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Wijnaldum ha già detto sì e può rinunciare ai bonus

Wijnaldum ha già detto sì e può rinunciare ai bonus - immagine 1
Il centrocampista del Psg fa un ulteriore passo verso la Roma. E Belotti scalpita, ma prima devono uscire Shomurodov o Felix

Redazione

Il tifoso della Roma, ormai, vive in uno stato di perenne fibrillazione di chi sa come ogni giornata - da Georginio Wijnaldum ad Andrea Belotti - possa portare buone notizie, anche perché entrambi hanno già un accordo di massima con la Roma, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

Com’è noto, la trattativa più vicina alla conclusione è quella per il centrocampista olandese. Una volta che il Psg ha aperto alla formula del prestito con diritto di riscatto, che può trasformarsi in obbligo al verificarsi di determinate condizioni (il numero delle presenze e la qualificazione in Champions), il lavoro di lima delle ultime ore è sulla percentuale d’ingaggio che il club giallorosso pagherà rispetto ai 7 milioni più bonus che Wijnaldum percepisce. La dirigenza non vorrebbe andare oltre i 4,5-5 milioni, invitando la società parigina ad accollarsi il resto per quest’anno, visto che in caso di acquisto nel 2023 potrà sfruttare il Decreto Crescita per avere un tassazione agevolata. Da ciò che filtra il gap ormai è minimo, e la sensazione è che tocchi all’olandese fare un ultimo sforzo rinunciando a qualche bonus.

Poi c’è il discorso relativo allo svincolato Belotti. In realtà il corteggiamento è cominciato da tempo, materializzatosi tra l’altro dalla ormai classica telefonata che lo Special One alcune settimane fa ha fatto all’attaccante ex granata, 29 anni, adesso svincolato. Il sì di Belotti c’è. Per chiudere il cerchio, però, occorre che Pinto porti a casa la cessione di uno fra Shomurodov e Felix. Occhio, però, perché la Roma non vorrebbe darli in prestito con diritto di riscatto, ma cederli a titolo definitivo, anche se con pagamento posticipato.