rassegna stampa

Wojciech il salvatore. Finalmente porta chiusa «Tifosi, ora sorridete»

«I tifosi hanno il diritto di sentirsi frustrati, di aspettarsi uno spettacolo migliore di quello che gli abbiamo offerto. Ma magari a casa, a mente fredda, tutti saranno più felici»

Redazione

Alla fine sembrava quasi una partita di ping pong. Le parate di Szczesny all’Olimpico, quelle di Ter Stegen a Leverkusen. Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", la crisi di Szczesny era iniziata proprio lì, nella sfida d’andata, in quella serata di Borisov. Serata molto diversa da quelle di ieri, quando Szczesny a fine gara guardava divertito quella parata mostruosa su Gordeichuk. «È vero, mi sono divertito a rivederla – dice il polacco –. Per i portieri è così: a volte le cose non vanno bene e non puoi dire niente, quando invece sei decisivo te le puoi godere». Come l’Olimpico si è goduto soprattutto lui, molto meno la sua Roma. «Cosa non va? All’inizio facevamo molto bene in fase offensiva ed eravamo meno buoni in quella difensiva. Ora, invece, controlliamo meno il gioco ma siamo meno pericolosi. Ma sono sicuro che con Garcia troveremo l’equilibrio giusto».

Ripensando al passato, se non ci fosse stato Wojciech, al Camp Nou la Roma avrebbe preso anche più di 6 gol, nonostante lo avessero criticato in quelle settimane. «Ma io non sono mai sparito, anche se prendere 6 gol non è bello e non lo può essere mai – continua il polacco – Ma cerchiamo di goderci questa qualificazione, che a conti fatti è la cosa più importante di tutte». Anche se poi la gente non la pensa proprio così, visto il fiume di fischi finali abbattutisi sulla Roma. «I tifosi hanno il diritto di sentirsi frustrati, di aspettarsi uno spettacolo migliore di quello che gli abbiamo offerto. Ma magari a casa, a mente fredda, tutti saranno più felici».

(A. Pugliese)