Voglia d’Italia, voglia di Milan. Alvaro Morata in questi giorni ha mandato messaggi chiari e forti ai rossoneri, scrive Carlo Laudisa su La Gazzetta dello Sport. Diretti e indiretti. Innanzitutto il suo agente Juanma Lopez ha preso contatto con i vertici di via Aldo Rossi, forte del mandato del suo assistito che negli ultimi tempi ha deciso di lasciare Madrid con il pieno appoggio di Alice Campello, la moglie veneziana conosciuta proprio a Milano, e di tutta la famiglia.
La Gazzetta dello Sport
Voglia d’Italia, Morata dice no a Mourinho e spinge per avere il Milan
Morata ha ricevuto una chiamata di quelle che non passano inosservate: José Mourinho, infatti, gli ha chiesto di raggiungerlo alla Roma. Con Paulo Dybala — uno dei migliori amici di Alvaro, nonché padrino della piccola Bella, l’ultima dei quattro figli di Alvaro — a fare da calamita. La risposta è stata garbata, ma con un sostanziale no che ha chiuso la porta allo Special One.
Inutile girarci intorno: Morata, abituato alle luci della Champions — la gioca ininterrottamente dal 2010, fatta eccezione per una parentesi in Europa League col Chelsea nel 2018 — è attratto dall’idea di ripartire da protagonista nello stesso torneo in un club che in passato lo ha tentato più volte. E poi sa bene che Pioli lo accoglierebbe a braccia aperte. In via Aldo Rossi hanno apprezzato la disponibilità di Alvaro, mentre la stessa Roma conta di avere il sì di Gianluca Scamacca, anche lui nel mirino dei rossoneri in alternativa allo spagnolo. Perché l’affare Morata entri nel vivo, però, è indispensabile far quadrare i conti, un aspetto a cui la proprietà milanista tiene molto.
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