dal professore in "4-6 settimane". Quanto basta perché, dopo la prossima visita di controllo prevista tra fine mese e i primi di maggio, il giocatore abbia il via libera per il ritorno in gruppo, ma non per tornare in campionato. Risultato: il sogno azzurro deve essere archiviato di un anno. Appuntamento al Mondiale 2022.
Zaniolo si sente bene e quasi non capisce. "Ieri era distrutto - racconta suo padre Igor - come umore sembrava di essere tornati ai giorni in cui si era infortunato alle ginocchia. Ora piano piano comincia a stare meglio, anche se dentro di sé ha una voglia incontenibile di giocare".
"Sono dispiaciuto, ma il mio obiettivo è esserci il prossimo anno al Mondiale", dice Nicolò. E tutta Italia fa il tifo per lui.
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